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Viaggio studio per chi vuole imparare l’inglese in una città storica

Scopri se un viaggio studio in una città storica per imparare l'inglese è la scelta giusta per te con questa guida pratica e onesta.

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Viaggio studio per imparare l’inglese in una città storica: guida pratica, rischi reali e consigli onesti

Se ti stai chiedendo se fare un viaggio studio in una città storica per imparare davvero l’inglese sia la scelta giusta per te, sappi che questa domanda ce la siamo fatti anche noi. Magari ti vedi già seduto in un caffè di Oxford a parlare con ragazzi e ragazze da tutto il mondo, poi però ti assale il dubbio: “E se faccio tutto questo casino e torno che parlo inglese come prima?”

Ecco, qui trovi una guida senza giri di parole: pro, contro, rischi veri, dritte pratiche e qualche storia vera.


Cosa vuol dire davvero “viaggio studio” in una città storica?

Per come la vediamo noi, non è una vacanza comoda: è un’esperienza intensa, dove ti butti davvero nella lingua e nella vita quotidiana di una città universitaria o culturale. Sì, ci sono le lezioni (di solito 15-20 ore a settimana), ma il vero cambiamento avviene fuori dall’aula: supermercato, corse in bus, chiacchiere nel parco, magari una birra al pub.

Le città storiche — tipo Oxford, Cambridge, Bath, Edimburgo o Dublino — hanno qualcosa che le rende speciali: la storia si vede e si vive, e i locali sono abituati ad avere studenti internazionali tra i piedi (in senso buono). Questo può rendere l’impatto un po’ più dolce, soprattutto se hai paura di sentirti “un pesce fuor d’acqua”.


Dove andare? (E perché queste città attirano così tanti studenti)

  • Oxford e Cambridge: Sì, hanno quell’aria “posh” (un po’ snob), ma sono anche super accoglienti, molto internazionali, e hai musei, eventi, e college ovunque.
  • Edimburgo: Una delle città più belle d’Europa, e c’è sempre qualcosa da fare o vedere. Occhio: l’accento scozzese è tosto i primi giorni, ma si fa l’orecchio!
  • Dublino: L’atmosfera qui è diversa, più rilassata. Gli irlandesi sono famosi per la gentilezza e l’inglese tende ad essere più comprensibile (anche se l’accento c’è, non te lo nascondo).
  • York o Canterbury: Più piccole, molto tranquille, senza il caos delle grandi città, ma con scuole di ottimo livello.
  • Bristol, Bath: Storia e innovazione si mischiano, e c’è tanta vita studentesca senza essere dispersivo come Londra.

Ok, ma come funziona nei fatti?

Di solito, ecco cosa puoi aspettarti:

  • Corsi d’inglese: Vietato pensare alle lezioni del liceo! Qui si lavora tanto sulla conversazione, spesso in gruppi internazionali, e si imparano anche cose tipo scrivere email serie, o parlare in pubblico.
  • Alloggio: Molti preferiscono la famiglia ospitante (l’opzione più “immersione”), ma esistono anche residence e studentati. Occhio al budget: nelle città storiche i prezzi salgono in fretta.
  • Attività extra: Giri turistici, sport, pub nights, escursioni… Non sono solo per svago, ma il modo migliore per sbloccarti con la lingua e conoscere persone.
  • Supporto: Se la scuola è seria, avrai sempre qualcuno a cui chiedere aiuto (spesso c’è anche un tutor che parla italiano, specie nelle destinazioni più “battute”).

Ma fa davvero per me?

Prima cosa: NON funziona per tutti.

  • Se vuoi solo divertirti o essere in vacanza tranquillo, qui rischi di pentirti.
  • Se invece hai voglia di metterti in gioco, imparare in fretta e magari aggiungere un’esperienza “vera” al tuo CV, questa mossa ha senso.
  • Male che vada, torni con un inglese migliore di quello che avevi — ma solo se ti impegni (giuro).

E sì, serve anche un minimo di coraggio: i primi giorni ci sentirai goffo/a e fuori posto. Poi, però, ti abitui. Quasi tutti raccontano questa cosa.


FAQ Oneste

Quanto costa davvero?
Dipende da dove vai, quanto tempo resti e tipo di alloggio. Con meno di €1000–1200 a settimana (corso+alloggio) è difficile, ma si possono trovare soluzioni più smart (tipo camere doppie, alloggi periferici, ecc.). I prezzi cambiano spesso — chiedi sempre informazioni fresche, chi fa promesse fisse di solito è un po’ superficiale.

Basta una vacanza studio per parlare l’inglese bene?
No. Serve impegno, apertura mentale, e buttarsi nelle conversazioni — anche se sembra di fare figuracce. Ma ti assicuro che se resti chiuso/a in camera o attaccato solo agli italiani, non cambia niente.

Come capire se la scuola è seria?
Occhio alle certificazioni (tipo British Council, EAQUALS), verifica le recensioni indipendenti, e chiedi che tipo di studenti ci vanno di solito (alcune scuole sono, di fatto, piene di italiani e si parla poco inglese). Le foto e le brochure mentono sempre un po’, purtroppo.

Cosa preparo prima di partire?

  • Passaporto o carta d’identità (in UK serve il passaporto).
  • Qualche frase inglese pronta da usare quando ti blocchi.
  • Info sui mezzi pubblici, clima (porta sempre una felpa e un k-way!).
  • Un paio di numeri d’emergenza, magari anche il contatto Studey se ti serve aiuto sul posto.

Quello di cui raramente si parla (ma conta moltissimo)

  • Scegliere la scuola solo perché costa poco ti espone al rischio di classi giganti e insegnanti svogliati.
  • Non partecipare agli eventi sociali equivale a raddoppiare la nostalgia e imparare molto meno — pure se sei timido/a, fatti coraggio!
  • Attenzione ai tempi: il visto UK si richiede con anticipo, idem la prenotazione di camere decenti.
  • L’impatto emotivo c’è: alcuni si sentono spaesati, soli o impacciati. E va bene così. Di solito passa dopo i primi giorni (e se non passa, cerca aiuto: anche noi di Studey siamo qui proprio per quello).

Storie vere, senza filtri

Alessia, 18 anni, Oxford:
Arrivata nella scuola “più conveniente”, si è trovata in classe con altri 10 italiani. Poche occasioni per rompere il ghiaccio in inglese. Si è fatta forza, ci ha scritto, e abbiamo trovato al volo una scuola più equilibrata (prezzi simili, ma più mix internazionale). Ha sbloccato l’inglese dopo dieci giorni.

Francesco, 22 anni, Dublino:
Aveva il terrore di chiacchierare fuori dal corso. Si è iscritto all’escursione del weekend e, un po’ spinto da altri, ha iniziato a parlare anche davanti a sconosciuti. Risultato? IELTS sbloccato e, parola sua, “più coraggio in generale, anche una volta tornato”.


Altre alternative (per chi non può partire ora)

  • Corsi online con veri insegnanti madrelingua — fatti bene, funzionano!
  • Summer school in Italia con docenti esteri (non è la stessa cosa, ma aiuta a “sciogliersi”).
  • Gruppi di scambio linguistico nella tua città, anche solo per fare due chiacchiere dal vivo.

Un consiglio finale

Pensaci bene: il viaggio studio è una figata, ma non è la bacchetta magica. Se hai dubbi, se vuoi un parere su quale città ti si adatta di più, o se ti senti già nel panico per l’alloggio, scrivi pure: da Studey risponde sempre una persona, spesso qualcuno che ci è già passato.
Alle promesse facili non crediamo neanche noi. Facci sapere cosa vorresti davvero — a partire da lì, troviamo insieme una soluzione.
Ah, e se una cosa non la sappiamo, te lo diciamo onestamente. Promesso.

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