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Viaggio studio per chi soffre di allergie: consigli utili

Viaggiare per studio con allergie richiede preparazione e supporto. Scopri come affrontare queste sfide e vivere un'esperienza serena e gratificante.

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Viaggiare per studio con le allergie: come affrontare davvero il percorso

Partire per un viaggio studio quando hai un’allergia — che sia alimentare, ambientale o ai farmaci — è una sfida in più, inutile girarci intorno. Anzi, spesso è proprio quella cosa che, mentre tutti parlano solo di “avventure” e “nuove amicizie”, ti fa venire mille domande. “Riuscirò a trovarmi bene in mensa?”, “Cosa succede se qui non capiscono quanto sia grave?”, “E se in aeroporto mi fermano per i farmaci?”
Ci siamo passati e abbiamo raccolto tutto quello che, secondo noi, può davvero fare la differenza. Senza semplificare né drammatizzare.


1. Conosci (davvero) la tua allergia

Sembra ovvio, ma spesso alcuni dettagli ci sfuggono. Anni fa, uno studente ci ha raccontato di aver scoperto durante il soggiorno a Manchester che molti piatti “vegetariani” locali usavano salse con tracce di arachidi. Nessuno glielo aveva detto prima e i menu tradotti non bastavano.

Cose pratiche da fare:
  • Tieni un certificato medico (meglio se in inglese) sempre con te. Non serve un papiro, bastano le informazioni essenziali e il tipo di farmaco da usare in urgenza.
  • Porta con te i tuoi farmaci — antistaminici, EpiPen, qualsiasi cosa ti sia indispensabile — e tienili nel bagaglio a mano, non solo in valigia (che può rimanere dispersa negli aeroporti).
  • Se hai bisogno di usare etichette o spiegazioni (“I am allergic to…”), stampane un paio nella lingua locale, fidati: in un momento di confusione sono una salvezza.
  • Scegli una farmacia affidabile appena arrivi e segnati su Google Maps i numeri e indirizzi dei pronto soccorso più vicini.

2. Scegli la meta e la struttura senza fretta

Non tutte le università, le città o i campus sono uguali: alcuni hanno mense super-attente alle allergie, altri meno. Non c’è nulla di male a chiedere (anche più volte!) come funziona la gestione degli allergeni nei dormitori, nei college, nei ristoranti. Meglio una domanda in più ora che una brutta sorpresa dopo.

Domande utili da fare alla struttura dove alloggerai:

  • In cucina/alla mensa sanno gestire intolleranze e allergie serie? C’è tracciabilità degli ingredienti?
  • Ci sono medici facilmente raggiungibili in campus?
  • Qual è la procedura in caso di crisi allergica?
  • Gli alloggi sono “pet-free”, limitano il fumo o sono senza moquette (se soffri di allergia agli acari)?

Nota: Non tutti i campus sono attrezzati allo stesso modo. È normale scegliere una struttura diversa se quella “dei sogni” non ti sembra sicura per la tua situazione.


3. Allenati all’autonomia… un passo alla volta

Il viaggio studio ti mette alla prova, anche in piccole cose: a volte nemmeno noi sappiamo quanto siamo pronti a gestire una situazione finché non succede. Non devi essere infallibile, ma preparati ad alcune responsabilità extra:

  • Gli altri (host family, compagni di stanza, amici) non possono leggere nella tua cartella clinica. Parla apertamente della tua allergia, anche se ti senti “quello che rompe”.
  • Lascia un foglietto o un messaggio nelle zone comuni — “In caso di reazione allergica, usate questo farmaco e chiamate questo numero”.
  • Pianifica le scorte di farmaci: le dosi per il viaggio potrebbero dover cambiare se passi un fuso orario diverso.

E se ti senti sopraffatto, non è un fallimento: per alcune allergie severe ci sono corsi online, esperienze ibride o campus in Italia che possono essere soluzioni temporanee o definitive. L’importante è stare bene.


4. Non esistono soluzioni magiche, ma trucchi sì

Abbiamo raccolto qualche errore frequente dai ragazzi che hanno già vissuto questa esperienza:

  • Non aspettarti che tutti abbiano già visto una penna di adrenalina (EpiPen): fai una mini-dimostrazione, anche ironica se serve!
  • Controlla le abitudini alimentari locali: in UK tutto ciò che è “exotic” spesso nasconde salse a base di sesamo o arachidi.
  • Non lasciare che la paura ti blocchi. Buttati nelle attività, ma scegli compagni che sappiano già tutto della tua allergia – soprattutto per le gite fuori porta.
  • Quando acquisti il volo, avvisa subito della tua allergia (specialmente se ai pasti a bordo o ai prodotti in cabina).
  • Non darti la colpa se qualcosa non va al primo colpo. Nessuno nasce perfetto nella gestione di queste situazioni.

5. Domande che ci fanno spesso (e le risposte senza filtri)

Posso portare farmaci in aereo?
Sì, ma ricorda: prescrizione e certificato sempre nella lingua richiesta dalle autorità. Avvisa il personale di terra e, se il farmaco è liquido o iniettabile, segnala all’imbarco che ti serve per motivi clinici.

Come “sopravvivo” se ho una dieta super-restrittiva?
Gioca d’anticipo. Porta i tuoi snack e cerca comunità di studenti con esigenze simili (spesso ci sono gruppi WhatsApp o pagine Facebook). Se ti va, chiedici: abbiamo una raccolta di contatti e testimonianze di ex studenti che ci sono passati.

Cosa faccio se mi sento male all’estero?
Non sostituiamo il Pronto Soccorso, ma possiamo aiutarti a individuare i numeri utili e a capire come comunicare la tua situazione (anche con una chiamata d’emergenza in inglese, se serve).


Qualche storia vera

Martina, durante il primo semestre in Scozia, ha cambiato tre mense universitarie prima di trovare quella che le garantiva sicurezza per le sue allergie a latte e arachidi. Poteva sembrare una “sconfitta”, in realtà è stata solo una tappa in più per stare serena.

Luca, invece, era convinto che bastasse “dire a tutti che aveva una grave allergia”, ma una volta si è trovato senza l’EpiPen nel bar sull’autobus. Oggi dice che fa i controlli tripli prima di uscire di casa.


In conclusione

Partire per un viaggio di studio con le allergie non è impossibile, ma neanche una passeggiata. Serve preparazione, un po’ di grinta e, soprattutto, persone intorno che sappiano ascoltare e dare una mano se serve.
Noi di Studey ci siamo: non solo per darti una checklist, ma per confrontarci davvero sulle scelte pratiche. Se hai domande (anche quelle che ti sembrano “banali” o troppo personali), scrivici: parliamo come ex studenti, non come robot.

Non promettiamo miracoli, ma possiamo raccontarti quello che abbiamo imparato — e magari, insieme, troviamo la soluzione più giusta per te.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.