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Viaggio studio per studenti che vogliono imparare l’inglese giuridico

Studiare inglese giuridico all'estero offre sfide uniche, ma con la giusta preparazione e supporto, puoi trasformare queste esperienze in opportunità sorprendenti.

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Quando pensi a studiare inglese giuridico all’estero, forse ti immagini grandi aule di Oxford oppure serie TV americane con avvocati in giacca e cravatta. Ma, tra un fascicolo e l’altro, c’è molto di più: paure vere, aspettative altissime e parecchie domande senza risposte immediate. Scordati la perfezione: chi parte per imparare l’inglese giuridico si trova davanti un percorso pieno di ostacoli… ma anche di sorprese che spesso non ti dicono nei siti “ufficiali”.

Qui sotto trovi una panoramica onesta e concreta su cosa aspettarti, dove farlo e qualche consiglio per organizzare il tutto senza impazzire (o almeno, non troppo).


Perché studiare inglese giuridico? (Domanda vera, non retorica)

Mettiamola così: in molti ambiti legali internazionali, senza un inglese specifico, rischi di sentirti escluso dalla conversazione ancora prima di iniziarla. Non bastano le basi scolastiche. Il “Legal English” è una lingua nella lingua: esistono espressioni, costruzioni e persino battute che solo chi l’ha studiato davvero capisce (e ti risparmia figuracce in tribunale o in una call con avvocati da mezzo mondo).

Avere confidenza con questi termini può aiutarti a trovare stage all’estero, accedere a master internazionali, lavorare in studi che trattano clienti stranieri oppure, semplicemente, a difenderti meglio negli scambi accademici che via via diventano la quotidianità nella professione.


Dove andare? Pro e contro reali delle destinazioni più gettonate

  • Regno Unito
    Il Regno Unito è la patria del diritto “common law” e, non a caso, la meta più gettonata. Qui quello che impari ha un respiro molto internazionale e pratico, ma la burocrazia per i visti, prezzi delle università e costo della vita (Londra, ti guardiamo…) spesso fanno passare la voglia prima ancora di partire.
  • Stati Uniti
    Le Law School americane sono un sogno per tanti, ma la competizione è altissima e i ritmi sono serrati. Qui il diritto è spesso più “commerciale”, e la varietà di corsi è pazzesca – se sai dove cercare.
  • Canada
    Meno “mainstream” ma molto valido: clima un po’ rigido, accoglienza super e università piuttosto aperte agli studenti da fuori. Interessante per chi cerca un approccio meno stressante, pur restando su standard altissimi.
  • Australia
    Già il viaggio mette a dura prova la pazienza, ma se ti piacciono le atmosfere più rilassate (occhio: solo fuori dagli esami!) e vuoi avere una panoramica di diritto internazionale anglosassone, qui si trovano corsi molto validi.

Nessuna di queste scelte è magica per tutti – anzi. Il suggerimento è parlare davvero con qualcuno che ci è già stato, e valutare senza filtri anche città più “piccole” o università meno note ma molto attente agli studenti internazionali.


Fasi pratiche (senza giri di parole)

  1. Scegli il corso giusto... sul serio
    Non tutte le università offrono corsi centrati su Legal English o diritto internazionale. Controlla SEMPRE i programmi, chiedi referenze vere (es. ex studenti in gruppi Facebook) e punta a quelli che hanno lavori di gruppo, simulazioni, tutoraggi pratici.
    La scelta perfetta? Non esiste, ma quella “migliore per te”, sì.
  2. Requisiti di ingresso
    Qui a volte ci si schianta: tra IELTS/TOEFL, certificazioni varie e domande online che sembrano un quiz a trabocchetto, non è raro sentirsi persi. Se hai dubbi, chiedili subito agli uffici internazionali – meglio una mail in più che una domanda scartata.
  3. Visti & burocrazia
    Qui servono pazienza, precisione e qualche santo in paradiso. La documentazione è tantissima (e spesso cambia da anno a anno), quindi prendi nota delle scadenze e non lasciare tutto all’ultimo. Se ti viene l’ansia… tranquillo, capita a tutti.
  4. Non fare tutto da solo
    Senza polemiche: di agenzie e advisor ne esistono mille, il vero valore lo trovi se chi ti segue ha già affrontato questi passaggi e non ti vende soluzioni facili. Se ti promettono “lo facciamo tutto noi”, diffida. Se ti dicono la verità anche su cosa può andare storto, sei in buone mani.

Dietro le quinte: qualche storia vera

  • “Le prime settimane non capivo una parola nei discorsi legali: non è solo pronuncia, sono proprio modi diversi di argomentare. Mi sono sentito fuori posto, poi mi sono accorto che erano tutti sulla stessa barca. Dopo un po’, inizi a ingranare e ci ridi su.” (Marco, ex studente a Bristol)
  • “L’ansia da visto era peggio degli esami. Ho dovuto riscrivere la documentazione tre volte e per un pelo non perdevo la scadenza. Per fortuna, parlando con chi c’era già passato, sono riuscita a evitare errori grossi.” (Sara, corso intensivo New York)

Non tutte le storie finiscono “a lieto fine”, ma quasi sempre ognuno porta a casa qualcosa di utile oltre ai libri (anche solo la capacità di gestire casini imprevisti).


Domande che riceviamo sempre (e che forse hai anche tu)

Come faccio a scegliere il programma giusto?

Non c’è un modo universale. Meglio puntare su corsi che prevedano simulazioni, esercitazioni pratiche e occasioni di networking. Chiedi info a chi li ha già frequentati: recensioni vere valgono più di cento brochure.

E se mi accorgo che non fa per me?

Succede e non è un fallimento. Cambiare strada è normalissimo, e spesso chi torna indietro (o va altrove) trova soluzioni più adatte. Non sentirti in difetto.

Quanto costa davvero?

Domanda lecita, risposta scomoda: dipende da città, durata e tipo di alloggio. Esistono (alcune) borse di studio, ma la maggior parte dei costi resta a carico dello studente. Fatti sempre dare un preventivo scritto e dettagliato.


Nessuna bacchetta magica, ma…

Imparare l’inglese giuridico all’estero non è una scelta da poco. Spesso fa paura (a noi per primi, quando siamo partiti). Ma se lo affronti con la giusta preparazione – e qualcuno che sappia dirti la verità, anche quando è scomoda – può cambiare davvero le prospettive.

Hai domande che non trovano risposta tra FAQ e guide online? Parlane con chi ci è già passato: che sia Studey o ex studenti della community, nessuna domanda è “sciocca”. A volte la risposta migliore è proprio “non lo so, ci informiamo insieme”.

Fidati: dietro ai manuali di Legal English c’è una strada che imparerai a conoscere camminando. E se ogni tanto ti perdi, non sei il solo.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.