Viaggio studio per imparare davvero l’inglese: qualche verità (e tanti consigli pratici)
Se stai prendendo in considerazione l’idea di andare all’estero per migliorare l’inglese, probabilmente ti sei già imbattuto in mille promesse e offerte diverse. “Corso personalizzato”, “immersione totale”, “inglese perfetto in poche settimane”. Ecco, dimentica per un attimo le pubblicità patinate e proviamo a raccontarti com’è, davvero, la questione dei corsi personalizzati e del viaggio studio – soprattutto da studenti che ci sono già passati.
Cos’è davvero un corso personalizzato di inglese?
Più che una bacchetta magica, un corso personalizzato è un percorso costruito pensando alle tue vere esigenze: parti da dove sei ora (livello di inglese, obiettivi personali: accademico, business, conversazione…), aggiungi il tempo che puoi o vuoi dedicare, il tuo stile di apprendimento, e il desiderio di sentirti protagonista, non un numero in una classe. Non esiste una formula unica: alcune scuole ti coinvolgono già all’inizio con colloqui, test e chiacchierate per raccogliere tutto quello che ti serve davvero e costruire insieme il programma.
Perché potrebbe valerne la pena?
Da ex studenti, ti diciamo la verità: un corso personalizzato può fare una grossa differenza (ma solo se lo prendi sul serio).
- Vai più dritto al punto: invece di sorbettarti unità di grammatica che hai già digerito, affronti le tue “lacune vere”, lavori sui punti che ti servono per l’università o per il lavoro, e magari dedichi tempo extra a speaking, presentazioni, colloqui... insomma, quello che ti farà alzare la mano con più sicurezza.
- Orari flessibili: molti corsi ti permettono di decidere insieme al docente quando e come fare lezione – online o in presenza, anche durante l’anno scolastico.
- Meno frustrazione: non c’è niente di peggio che sentirsi obbligati a seguire un programma pensato per un gruppo di venti persone diverse. Con un percorso su misura, la motivazione rimane più alta.
- Supporto pratico, non solo didattico: spesso puoi ricevere feedback continui, mentoring e consigli anche (e soprattutto) su cosa fare dopo: magari ti serve un aiuto per le application universitarie, trovare un tirocinio, preparare la certificazione IELTS… meglio avere qualcuno che ti dica dove sbattere la testa – e dove invece non perder tempo.
Come funziona, nella pratica, partire per un viaggio studio con corso personalizzato?
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Prima di tutto: test e orientamento
Senza fronzoli: la partenza migliore è capire subito dove ti trovi. Un test serio, una chiacchierata con chi gestisce i corsi, la revisione della tua pagella. Da lì, si impostano obiettivi concreti (e realistici). -
Scelta della scuola e del formato
Sfatando un mito: non sempre la scuola “famosa” vuol dire la scuola migliore per te. Alcuni dei nostri studenti si sono trovati meglio in scuole più piccole o meno conosciute, dove però si sentivano ascoltati e seguiti davvero. Occhio anche alle città: a volte Londra ti affascina, ma York o Brighton sono esperienze più “vivibili” se parti da solo. -
Tutta la burocrazia (che nessuno racconta mai)
Il corso è solo una parte: serve tradurre documenti, sistemare il visto, trovare alloggio, capire quale assicurazione serve (spoiler: sì, serve sempre). Ci sono mille dettagli che rischiano di rovinarti l’entusiasmo. Fatti aiutare o almeno consulta chi c’è già passato, così non sprechi mezza estate in file e moduli incomprensibili. -
Durante il corso: feedback e correzioni di rotta
Magari pensavi di essere bravino in listening, poi ti accorgi che non capisci mezza parola di inglese scozzese… ecco, in questi casi servono insegnanti disposti ad ascoltarti e adattare il programma. Insisti a chiedere: “questo mi serve davvero?” Lo dico perché a volte ci si trova a seguire moduli inutili – buttando tempo e soldi. -
Dopo il corso: non si torna a zero
Imparare davvero vuol dire fare pratica, sbagliare, riprovare. Un viaggio studio non è il punto d’arrivo, ma semmai il trampolino. I più “furbi” restano in contatto con i docenti per sessioni online, si buttano in scambi linguistici, magari continuano a confrontarsi con Studey (o chi ha seguito il percorso) anche per capire quale potrebbe essere il passo successivo (una certificazione, un corso universitario, uno stage, ecc.).
Cosa devi sapere (senza filtri): i punti delicati
- I soldi non crescono sugli alberi: un viaggio studio personalizzato spesso costa più di un corso standard. Oltre al corso, ci sono da considerare viaggio, vitto, alloggio, assicurazioni, trasporti… vale la pena mettere tutto nero su bianco prima di partire.
- Attenzione all’isolamento: se le tue lezioni sono troppo individuali, rischi di non stringere amicizie e di non vivere davvero l’esperienza. Confrontati sull’organizzazione: ci sono laboratori? attività di gruppo? occasioni per uscire?
- Niente miracoli in 10 giorni: nonostante le pubblicità, l’inglese lo migliori se lo pratichi davvero – e ci vuole tempo. Quattro settimane di corso intensivo fanno la differenza, ma nessuno diventa madrelingua in un mese. Accettalo e ragiona sul medio-lungo termine.
- Non tutte le scuole sono uguali: diffida da chi ti promette troppo e non mostra referenze concrete. Meglio chiedere a ex studenti, ascoltare chi ha già fatto il percorso, e sentire più opinioni. Studey può metterti diretto in contatto con chi è già stato negli stessi posti: chiedi senza timore.
Domande frequenti che riceviamo spesso (e risposte molto oneste)
Quanto deve durare un corso personalizzato per fare davvero la differenza?
Almeno un mese di lavoro intenso, ma ognuno ha i suoi tempi! Più importante ancora: continuare a utilizzare l’inglese con costanza. C’è chi parte da zero e fa progressi incredibili in 8 settimane… e chi si scoraggia se non ha subito risultati. Parliamone insieme, senza illusioni.
Vale la pena iniziare online o serve partire subito?
Il corso online aiuta se vuoi rompere il ghiaccio, magari se l’idea di partire ti mette ansia. Ma l’esperienza in loco, in una città dove “sei costretto” a comunicare anche per prendere un caffè, è di tutt’altro livello.
Si trova compagnia o rischio di restare da solo?
Dipende dal corso e dalla scuola! Chiedi in anticipo se organizzano attività extra, se favoriscono il mix tra studenti, cosa succede dopo le lezioni. Uscire dalla scuola per fare un pub quiz o una visita insieme fa la differenza, fidati.
Come scegliere tra mille scuole e offerte?
Parla con chi ci è passato. Le recensioni online aiutano, ma niente come sentire direttamente gli ex studenti italiani, magari anche della tua età. Da Studey siamo sempre disponibili a farti conoscere chi ha già vissuto l’esperienza in quell’università o quella scuola. Non fidarti solo di chi deve venderti un corso.
Ultima cosa, da studenti a studenti
Scegliere di partire non è cosa da poco, e le paure sono normali: quella di buttare soldi, di non capire nulla, di restare senza amici. Noi ci siamo passati – per questo, se vuoi anche solo fare una chiacchierata informale, senza impegno, ti ascoltiamo (gratis e senza moduli da compilare subito). Studey esiste proprio per evitare errori e scelte “al buio”, non per spingerti dove non vuoi andare. Partire col piede giusto non vuol dire trovare la scuola “perfetta” per tutti, ma quella giusta per te, con i tuoi tempi e le tue aspettative.
Scrivici se vuoi parlarne, prendere un caffè virtuale, o semplicemente sfogare ansie e domande che non trovi da nessun’altra parte. Ce la siamo vista anche noi, e non è sempre tutto rosa e fiori. Però – spoiler finale – con i consigli giusti e un po’ di onestà, si parte più sereni.
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