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Viaggio studio per chi vuole imparare l’inglese in campagna

Studiare l'inglese in campagna offre un'esperienza autentica, meno distrazioni e un ambiente di apprendimento unico, ma richiede adattamento e iniziativa personale.

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Viaggio studio in campagna per imparare l’inglese: guida sincera (senza filtri né favole)

Quando pensiamo a studiare l’inglese all’estero, la testa va subito a Londra, magari a Dublino… o comunque a città piene di luci e gente. Ma la verità? Non a tutti piace l’idea di buttarsi nel caos metropolitano. A qualcuno serve (o semplicemente preferisce) un altro ritmo: più lento, più verde, più silenzioso. Ecco allora che un viaggio studio in campagna, in zone rurali, può essere una scelta forte — ma non per tutti. Proviamo a vedere sul serio, senza giri di parole, com’è questa esperienza.

Perché proprio la campagna per imparare l’inglese?

  1. L’inglese vero, non quello da manuale: Ne abbiamo parlato mille volte tra noi: nelle città turistiche ti capita spesso di parlare più con camerieri italiani che con locals! In campagna invece devi davvero cavartela, spesso con accenti e modi di dire che non trovi sui libri. All’inizio può spiazzare — poi però fai un salto di livello vero.
  2. Meno distrazioni, più concentrazione: Se hai paura che la tentazione della città (shopping, pub, party) ti distragga dagli studi… qui va molto meglio. I pomeriggi sono lunghi e silenziosi, la natura fa da sottofondo: la tua testa si rilassa e c’è più spazio per lo studio, ma anche per pensare a cosa vuoi davvero.
  3. Si spende (di solito) meno: Affitti più bassi, supermercati senza tentazioni costose, zero stress sul dover “stare al passo” con la city life. Se hai un budget limitato, spesso la campagna ti permette di gestirlo meglio.
  4. Un altro tipo di cultura: La routine è diversa: mercatini locali, la partita di rugby della domenica, il bar del paese dove il tempo pare non scorrere. Puoi vivere un’Inghilterra (o Irlanda, o Scozia…) che pochi vedono.

E dove stanno le (vere) difficoltà?

  • Ammettiamolo: vita sociale più complicata. Meno studenti internazionali, meno eventi, meno locali. Potresti sentirti un po’ l’“alieno” del villaggio… e in certe serate la solitudine si sente davvero. Non è il posto giusto se hai bisogno continuo di nuove conoscenze o di una social life “alla città”.
  • Spostarsi non è sempre facile. Se nella tua città puoi contare su metro, bus ogni 3 minuti e Uber, qui… dimenticalo. Gli autobus passano (forse) tre volte al giorno, treni neanche a parlarne. Devi organizzarti prima — chiedi sempre info reali alla scuola prima di partire! Una bici o una patente aiutano, davvero.
  • Le scuole sono più piccole. Che può essere meraviglioso (classi piccole, insegnanti che si ricordano il tuo nome), ma magari non trovi corsi super-tecnici o attività extra di ogni tipo.
  • Può venirti nostalgia della “città”. Anche se a casa la odiavi, a volte la mancanza di bar o cinema può pesare. Bisogna saperlo e accettarlo in anticipo.

Come capire se una piccola località rurale fa per te?

Prima di lanciarti a caso, chiediti:

  • Quanti studenti accoglie la scuola ogni anno? Ha esperienza con internazionali (o rischi di trovarti davvero “isolato”)?
  • Quali sono le opzioni per l’alloggio? Le famiglie ospitanti sono affidabili? Qualcuno può raccontarti la sua esperienza reale?
  • I mezzi di trasporto coprono la zona? Riuscirai a muoverti da solo/a anche nei weekend?
  • Ci sono attività extra, anche minime, per aiutarti a fare gruppo? (Una partita di calcetto, un pomeriggio di cucina insieme…)
  • Puoi parlare con qualcuno che c’è stato? Gli ex studenti sono sempre la fonte più sincera.

Storie vere dal campo (senza filtri)

Maria, 21 anni, 3 mesi in un villaggio nel Devon, UK:
“Per tutto il primo mese credevo di aver sbagliato tutto: c’erano pochissimi altri studenti e mi sentivo sempre un po’ fuori posto. Poi ho iniziato a conoscere la gente del posto, anche solo chiacchierando nella bakery del paese… Il mio inglese è migliorato tantissimo, ma la solitudine si sente. Bisogna mettere in conto giornate ‘piatte’… e attrezzarsi con un’agenda di cose da fare.”

Luca, 19 anni, Irlanda, zona rurale:
“La scuola era una casetta piccola, l’insegnante davvero brava e paziente. Il ritmo calmo mi ha aiutato a studiare bene, senza ansia. Certo, le serate erano tutte uguali: per andare in centro ci voleva l’autobus e a volte non avevo proprio voglia. Però il mio inglese ‘parlato’ — quello spiccio, quotidiano — è arrivato a un livello che in città non avrei mai raggiunto.”

Consigli “terra terra” da chi c’è passato

  • Non aspettarti una social life “automatica”. Portati giochi, libri, trova sport da praticare o pensa già a un progetto personale. Volontariato, sport locale, hobby: ogni modo per uscire di casa è buono.
  • Alloggio: scegli bene. Una buona host family può fare la differenza; se puoi, chiedi già referenze o testimonianze vere.
  • Mezzi: organizza tutto prima. Chiedi le tabelle bus ai referenti, vedi se la bici è un’opzione praticabile… e pensa anche a periodi “morti” in cui muoversi è ancora più difficile.
  • Attiva la rete (già da casa): Ci sono tantissimi gruppi online di expat e studenti: a volte bastano due messaggi per trovare qualcuno nella tua zona, anche se la scuola è piccola.
  • Sii onesto con te stesso: Se la solitudine ti spaventa parecchio, o hai bisogno di tante attività per stare bene, forse è meglio una piccola città piuttosto che il villaggio sperduto.

La sintesi onesta

La campagna — per imparare l’inglese — può essere davvero una scelta intelligente: poco rumore, molta immersione vera, costi più bassi. Ma serve adattamento, un pizzico di spirito di iniziativa, la capacità di gestirsi le giornate… e di ammettere che la nostalgia di casa darà qualche colpo. Vale la pena pensarci bene, ascoltando feedback di chi ci è già passato.

Se ti serve aggiustare il tiro, valutare opzioni più su misura per te, o anche solo trovare qualcuno con cui scambiare due parole prima di prendere la decisione: Siamo qui. Per chiacchierare, consigliare, anche solo ascoltare i tuoi dubbi — perché nessuno ha la soluzione magica, ma insieme si trova la strada migliore.

Scrivici, senza ansie né filtri. Meglio un dubbio condiviso che una scelta fatta di fretta.

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