Viaggio studio per studenti italiani che vogliono imparare l’inglese per il business
Se vivi in Italia e l’idea di muoverti nel mondo del business internazionale ti attira, molto probabilmente sai già che l’inglese “scolastico” non basta. Magari stai finendo il liceo, frequenti l’università, oppure pensi a un’esperienza dopo la laurea. E magari ti sei già fatto mille domande su come, dove e quando partire.
Diciamolo subito: un viaggio studio per imparare business English è ben altro rispetto a una vacanza studio classica. Si tratta di mettersi davvero alla prova, spesso con una buona dose di fatica, ma anche con una serie di soddisfazioni che sarebbe difficile trovare restando a casa.
Però attenzione: tra promesse e illusioni, c’è una bella differenza rispetto a quello che trovi davvero, una volta atterrato oltremanica o oltre oceano. Vediamo insieme cosa aspettarsi, quali trappole evitare e che domande porsi davvero — non quelle “da brochure”, ma quelle che ti vengono alle quattro del mattino quando l’ansia prende il sopravvento.
Business English vs. corso d’inglese “normale”
Molti corsi promettono di “insegnarti l’inglese”. Poi magari ti ritrovi a ripetere i soliti esercizi di grammatica, parlare del meteo e presentarti per la centesima volta. Imparare business English invece è tutta un’altra storia. Parliamo, per capirci, dell’inglese che si usa nelle riunioni serie, quando c’è un cliente davanti o quando devi convincere qualcuno a scegliere proprio il tuo progetto.
Business English significa:
- Sapere scrivere email che nessuno finirà nel cestino.
- Saper gestire una conference call dove nessuno ti fa sconti “perché sei straniero”.
- Capire le sfumature di frasi come “Let’s circle back on this” (lo traduco? Fidati, capita spesso).
- Allenarti con casi reali, role play, esercizi pratici.
- Uscire dalla zona comfort: pitching, negoziazioni, feedback… in inglese correndo il rischio di sbagliare.
E non tutti i corsi sono fatti davvero per questo. Chiedi sempre:
- Che tipo di attività pratiche sono incluse?
- I docenti hanno esperienza vera nel business, o solo nella didattica?
- Che certificazioni posso ottenere?
- Quanti studenti italiani ci sono in classe (spoiler: se sono troppi, parli italiano tutto il giorno…)?
Destinazioni: pro e contro
Ok, decidi che vuoi partire. Dove vai? Inghilterra? Irlanda? Stati Uniti? Anche Australia, Canada o, perché no, Olanda?
Non esiste una risposta “giusta” per tutti, ma ecco cosa puoi valutare.
- UK: è vicina, le scuole sono tante e con standard altissimo. Il networking a Londra (ma anche a Manchester, Edimburgo, ecc.) è reale. Però i costi restano alti, e dopo la Brexit la burocrazia si fa sentire.
- Irlanda: ambiente amichevole, scuole di qualità e spesso classi miste. Ci si può ancora lavorare senza troppe barriere se sei EU, ma le scuole migliori si riempiono in fretta.
- USA: sogno per molti, la varietà di corsi è enorme. Spesso serve visto anche per brevi periodi e le spese salgono. Occhio alle pratiche burocratiche.
- Canada: accogliente, molto multiculturale, spesso ottime scuole con taglio pratico. Distanza e clima possono essere una sfida, ma si impara davvero tanto.
- Australia: clima wow (quando qui è inverno lì è estate…), scuole moderne, possibilità di lavorare. Ma è lontana, i voli sono costosi e il jetlag si fa sentire all’inizio.
- Olanda: sì, non è “anglofona” pura, ma si parla inglese ovunque e ci sono tanti corsi business validi, specie se hai già una base solida.
Non partire scegliendo solo “dove va il tuo amico” o “dove costa meno”: sono criteri importanti, ma rischiano di farti pentire di aver investito tempo e soldi.
Domande che ci sentiamo fare ogni giorno (e che ci siamo fatti anche noi)
Posso lavorare mentre studio business English?
Risposta breve: a volte sì, ma dipende da paese, durata, tipo di visto. In UK e Irlanda — ad oggi — con passaporto italiano puoi lavorare. Negli USA serve un visto ad hoc, in Australia e Canada le regole cambiano spesso. Se vuoi lavorare per abbattere i costi, chiarisci tutto PRIMA di partire.
Quanto costa davvero?
Non ci sono trucchi. Un corso business costa più di uno standard: spesso perché hai docenti specializzati e attività extra (simulazioni, visite in azienda…). Poi ci sono voli, assicurazione, residence o famiglie, trasporti, attività extra-bis…
Studey può aiutarti a farti uno schema preciso di costi e spese “nascoste”, così sai esattamente cosa aspettarti.
Scuole: come scegliere e cosa evitare?
Cerca scuole certificate, con docenti madrelingua e recensioni vere (quelle dove trovi critiche sincere, non solo “tutto perfetto!”). Sospetta dei prezzi troppo bassi e dei corsi senza testimonianze. Noi di Studey conosciamo personalmente buona parte delle scuole che consigliamo, e se serve ti possiamo anche raccontare le nostre esperienze sulle “fregature” evitate.
Se il corso non mi piace?
Non tutte le scuole ti fanno cambiare programma senza penali. Un punto cruciale che spesso si ignora: meglio perdere un’ora prima di scegliere che rimpiangere un mese di studio buttato. Una cosa che abbiamo imparato (anche a nostre spese).
Che certificazioni posso ottenere?
Cerca corsi che preparano ai certificati importanti per il business: BEC, TOEIC, IELTS. Non servono solo per trovare lavoro, ma spesso per accedere a Master o stage all’estero.
Consigli spicci, ma veri (che avrei voluto sapere prima di partire)
- Attento a scegliere il corso solo per il prezzo. Un corso “troppo low cost” spesso vuol dire classi affollate, poca pratica, zero networking.
- Pianifica… e poi pianifica ancora. Non aspettare l’ultimo minuto: voli, corso e alloggio costeranno di meno e avrai più scelta.
- Non sottovalutare l’alloggio: vivere in residence, ostello o famiglia cambia tutta l’esperienza, e incide sul tuo inglese “reale”.
- Buttati nelle attività extra: un corso business vale molto di più se vai alle cene con piccoli imprenditori locali o se partecipi a un progetto vero, non solo in aula.
- Informati bene su visti, regole, assicurazioni. Per certe destinazioni, sbagliare documenti può significare perdere soldi o addirittura dover rinunciare a partire.
Due storie vere
Marco, 21 anni, Milano
“Credevo di venire a Londra per migliorare il mio inglese, ma il primo giorno mi hanno fatto presentare un progetto davanti a sconosciuti. Avevo paura di fare figuracce, invece il gruppo mi ha aiutato (c’erano spagnoli, francesi, cinesi, tedeschi…), sono uscito dalla comfort zone. Ora so davvero gestire una riunione senza bloccarmi.”
Chiara, 19 anni, Roma
“Mi sono iscritta di fretta a una scuola a Dublino… Non era come pensavo: troppi italiani, poca interazione. Ho chiesto aiuto a Studey, mi hanno aiutata a cambiare corso e trovare una soluzione più adatta, senza perdere soldi. Morale della storia: chiedi sempre se si può cambiare!”
Non partire… quando ha senso aspettare
Studiare all’estero NON è sempre la scelta giusta, o quella “da fare a ogni costo”. Se l’idea ti entusiasma, ma hai dubbi veri (budget, motivazione, ansia, salute), forse è il caso di fermarsi un attimo. Non c'è nulla di male.
Si possono fare corsi online, summer school oppure piccoli step in Italia, e poi ripartire con più sicurezza. Noi ci siamo anche per queste scelte — non solo per inviare moduli e dire “vai!”.
Quello che ti serve davvero
- Un obiettivo che sia “tuo”, non quello degli altri.
- Disponibilità a metterti in gioco (anche con qualche disagio — all’inizio è normale sentirsi fuori posto).
- Un’idea chiara delle spese, senza brutte sorprese.
- Consigli e supporto umano, non solo “moduli da compilare”.
Noi di Studey ti possiamo raccontare come sono andate le nostre esperienze, ma nessuno ha la soluzione magica. Quello che possiamo garantirti è onestà e presenza, anche se dovessi decidere che per te ora non è il momento giusto.
Se vuoi davvero partire preparato, o anche solo chiarirti un po’ le idee, scrivici. Nessun obbligo: possiamo costruire insieme una “tabella di marcia” personalizzata, con rischi e pro e contro chiari, come li vorremmo per noi e per i nostri amici.
Nota di servizio:
Prezzi, regole per i visti e condizioni possono cambiare rapidamente. Prima di fissare i biglietti, chiedi sempre una consulenza aggiornata… anche solo per evitare gli errori più comuni. Non c’è domanda “stupida”, e siamo passati anche noi da lì.
Il viaggio inizia PRIMA di partire: la differenza la fanno le scelte che prendi ora. Va bene avere dubbi — chiedi tutto quello che vuoi, senza paura.
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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.