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Viaggio studio per chi vuole imparare l’inglese in una città costiera

Studiare inglese in una città costiera offre vantaggi e aspetti da considerare. Informati prima di partire per un'esperienza più consapevole.

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Viaggio studio per imparare l’inglese in una città costiera: cosa sapere davvero prima di partire

Sogni di studiare inglese con il suono delle onde in sottofondo, magari passeggiando sul lungomare dopo le lezioni? L'idea di imparare in una città costiera attira molti studenti, ma – e qui veniamo subito al punto – non è solo una questione di paesaggi da cartolina. Ci sono vantaggi, certo, ma anche aspetti meno instagrammabili da mettere sul piatto prima di decidere.

Quello che segue non è l’ennesima lista di “pro e contro”, ma una raccolta ragionata di esperienze, dubbi e dritte nate da chi, come noi, ci è passato davvero. Se stai pensando di partire, qui trovi tutto quello che avremmo voluto sapere noi.


Perché proprio una città sul mare?

Partiamo dai motivi per cui in tanti, ogni anno, scelgono mete come Brighton, Bournemouth, Eastbourne (UK), Galway, Cork (Irlanda) o – per chi punta lontano – località australiane:

  • La qualità della vita è solitamente più rilassata rispetto alle grandi metropoli. Il mare aiuta a staccare e, nei giorni “no”, una passeggiata può fare la differenza.
  • Le scuole spesso sono più piccole e familiari: niente aule da 30 persone, e se vuoi chiedere una mano a un insegnante, hai molte più possibilità di ricevere una risposta personalizzata.
  • Sport e tempo libero: surf, beach volley, eventi in spiaggia… Se ami vivere fuori casa, il programma è particolarmente ricco. Ma – e qui c’è un ma – solo in determinati periodi dell’anno.

Cosa devi guardare in faccia prima di partire

Qui entriamo nelle questioni meno romantiche, ma fondamentali:

1. Costo della vita e alloggi

In parecchie città costiere, soprattutto quelle turistiche, gli affitti e i costi possono salire parecchio (soprattutto d’estate). Informati bene: parla con chi ci vive o c’è stato, cerca alloggi condivisi, e non pensare che “mare = tutto economico”. Non è sempre così, anzi.

2. Lavoro part-time

Vuoi migliorare il tuo inglese ma anche lavorare qualche ora? Ok, però considera che in molti posti balneari i lavori (bar, ristoranti, chioschi) ci sono soprattutto in alta stagione. Se vai d’inverno, preparati a una caccia più dura. E – fondamentale – ogni Paese ha regole diverse per il lavoro degli studenti stranieri.

3. Trasporti e isolamento

Non tutte le città costiere sono ben collegate. Valuta se sei il tipo da “weekend in città” o da “mi basta il mare tutto l’anno”. Spoiler: a volte, specie nei mesi freddi, il rischio di sentirsi tagliati fuori esiste davvero. Meglio essere preparati che disillusi.

4. Scuola: non una vale l’altra

Anche tra le scuole di inglese ci sono grandi differenze. Non farti abbagliare dalle foto delle brochure: cerca recensioni reali, chiedi quanti studenti italiani ci sono (se ti interessa evitarli), e – se hai possibilità – contatta qualcuno che abbia frequentato proprio lì.

5. Clima: raccontiamoci la verità

Il mare dalle nostre parti è una cosa, l’Atlantico a dicembre ne è un’altra. In UK e Irlanda, umido e vento spesso non sono dettagli. C’è chi li adora e chi li odia. Meglio saperlo prima e portarsi un buon impermeabile.


Le principali difficoltà (di cui si parla troppo poco)

Isolamento sociale

In piena estate una città balneare è un festival continuo, ma fuori stagione può diventare silenziosa e… un po’ spenta. Se temi la solitudine o sei una persona molto sociale, trova in anticipo attività (sport, associazioni, volontariato) che vadano oltre la semplice scuola.

Distrazioni marittime

Sembra una banalità, ma tra un tuffo e una grigliata in spiaggia, la tentazione di posticipare i compiti è forte. Va bene divertirsi, ma se vuoi davvero fare passi avanti con l’inglese serve una certa disciplina (e amici che non ti trascinino sempre fuori!).

Adattarsi a ritmi diversi

Non tutte le città costiere sono "internazionali" come Londra o Dublino. Sta a te metterti in gioco per conoscere persone nuove, magari fuori dalla tua “comfort zone” italiana.


Qualche storia vera

Marco, 22 anni, Brighton:
“All’inizio ero esaltato per il mare, ma da novembre a febbraio vedevo l’oceano solo dalla finestra. Ho imparato che per non chiudermi in camera dovevo organizzare cose la sera, iscrivermi a club (anche se all’inizio non capivo tutto quello che dicevano).”

Sara, 19 anni, Galway:
“Il clima era tosto – pioveva spesso – ma la gente era accogliente, e la scuola proponeva mille attività. Gli affitti però, altissimi: se tornerò, mi muoverò molto prima per cercare casa.”


Consigli pragmatici (senza filtri)

  • Scegli la città più adatta a te, non quella “modaiola”: considera cosa vuoi trovare OLTRE al mare, anche nei mesi più tranquilli.
  • Informati su tutto prima: prezzi degli alloggi, trasporti, vita notturna, lavoro part-time – domandare costa zero, sottovalutare costa caro.
  • Prepara un piccolo piano B: se non fa per te, non è un fallimento. Succede, capita, basta non aver paura di dirlo.
  • Cerca persone con cui confrontarti: online, tra ex studenti, su Studey o altrove. Nessuna risposta è troppo “banale” o scontata.

Ultima cosa: non tutte le città (e le scuole) vanno bene per tutti

Se serve una mano a capire dove alloggeresti meglio, come cercare amicizie fuori dal gruppo di italiani, o vuoi solo sentirti dire che sì, qualche volta avrai nostalgia, sappi che ascoltiamo e rispondiamo davvero. Nessuno qui ha la bacchetta magica, ma chi c’è già passato può evitare di farti fare gli stessi errori.

Se vuoi parlarne, anche solo per toglierti qualche dubbio senza nessun obbligo, scrivici. La decisione finale è sempre tua, ma avere qualche informazione in più (sincera) può solo aiutare. E fidati: l’esperienza sarà comunque tua, unica e piena di sfide vere. Ma dai, almeno un tuffo lo farai!

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.