Studey

Viaggio studio per chi cerca corsi di breve durata

I corsi brevi all'estero sono un'ottima soluzione per testare nuove esperienze senza impegni a lungo termine, migliorando al contempo il tuo CV.

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →

Viaggio studio all’estero: guida concreta ai corsi brevi per studenti italiani

Hai voglia di uscire dalla tua comfort zone, ma l’idea di un anno intero all’estero ti sembra troppo? Oppure vuoi semplicemente capire se vivere fuori fa per te, senza lanciarti subito in un’avventura lunga e costosa? Allora i corsi brevi – quelli da un paio di settimane a qualche mese – sono una buona via di mezzo. Non sono la bacchetta magica per risolvere tutto, però ti aiutano davvero a testarti e a vedere il mondo con occhi diversi. E sì, il CV ringrazia.

Qui trovi quello che, da ex-studenti, avremmo voluto sapere prima di partire: come si scelgono questi corsi, cosa aspettarsi sul serio, le fregature da evitare e qualche storia vera da chi, come te, aveva mille dubbi prima di dire “vado”.


Cos’è davvero un viaggio studio breve?

Con “viaggio studio breve” s’intende un’esperienza all’estero dai 15 giorni ai 3 mesi: corsi di lingua, summer school universitarie, laboratori su argomenti specifici, a volte anche job shadowing o settimane intensive legate a un mestiere. Lo scopo? Vedere “com’è la vita” in un altro Paese, migliorare una lingua straniera, imparare qualcosa di pratico, incontrare gente nuova. Niente rivoluzioni, ma quel piccolo reset che spesso ti cambia per davvero.


Chi sceglie (e perché) i corsi brevi

  • Limitare i costi e il tempo: Non tutti vogliono (o possono) permettersi un anno o sei mesi lontano da casa. Un corso breve costa meno e non rischi di rimpiangere l’investimento.
  • “Provalo prima di comprarlo”: Se sogni di trasferirti all’estero ma hai paura che non sia la tua dimensione, partire per 2/3 settimane ti toglie molti dubbi. Male che vada, hai imparato qualcosa di utile.
  • Fare qualcosa di concreto nelle pause: L’estate lunga o la pausa universitaria sono occasioni perfette per fare un’esperienza che sia anche divertente, non solo teoria.
  • Avere qualcosa in più sul CV: Mostri di averci provato, che sei capace di adattarti, che non ti tiri indietro davanti alle novità. E non serve “vendersi”, basta essere sinceri.

Dove si va? Pro e contro delle mete più gettonate

Non esiste la destinazione perfetta. Ecco qualche idea, con pregi reali e rogne da mettere in conto.

  • Regno Unito: Didattica super e tanti programmi tra cui scegliere. Però i prezzi (tra corso e vivere a Londra) non sono bassi e la Brexit rende tutto un po’ più macchinoso.
  • Irlanda: Più piccola, ambiente molto amichevole. L’inglese qui è davvero “vero” e la gente quasi sempre aiuta volentieri. Alloggi costano parecchio e le scuole buone si riempiono in fretta.
  • USA: Campus “da film”, attività a non finire, stimoli infiniti. Però tra visto, assicurazione e volo serve una buona organizzazione (e un budget adatto).
  • Canada: Corsi di qualità e tanto respiro. Occhio che le formalità (come visti) portano via tempo. Inverno? Non ci si scherza.
  • Australia: Se cerchi avventura, qui non manca mai. Distanza importante (ti fai 20 ore abbondanti in aereo), visto obbligatorio.
  • Olanda: Innovazione, spinta sulla tecnologia, apertura mentale. Ma attenzione: l’inglese “di base” non basta sempre e ti ritrovi a gareggiare con studenti da mezzo mondo.

C’è anche altro, ma questi sono gli “Evergreen”. Ogni meta ha la sua atmosfera: scegli più col cuore che per moda, se puoi.


Gli errori che abbiamo visto (e che puoi evitare)

  • Dare per scontati i requisiti: Soprattutto nei corsi tecnici servono verifica sul livello di inglese e a volte pure titoli particolari. Occhio: alcune summer school chiedono un test d’ingresso!
  • Non guardare cosa è incluso: Spesso nel prezzo c’è solo il corso, e poi ti ritrovi a cercare (e pagare) l’alloggio o le attività extra.
  • Iscriversi di fretta: Certe summer school chiudono le iscrizioni molto prima rispetto alle nostre abitudini. Meglio pensarci con qualche mese d’anticipo.
  • Sottovalutare la vita quotidiana: Caffè, trasporti, mangiare, uscite… Il budget “vivo” può pesare sul portafoglio più di quanto pensavi.
  • Pensare sia sempre tutto facile: Un’esperienza breve aiuta, ma lo shock culturale e la fatica di stare lontano dagli amici/famiglia esistono anche per un mese.

Voci dal campo: due storie senza filtri

Marta, 19 anni (Londra):
«Pensavo che la capitale inglese fosse la mia dimensione. Sono andata per una summer school di due settimane giusto per “provare”. Ammetto che tornerei indietro solo per alcune cose, ma sapere che non fa per me mi ha tolto un enorme dubbio. E l’inglese, almeno quello, l’ho sbloccato per davvero.»

Luca, 22 anni (Olanda):
«Volevo un corso tech, quindi ho puntato sull’Olanda. Non mi aspettavo che i posti fossero così pochi e che mi chiedessero un inglese da livello C1… Quasi mollavo prima di partire. Per fortuna mi sono buttato e ho scoperto quanto è diverso studiare fuori, anche in solo tre settimane.»


Le domande che ci fanno più spesso

Quanto costa?
Non esiste una cifra sola. In media, per 2-4 settimane puoi stare tra i 500 e i 3000 euro solo per il corso. Alloggio, voli e cene fuori sono a parte: calcola sempre un extra per l’imprevisto.

Serve il visto anche per pochi giorni?
Per USA, Canada, Australia: sì, quasi sempre. In Europa (UK incluso, per ora), per periodi brevi di studio non serve più di un passaporto valido, ma meglio controllare ogni volta: le regole cambiano spesso.

Come si sceglie il corso “giusto”?
Non c’è la formula magica. Scegli in base ai tuoi obiettivi, non solo alla destinazione di moda. Noi possiamo dirti cosa abbiamo davvero trovato utile e dove ci sono state le maggiori delusioni.

Chi mi aiuta con l’alloggio?
Dipende. Alcuni corsi includono camere in residence o con famiglie locali, altri lasciano tutto in mano tua. Fare gruppo con altri studenti in partenza è spesso la cosa che aiuta di più.


E se dubiti di voler partire?

Nessuno nasce pronto. Se l’idea di volare da solo/a per la prima volta ti mette ansia, non sei affatto strano. Molto meglio parlarne con chi ci è già passato – senza sentirsi giudicati o in difetto. Con Studey puoi farlo quando vuoi, anche solo per capire se ti conviene aspettare ancora un anno e prepararti meglio.


Un paio di verità che (quasi) nessuno dice

  • Non tutti i corsi (soprattutto quelli di lingua “generici”) danno un titolo spendibile ovunque. Meglio informarsi in anticipo sul valore del certificato.
  • Anche se vai solo per un mese, il senso di solitudine o la difficoltà di adattarsi potrebbero farsi sentire. Non far finta di niente: chiama a casa o cerca qualcuno con cui parlarne, non c’è niente di male.
  • Le regole, anche dentro l’Europa, cambiano tanto: dai trasporti ai pagamenti (in alcune zone solo carta!), fino a cosa mangiare e dove trovare una farmacia.

Pronti, ma senza stress: come ci si organizza davvero?

Serve un po’ di concretezza:

  • Scegli bene meta e corso, senza correre.
  • Occhio ai requisiti e alle scadenze (specie i corsi “top” si riempiono subito).
  • Fai i conti seri: corso, alloggio, volo, assicurazione, niente “a occhio”.
  • Passaporto in regola? Servono traduzioni, documenti, visti? Fai una checklist.
  • Informati quanto basta sul posto: trasporti, sanità, come si paga tutto.
  • Prova a fare gruppo già prima di partire: ci sono chat, gruppi Telegram/WhatsApp di studenti in partenza che ti danno una mano al volo.

Dubbi, domande o ripensamenti? Parliamone

Non c’è domanda stupida, e chi ci è già passato spesso è quello che risponde meglio senza filtri. Chiedici quello che vuoi – anche “banalità” tipo: “Se mi sento solo che faccio?”. Siamo partiti anche noi pieni di dubbi e, a volte, paure. Il nostro consiglio non sarà mai “Vai e basta!”: a volte si può anche aspettare, cambiare idea o prendersi più tempo. E va bene così.


Un viaggio studio breve all’estero non ti rivoluziona la vita in due settimane, ma può aprirti gli occhi (e le porte) se parti con la testa giusta. Quello che ti promettiamo è che parliamo chiaro e ti aiutiamo davvero nel prendere la scelta migliore per te, non per le statistiche.

Hai bisogno di info aggiornata o vuoi scambiare due parole con uno che c’è già stato? Siamo qui: scrivici senza problemi.

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.