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Viaggio studio per chi vuole imparare l’inglese in una località balneare

Studiare inglese in una località balneare è affascinante, ma è importante considerare costi, ambiente e motivazione prima di partire.

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Viaggio studio per imparare l’inglese in una località balneare: cosa sapere davvero prima di partire

L’idea di studiare inglese con il suono delle onde sullo sfondo è decisamente allettante, soprattutto se sogni di unire studio e vacanza. Ma—e qui parlo davvero da chi queste esperienze le conosce da dentro—ci sono un po’ di cose concrete che è meglio sapere prima di prenotare un corso in riva al mare. Non tutti raccontano come va davvero, ma noi sì.

Perché tanti scelgono una località di mare?

Il fascino della spiaggia non si discute: l’atmosfera è rilassata, dopo le lezioni puoi spegnere il cervello e metterti a guardare il mare oppure buttarti in qualche attività all’aperto, e magari è anche più facile fare amicizia semplicemente giocando a beach volley o partecipando a una foto di gruppo improvvisata al tramonto. Tutto vero.

C’è anche il lato pratico: posti come Brighton, Malta o anche Galway attirano studenti da mezzo mondo, quindi ascolterai accenti diversi, parlerai inglese anche fuori dalla scuola e magari ti sentirai meno “il turista italiano”.

Ma è così perfetto come sembra?

Qui bisogna essere onesti: la tentazione di lasciarsi trasportare dalla vacanza a volte può prendere il sopravvento sullo studio. E spesso il costo della vita in queste zone – soprattutto in estate – rischia di salire parecchio. Le stanze in affitto costano di più, i ristoranti anche, i trasporti possono essere meno frequenti rispetto alle grandi città universitarie. E le scuole? Ce ne sono di validissime, ma nelle località troppo turistiche può capitare di trovare più “vacanzieri” che studenti davvero motivati.

Le mete più gettonate (con pro e contro veri)

  • Brighton (Regno Unito): Città giovane, piena di eventi, con mille scuole di inglese. Però in estate può essere affollata da turisti, i prezzi salgono e non sempre riesci a sentirti “parte della comunità” in poco tempo.
  • Bournemouth (Regno Unito): Mare bello per gli standard UK, anche qui tante scuole e prezzi più accessibili di Londra, ma la stagione turistica si fa sentire su tutto, disponibilità alloggi compresa.
  • Malta: Clima top quasi tutto l’anno, ambiente super internazionale e scuole per tutti i livelli. Ma alcune (non tutte) sono un po’ troppo “lascia passare” e le classi possono essere cosmopolite… ma anche piene di studenti italiani, specie d’estate.
  • Galway o Dublino (Irlanda): Ottima qualità della vita, la costa è splendida e fuori dalle grandi città puoi persino risparmiare. Ma il tempo fa capricci e la notte può essere abbastanza movimentata tra studenti e vita da pub.

Cosa ti consiglio di valutare, senza filtri

  • La scuola conta, ma conta anche chi la frequenta: Prima di scegliere, guarda se la scuola gode di certificazioni serie (tipo British Council, EAQUALS, ecc), ma prova anche a intercettare qualche recensione di ex studenti per capire com’è l’ambiente.
  • L’alloggio fa una differenza enorme: Le opzioni vanno dalla famiglia ospitante al residence, ma nella stagione alta trovare una stanza decente senza spendere troppo non è sempre semplice.
  • Estate o… fuori stagione? Certo, la spiaggia piena è divertente, ma in primavera o autunno il ritmo è più tranquillo, i corsi costano meno, la qualità della vita migliora.
  • Budget: fai bene i conti prima di partire: Oltre a corso e volo, calcola cibo, uscite, trasporti e qualche imprevisto. E ricorda che molti prezzi cambiano a seconda del periodo.
  • Fuori dal “catalogo”: Chi cerca solo mare e relax può ritrovarsi a fine corso senza aver fatto progressi veri con l’inglese. Non c’è niente di male nel divertirsi, ma tienilo in conto.
  • Sistema di supporto: Nelle località molto orientate al turismo, non sempre c’è una community di studenti solida o uffici universitari che ti aiutano per davvero. Chiedi in anticipo che tipo di aiuto troverai (quando perdi il passaporto o ti serve una mano con l’assicurazione, cambia parecchio avere qualcuno a cui rivolgerti).

Cosa raccontano ex studenti (senza giri di parole)

Abbiamo sentito davvero tante voci: chi ha vissuto mesi a Brighton, chi ha studiato a Malta, chi in Irlanda. È capitato a tutti di sentirsi un po’ spaesati all’inizio: lingua, casa nuova, paura di non riuscire a seguire le lezioni, ansia di non fare amicizia se non parli già bene inglese… La verità? Col tempo si superano (e se vuoi qualche trucco pratico, chiedici: ne abbiamo!). Però tanti dicono che in posti di mare il rischio di lasciarsi trasportare dallo “spirito vacanziero” è fortissimo e il portafoglio ne risente. Forse non sono questioni di cui ti parla chi vuole solo venderti un corso, ma qua puoi chiedere anche i dettagli più pratici—tipo quanto si spende per la spesa o se ci sono attività gratuite in città.

Qualche consiglio “spiccio” che viene dall’esperienza

  • Metti via sempre qualcosa per le spese impreviste (un viaggio d'emergenza, una cena fuori, il bus dopo una festa in spiaggia).
  • I corsi intensivi aiutano a restare sul pezzo, quelli troppo “leggeri” spesso si perdono tra un tuffo e l’altro—e, a fine mese, si sente.
  • Cerca una scuola che abbia anche uno sportello di supporto per studenti: potresti averne bisogno nei primi giorni (a volte è più importante avere una persona da chiamare, che un’aula moderna).
  • Se hai dubbi su visti, assicurazione sanitaria, documenti, meglio chiarirli prima di partire che ritrovarsi a sbrigarsela in inglese.
  • La solitudine può colpire anche in ambienti pieni di gente: non tutti fanno amicizia al primo colpo. Portarsi avanti scrivendo già a qualche futuro compagno di corso può aiutare.

E se la località balneare non facesse per te?

Non è obbligatorio che mare faccia rima con “esperienza migliore”. Città meno turistiche o più universitarie hanno spesso costi più bassi e esperienze più autentiche, oltre a servizi più attenti per gli studenti dall’estero. Vale la pena valutarle.

In sintesi (ma senza giri di parole)

Fare un viaggio studio in una località balneare per imparare l’inglese può essere fantastico, ma bisogna andare oltre le foto da cartolina. La scelta della meta e il tipo di corso vanno pesati sulle tue reali esigenze, il tuo carattere, il budget e il momento dell’anno. Noi di Studey ci siamo passati, non vendiamo sogni ma esperienze vere (e qualche scivolone l’abbiamo preso anche noi!). Se vuoi parlarne, farti aiutare per orientarti davvero, senza filtri, chiedilo pure: una chiacchierata senza impegno non si nega a nessuno. E anche se non hai le idee chiare, va bene così: si inizia proprio da qui.

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