Viaggio studio in Nuova Zelanda: cosa c’è davvero da sapere
Se stai pensando a un viaggio studio in Nuova Zelanda, forse ti senti un po’ spaesato. È normale: non è esattamente la meta più “convenzionale” fra gli studenti italiani e la distanza non aiuta (letteralmente, dall’altro lato del mondo!). Però, dietro le foto di paesaggi spettacolari e le università in cima ai ranking, ci sono un sacco di cose che spesso nessuno racconta. Qui vogliamo provare a farlo senza filtri — come faresti tu chiacchierando con qualcuno che ci è già passato.
Perché proprio la Nuova Zelanda?
Provo a rispondere senza slogan.
La Nuova Zelanda è una terra diversa da tutte: ci trovi scuole e università dove si punta molto su indipendenza, creatività e “provaci davvero” più che su imparare formule a memoria. Si respira un’aria rilassata (lo stress non sparisce eh, ma almeno la gente è gentile), e fuori dagli orari di lezione c’è la natura più incredibile che tu abbia mai visto.
Il lato più bello? Spesso ti senti accolto facilmente, anche se arrivare per la prima volta può sembrare un salto nel vuoto.
Ma quanto costa e cosa serve davvero per partire?
Il capitolo soldi, purtroppo, non si può saltare.
Le tasse universitarie o quelle delle scuole superiori vanno più o meno dai 10.000 ai 15.000 dollari neozelandesi all’anno (fai conto, dai 6.000 ai 9.000 euro circa con il cambio di adesso, ma i numeri precisi cambiano in base al corso e alla città).
In più, devi dimostrare di avere abbastanza soldi per mantenerti, assicurazione sanitaria obbligatoria, e ovviamente la lettera di ammissione da una scuola o università accreditata.
Niente scorciatoie intorno al visto: le regole sono chiare e le stanno controllando sempre di più. Meglio informarsi con le fonti ufficiali, che ogni anno c’è qualche dettaglio che cambia.
Cosa ci si deve aspettare davvero
Sì, potresti trovarti davanti a un sacco di studenti e docenti internazionali, ma non romantizziamo tutto: l’inglese kiwi può essere tosto all’inizio (già solo capire la pronuncia e le espressioni locali è una sfida!).
Dal punto di vista culturale, la presenza Maori si sente, ma per vedere davvero qualcosa di autentico bisogna saperla cercare (nei centri grandi rischi di incontrare solo gente che fa surf e va al pub).
Sul fronte amicizie: è vero che si crea un clima amichevole; ma trovare “la tua tribù” non succede sempre alla velocità che vedi su Instagram. Qui serve pazienza.
E poi la lontananza: 12 ore di fuso e decine di ore di volo dalla famiglia! Se non hai mai vissuto fuori casa, l’impatto può essere più forte di quello che pensavi.
Opportunità e ostacoli: tiriamo una riga
- Cose che funzionano:
- Se ami la natura e stare all’aperto, la Nuova Zelanda è un parco giochi infinito.
- Gli insegnanti spesso sono disponibili ad ascoltare, anche fuori dall’aula.
- Puoi imparare a cavartela da solo, perché qui nessuno fa le cose “per te”.
- Cose più complicate:
- All’inizio potresti sentirti isolato: i primi giorni sono duri per tutti, anche per chi sembra “abitato” dalla voglia di avventura.
- I costi sono alti, soprattutto nelle città più grandi come Auckland o Wellington (l’alloggio spesso ti costringe a delle belle acrobazie).
- A livello burocratico le pratiche sono chiare, ma ogni singolo passaggio va seguito con attenzione.
Come scegli il percorso giusto?
Scordati le strade perfette (chi te le vende, ti sta barando).
Per alcuni la Nuova Zelanda è la scelta top, per altri no.
Noi consigliamo sempre di confrontare più corsi e città, e di chiedersi con onestà: è meglio un corso breve, o un anno intero? Mi interessa davvero questa materia o la sto scegliendo “tanto per andare via”?
Occhio alle opportunità di stage: non tutte le scuole/università ne offrono — informati su questo prima di firmare qualsiasi cosa.
Alternative: e se non fossi sicuro al 100%?
Nessuna vergogna a cambiare idea. La Nuova Zelanda ha pro e contro, così come Olanda, UK, Irlanda, Canada… Vale la pena guardarsi attorno: magari per motivi di budget, distanza, o semplicemente per capire meglio che tipo di esperienza vuoi davvero vivere.
Le storie vere: luci e ombre
Abbiamo sentito studenti entusiasti che giurano che “lì ti rimetti in gioco ogni giorno”. Ma ci sono anche quelli che, dopo qualche mese, hanno sentito la lontananza e il clima un po’ troppo selvaggio sulla pelle, e alla fine sono rientrati (e no, non c’è nulla di male: ogni viaggio insegna qualcosa, anche se non finisce come avevi immaginato).
Chi ci è rimasto racconta che sì, si diventa più indipendenti, ma nessuno ti regala niente. Forse è proprio questo il vero punto di forza.
Domande che riceviamo spesso
Come si ottiene il visto?
Serve la lettera di accettazione e dimostrare fondi sufficienti (sul sito della Nuova Zelanda c’è la lista aggiornata: meglio farsi qualche bookmark). L’assicurazione sanitaria è obbligatoria. Le pratiche sono lineari, ma serve attenzione ai dettagli.
Quanto spendo veramente?
Fatti due conti: fra rette, volo, vitto e alloggio il budget schizza in fretta. Siti delle università e calculatori online aiutano a farsi un’idea seria. Occhio agli extra: assicurazioni, spese per i visti, costo della vita nelle città più grandi.
Come si affronta la lontananza?
Te la dico sincera: non c’è una formula magica. Alcuni trovano famiglia tra i coinquilini o nel gruppo della palestra, altri sentono più di altri il peso della nostalgia. Restare in contatto con chi c’è a casa aiuta, ma cerca di non chiuderti: parlare con altri studenti internazionali ti apre più di una porta.
Se stai pensando alla Nuova Zelanda, ma non hai ancora le idee chiare (oppure ti sono venuti mille nuovi dubbi), è normale. Se vuoi parlarne con qualcuno che c’è passato, o anche solo avere materiale pratico senza sentirti pressato a “comprare subito”, qui da Studey trovi gente normale che ascolta — davvero. Scrivici quando vuoi: anche solo per raccontarci una paura che ti blocca.
Il vero viaggio, in fondo, inizia prima del biglietto aereo.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.