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Viaggio studio in Canada per studenti delle superiori

Scopri le realtà complesse del viaggio studio in Canada per studenti delle superiori, dalle opportunità alle sfide da affrontare prima di partire.

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Viaggio studio in Canada per studenti delle superiori: cosa sapere davvero prima di partire

Quando si parla di viaggio studio in Canada alle superiori, immagini spesso panorami spettacolari, scuole moderne e ragazzi da tutto il mondo che si stringono la mano. Ed è vero, il Canada offre tutto questo, ma la realtà — come spesso succede quando ci si allontana da casa — è di gran lunga più complessa e ricca di sfumature. Qui troverai una panoramica concreta — niente fumo negli occhi — di cosa significa davvero frequentare una high school in Canada partendo dall’Italia, quali sono gli ostacoli che potresti incontrare, e come prepararti al meglio per non trovarti spaesato. Ce la metteremo tutta per darti informazioni pratiche, mescolate alle esperienze vere di chi ci è già passato.


Canada: perché (sì, ma anche perché no)

Il Canada è famoso tra gli studenti italiani per essere sicuro, accogliente e all’avanguardia dal punto di vista educativo. C’è la possibilità reale di migliorare il proprio inglese… o di scoprire il francese, se scegli il Québec. Le scuole sono abituate ad accogliere ragazzi da ogni parte del mondo e ci sono sia percorsi pubblici che privati validissimi. Detto questo, ci sono alcuni aspetti che sarebbe da sapere prima di farsi prendere dall’entusiasmo:

  • La burocrazia è, diciamolo: impegnativa, soprattutto quando il viaggiatore è minorenne. Documenti, permessi, traduzioni: una giungla.
  • I costi non sono indifferenti. Oltre alle tasse scolastiche, aggiungi voli, assicurazione e diaria mensile per vitto e alloggio. Non basta fare due conti su un foglio.
  • Il clima è… un altro pianeta. L’inverno, in certe zone, è una cosa seria. Non inutile pensare: “Tanto sono solo temperature”.
  • Non è detto che l’esperienza all’estero sia giusta per tutti. Avere paura, avere nostalgia, sentirsi fuori posto, capita. Non c’è nulla di “scontato” o “sbagliato” in tutto questo.

Che tipi di programmi esistono?

La parola “viaggio studio” significa cose molto diverse. Vediamo i tre scenari principali:

  • Anno scolastico all’estero (o semestre)
    Frequenti una scuola canadese come uno studente del posto. Vivi con una famiglia o in residence. È l’esperienza più immersiva, richiede molta autonomia.
  • Scambio culturale di qualche mese
    Simile all’anno intero, ma più breve. In alcuni casi lo scambio coinvolge famiglie selezionate in Italia e in Canada: diventa anche uno scambio di responsabilità.
  • Corsi estivi di lingua (summer school)
    Meno impegnativi e più “leggeri”. Ottimi per chi vuole iniziare a capire che aria tira — però l’immersione, inutile girarci intorno, è incomparabile rispetto a un anno intero.

Cosa serve (e quando iniziare a pensarci)

Chi pensa che bastino due click e via è fuori strada. Ecco in concreto cosa serve per partire informati:

  • Passaporto valido. Pare ovvio, ma… mai dare nulla per scontato.
  • Permesso di studio.
    • Meno di sei mesi? Di base basta un visto turistico, ma ci possono essere eccezioni (alcuni programmi lo richiedono comunque).
    • Più di sei mesi? Serve il permesso di studio canadese. Può richiedere settimane o mesi.
  • Documenti scolastici tradotti in inglese o francese, con voti, pagelle, diplomi. Ogni scuola ha le sue esigenze: meglio informarsi per tempo.
  • Assicurazione sanitaria obbligatoria. Senza, si rischia grosso.
  • Dimostrazione dei fondi economici. Le autorità canadesi non scherzano: vogliono la certezza che puoi mantenerti.
  • Tempi di preparazione? Meglio muoversi almeno 6-8 mesi prima della partenza.

È normale sentirsi sopraffatti dai documenti. Nessuno nasce esperto: se vuoi un parere esterno senza vincoli, ci siamo.


Costi: quanto investire davvero

Le cifre ballano parecchio (e se qualcuno ti dà già ora numeri certi, diffida!). Possiamo però darti degli ordini di grandezza, perché anche noi all’inizio abbiamo sottovalutato qualcosa.

Voce di spesa Stima (CAD) Periodo
Tassa scolastica (pubblica) 10.000 - 15.000 annuale
Famiglia ospitante / Residence 800 - 1.200 mensile
Assicurazione sanitaria 600 - 1.000 annuale
Volo A/R variabile una tantum
Spese personali soggettive mensile/occasionale

In soldoni, è un’esperienza che va pianificata con attenzione e senza illusioni su “tutto incluso”.


A cosa fare attenzione (anche se non si dice spesso)

  • Lingua: lo shock c’è. Soprattutto se a casa hai sempre usato l’inglese scolastico. Primo mese duro, poi migliora, ma serve pazienza.
  • Il clima cambia la vita. Per molti, tre mesi di neve non sono banali. Scopri anche tu che esistono tipi di cappotti mai visti…
  • La solitudine può pesare. All’inizio sentirsi “fuori posto” o “trasparenti” tra i canadesi capita. Con il tempo, molti trovano il proprio gruppo, ma non succede in automatico.
  • Scegli bene l’intermediario o il partner. C’è chi promette garanzie che non esistono. Cerca chi ti dice anche i contro, non solo i pro.
  • Non sottovalutare la nostalgia. Se pensi che una videochiamata aiuti, è vero… ma a volte non basta. Ed è ok così.

Consigli pratici (da chi ci è passato)

  • Prepara i documenti il prima possibile. Sembra la solita raccomandazione, ma davvero fa la differenza tra partire sereni o vivere settimane di panico.
  • Chiarisciti gli obiettivi: vuoi solo migliorare l’inglese? Punti a un diploma? Esperienza immersiva o più “turistica”? Meglio capirlo subito.
  • Dai uno sguardo ai tuoi diritti/doveri in Canada. Può sembrare noioso, ma ti serve sapere, ad esempio, a chi rivolgerti in caso di problemi.
  • Cerca un punto di appoggio in loco. Se il programma prevede mentor, tutor o referenti locali, meglio. La differenza nei momenti di difficoltà si sente davvero.

Cosa dicono gli studenti

Marco, 17 anni, Ontario
“All’inizio ero quasi pentito, a scuola non capivo le battute, avevo sempre freddo, la famiglia ospitante era gentile ma io ero sempre in imbarazzo. Dopo qualche mese però ho iniziato a sentirmi più sicuro: ora ne farei almeno altri due! Se posso dare un consiglio: preparatevi all’idea di stare male i primi tempi — poi, spesso, migliora.”

Sara, 16 anni, Vancouver
“Ho fatto un mese d’estate. Mi piaceva l’idea di fare qualcosa di diverso, ma avevo una paura tremenda di restare sola. Invece la famiglia ospitante mi ha fatto sentire a casa e ho imparato più inglese lì che in un anno di liceo. Sento ancora la ragazza con cui dividevo la stanza!”

Entrambi sono d’accordo su un punto: la presenza di un mentor o di una persona di riferimento spesso fa la differenza. E parlarne con chi ci è passato prima tranquillizza più di cento brochure.


Domande che ci fanno (e che ti starai facendo anche tu)

Se sto meno di 6 mesi, serve davvero il permesso di studio?
Dipende dal tipo di programma, ma spesso basta un visto turistico. Se ti resta qualche dubbio, meglio chiedere che rischiare.

C’è un’età minima per partecipare?
Di solito si può partire dai 14 anni. Ma ogni scuola (e ogni famiglia ospitante) ha le sue regole.

Meglio scuola pubblica o privata?
Non c’è una risposta buona per tutti. Le pubbliche costano meno e sono più “genuine”, ma a volte sono più selettive. Le private danno più supporto, ma occhio al portafoglio.

Come sono selezionate le famiglie ospitanti?
Devono rispettare molti standard e fanno formazione, ma la sintonia non si può mettere a contratto. Va vissuta, senza troppe aspettative iniziali.

Si può lavorare durante l’anno scolastico in Canada?
Per chi è minorenne, in genere no. Gli studenti universitari hanno altre regole, alle superiori il focus resta la scuola.


Per chiudere: partire consapevoli, non perfetti

Andare in Canada alle superiori non è solo “fare un’esperienza”: è un salto fuori dalla comfort zone, con lati belli e momenti di fatica. Non è per tutti e non è un fallimento se si cambia idea. L’importante è partire informati, ascoltare i propri dubbi, confrontarsi e chiedere aiuto se serve.

Noi di Studey lavoriamo ogni giorno insieme a studenti e famiglie su queste piccole (e grandi) incognite, dalla lettura dei documenti ai preparativi pratici. Se hai bisogno di confrontarti, chiarire un passaggio o semplicemente sentire una voce “umana”, puoi scriverci quando vuoi, senza impegno e senza promesse impossibili.

La scelta più importante non è solo partire, ma farlo con la consapevolezza di cosa davvero si sta cercando. E qui, se vuoi, ci siamo davvero.

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