Studey

Viaggio studio con attività di volontariato sociale

Fare volontariato durante un viaggio studio può arricchire l'esperienza, ma è importante essere pronti ad affrontare diverse sfide e valutare attentamente la scelta.

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →
```html

Fare volontariato sociale durante un viaggio studio: tutto quello che avrei voluto sapere prima di partire

Quando pensi a un viaggio studio, probabilmente immagini solo lezioni in inglese, nuovi amici e gite fuori porta. Te lo dico da chi ci è passato: per molti, il passo in più è provare a fare volontariato durante l’esperienza all'estero. Non è obbligatorio, non serve per forza a "far curriculum" (anche se aiuta), ma a volte è l’opportunità che fa davvero la differenza — per te e per gli altri.

Però parliamone senza filtri: non è tutto rose e fiori, e bisogna andarci preparati. Ti racconto come funziona davvero, quali difficoltà aspettarti e come decidere se, quando e dove buttarti.

Cosa vuol dire davvero fare volontariato all’estero (mentre provi a studiare e sopravvivere…)

Volontariato sociale significa aiutare, concretamente, persone e comunità in difficoltà. Non è “fare i turisti” nella povertà, ma mettersi in gioco: puoi trovarti ad aiutare bambini, rifugiati, persone anziane o anche lavorare in progetti ambientali.

Nel Regno Unito, in Irlanda, negli USA, in Olanda (giusto per citare le mete più gettonate dagli studenti italiani), le occasioni ci sono. E di solito ti fanno uscire dalla tua comfort zone come poche altre esperienze. L’inglese migliora (di solito dopo i primi momenti di panico linguistico), e ti confronti con realtà e valori diversi dai tuoi.

Le difficoltà (quelle che tutti minimizzano, ma esistono davvero)

  • Tempo ed energia: Spesso già solo studiare è stressante. Aggiungere anche il volontariato può essere troppo, specialmente se il tuo corso è impegnativo. Il rischio di fare tutto male, ed esaurirsi, è dietro l’angolo.
  • Burocrazia e regole: In certi Paesi, anche solo fare volontariato richiede permessi, assicurazioni specifiche o documenti particolari. Serve informarsi con anticipo (davvero).
  • Progetti “farlocchi” o inutili: Non tutto il volontariato lascia il segno. Ci sono organizzazioni poco serie, attività organizzate male che ti fanno sentire più un ospite pagante che qualcuno che serve davvero. A volte ti chiedono anche soldi per partecipare.
  • Impatto emotivo: Può essere pesante, specie se lavori con persone che vivono situazioni difficili. Non è vergogna sentirsi spiazzati o chiedere aiuto.

Come capire se è la scelta giusta per te

  • Chiediti sinceramente perché vuoi fare volontariato: imparare la lingua è un’ottima motivazione, così come voler “restituire” qualcosa o semplicemente cercare un’esperienza diversa. Ma se lo fai solo per aggiungere una riga al CV, rischi di viverlo male.
  • Valuta il tempo a disposizione: Se hai orari di lezione fitti o esami pesanti, meglio preferire volontariato nei weekend o progetti brevi, e dire di no a esperienze troppo invasive.
  • Trova realtà affidabili: Non buttarti su offerte random viste su internet. Chiedi consiglio a chi c’è già passato, o a realtà (anche noi di Studey, se vuoi) che sanno indirizzarti senza farti perdere tempo o denaro.
  • Occhio ai costi e alla logistica: A volte servono piccoli contributi, altre esperienze sono (giustamente) gratuite. Calcola bene alloggio, trasporti, assicurazioni, e non partire mai senza sapere queste cose.

Cosa dicono davvero gli studenti che ci sono passati

Quando parliamo con chi ha provato questa formula, le storie sono spesso piene di “avrei voluto saperlo prima…”

  • C’è chi si è trovato in un progetto fantastico, ma ha faticato a incastrare orari delle lezioni e volontariato.
  • Altri si sono sentiti poco utili, soprattutto quando il progetto era organizzato male o pensato solo per studenti internazionali di passaggio.
  • In molti sottolineano: parlate prima con chi già ha fatto quella esperienza. Bastano cinque minuti, ma fanno la differenza.

Piccola riflessione onesta

Volontariato e studio all’estero è un combo potentissimo — ma va scelto, non subìto. Se non te la senti, se senti che sarebbe “troppo”, non c’è nulla di male. Non è una corsa a chi fa di più. Ognuno ha i suoi tempi, e magari puoi rimandare a un momento più giusto (o iniziare da realtà più piccole, anche vicino casa).

Vuoi parlarne con qualcuno che ci è già passato?

Noi di Studey non abbiamo formule magiche, ma ascoltiamo davvero chi è curioso, indeciso, o semplicemente ha bisogno di capire da dove partire. Se vuoi discuterne — anche solo per sciogliere un paio di dubbi su burocrazia, logistica, opportunità reali — ci siamo. Senza pressioni.

In fondo, non c’è una “strada giusta” per tutti. C’è quella più adatta a te, e basta.

```

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.