Studiare in UK: la guida vera per studenti italiani
Scegliere di studiare nel Regno Unito è una tentazione forte per tanti ragazzi italiani — vuoi per la reputazione delle università, vuoi per quell’idea di “indipendenza” che piace a tutti. Ma la verità è che, dietro il fascino di Oxford, delle metropoli e della lingua inglese, partire senza davvero sapere cosa aspettarsi rischia di farti pentire della scelta. Questa guida è pensata proprio per chi vuole una panoramica senza filtri: né per scoraggiare, né per vendere una favola.
Perché considerare davvero il Regno Unito?
Sì, le università inglesi hanno una marcia in più quanto a didattica attiva e apertura mentale. I corsi sono strutturati per farti “pensare con la tua testa” e, spesso, si finisce prima: la laurea triennale dura tre anni, il master uno solo (e, diciamocelo, in Italia ne servirebbero almeno due). Ma questo non significa che sia tutto rose e fiori: la qualità c’è, ma costa. Tanto. E la differenza, tra università e università, si sente. Non aspettarti lo stesso “clima” ovunque o le stesse opportunità nel corso che scegli.
Come si entra in un’università britannica
1. Requisiti e burocrazia (che non sono uno scherzo)
Preparati a raccogliere documenti che sembrano una lista infinita. Serve il diploma (o la laurea, se vai per un master), una certificazione seria d’inglese (tipo IELTS o TOEFL, non vale “me la cavo”) e, soprattutto, il famigerato personal statement — una specie di lettera motivazionale dove devi convincere sconosciuti che hai davvero voglia di studiare lì, e che sai pure cosa vuoi fare da grande. Spesso serve anche almeno una lettera di referenza (cina dagli insegnanti o da chi ti ha visto lavorare/studiare da vicino).
2. Application: il sistema UCAS… e non solo
Chi sogna la triennale, solitamente passa per UCAS, uno dei siti meno “amichevoli” della galassia, dove ogni errore ti può costare settimane (o chance perse). Per i master, invece, spesso si va dritti sul sito dell’università, ognuna con metodi e scadenze tutti suoi. Se ti piace procrastinare, metti da parte questa abitudine: tra scadenze e documenti mancanti, la candidatura rischia di saltare in un attimo.
3. Costi: tra rette e vita quotidiana
Dimentica le rette italiane — qui si parla di cifre che partono da 10/12.000 £ all’anno (e quella è la base, in alcuni casi si arriva a molto di più). Poi c’è l’alloggio: anche qui varia tantissimo, ma Londra e città del Sud sono care, punto. Ci sono borse di studio, sì, ma sono poche, molto selettive e la competizione è seria. Non ti venderemo illusioni: magari un supporto si trova (e possiamo aiutarti a cercarlo), ma meglio essere preparati a farsi due conti veri.
Vivere (sul serio) nel Regno Unito
Alloggi
Residenza universitaria? Sicura, comoda e spesso con eventi per smorzare l’ansia da “sono solo qui”. Però costano e i posti sono limitati. Affittare con amici? Più libertà, più sbattimento — tra ricerca casa (una giungla, soprattutto nelle grandi città), caparra, regole e coinquilini scelti a caso. Se non sei un drago con l’inglese o sei timido, sappi che puoi sentirti sperduto nei primi mesi, soprattutto fuori da grandi centri universitari.
Spese reali
Oltre all’affitto, prendi carta e penna: abbonamenti bus, pasti fuori (che convengono solo a pranzo), il caffè “decente” che costa come un pranzo in Italia, libri (qui si comprano davvero), visite mediche (meglio informarsi su assicurazione e iscrizione NHS) e, se serve, tanto comfort food italiano che all’estero pesa anche nel portafoglio.
Pratiche e piccole noie
C’è da pensare al conto corrente inglese (più facile oggi, ma non è detto che sia una passeggiata), assicurazioni, gestione del visto — sì, dal 2021 serve anche se arriva dall’Europa. La burocrazia UK non è sempre più “smart” di quella italiana, credici. E non parlare delle telefonate con gli uffici quando sei in panico… qui un supporto concreto non fa mai male.
Quello che nessuno dice (ma che fa la differenza)
-
Andare all’estero non ti cambia la vita in automatico.
C’è chi ama Londra, ma si sente solo fuori da Milano. Chi si trova spaesato dal clima o sente la pressione accademica come un macigno. Molti mollano (e nessuno li giudica), altri trovano il loro posto dopo mesi bui. Prendi tempo per decidere, confrontati con chi c’è già passato e cerca di capire se davvero il modello universitario UK ti motiva ogni mattina. -
Lingua: non basta “sapere l’inglese”.
Vuoi capire le battute dei compagni, seguire lezioni dense e scrivere esami seri? Preparati sul serio al test, partendo mesi prima. Avere l’IELTS “giusto” non equivale a sentirsi fluente nella vita di tutti i giorni. -
I ranking NON sono tutto.
Ne vediamo tanti scegliere solo per fama o classifica, e poi pentirsi. Meglio guardare al programma del corso, alle possibilità di stage, al supporto internazionale e — perché no? — alla città in cui pensi di vivere. -
Non sempre è la scelta migliore, e va bene così.
Se hai dubbi, chiedi: anche noi di Studey abbiamo iniziato con mille domande e tanti timori. La cosa importante è essere onesti con sé stessi: il Regno Unito offre tanto, ma chiede tanto. Non esiste “una risposta giusta” per tutti.
Due dritte pratiche
- Se l’Inghilterra ti sembra troppo cara o “da film”, guarda anche Irlanda, Olanda, Stati Uniti, Canada: ognuno ha opzioni diverse e spesso soluzioni meno stressanti (almeno dal punto di vista burocratico/culturale).
- Non fare tutto all’ultimo: tra IELTS, scadenze UCAS/atenei, ricerca alloggio e raccolta documenti, i mesi prima della partenza volano — e basta poco per perdere il treno.
- Usa i servizi di revisione, mentoring e confronto con ex studenti. Non risolvono tutto, ma evitano errori grossi e stress inutile.
Domande che ci arrivano spesso
Quanto costa, davvero?
Non c’è una risposta per tutti: Londra è una cosa, le città più piccole un’altra. Diciamo che tra rette e spese, spesso serve almeno un budget di 18-20.000 euro l’anno. Non farti abbattere, ma nemmeno illudere.
Serve il visto?
Sì, ormai serve a tutti gli europei (Student Visa). C’è da fare domanda online, pagare una tassa, allegare la lettera dell’università e le prove di budget. Se ti sembra complicato, non sei solo.
Quanto inglese serve?
Per la triennale sotto il 6.0 all’IELTS, difficile. Per il master almeno 6.5. Alcuni corsi chiedono anche di più. Meglio verificare con l’università (e non all’ultimo secondo).
Studiare in UK è sempre la scelta migliore?
No. Vale la pena se alla base c’è motivazione vera, voglia di lanciarsi e preparazione. Se lo fai solo “per andare via” o perché “vanno tutti”, conviene pensarci bene.
Se vuoi parlarne con chi ci è già passato (e non giudica nessuno, promesso!), oppure vuoi capire cosa davvero ti serve per questa scelta, puoi scriverci o fissare una chiacchierata gratuita. Non possiamo toglierti tutte le paure, ma almeno ti aiutiamo a non perderti nei dettagli inutili e a costruire un piano concreto, senza perdere tempo né soldi.
Ci siamo perché ci siamo passati davvero — e sappiamo come ci si sente.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.