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Corsi di preparazione TOEFL per studenti italiani

Prepararsi al TOEFL è fondamentale per chi sogna di studiare all'estero. Scopri come scegliere il corso giusto e affrontare il test con successo.

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Corsi di preparazione TOEFL per studenti italiani: cosa è davvero utile sapere

Quando pensi a studiare all’estero, molto probabilmente ti ritrovi a fare i conti con il famigerato TOEFL. Non è solo una sigla da aggiungere alla lista di cose da fare: è uno scoglio vero, spesso richiesto se vuoi frequentare una università in paesi come Stati Uniti, Canada o Australia.

Ma cosa vuol dire davvero “prepararsi” al TOEFL se parti dall’Italia? E come scegliere tra le mille opzioni di corsi – e le mille promesse? Qui provo a raccontarti quello che avrei voluto leggere anni fa, quando anche io ero alle prese con ansie, tentativi a vuoto e inglese scolastico che sembrava sempre inadeguato.


Il TOEFL: perché serve davvero prepararsi

Dimentica l’idea che “tanto con l’inglese me la cavo”. Il TOEFL non ti chiede se sai ordinare un caffè. Ti mette davanti testi lunghi, ascolti pieni di dettagli, domande che vanno dritte al punto, e – soprattutto – quattro sezioni (reading, listening, speaking, writing) fatte apposta per vedere se sapresti seguire lezioni universitarie, fare presentazioni, partecipare a discussioni.

È facile sentirsi presi dal panico, specie se l’idea di parlare davanti a un microfono ti mette già ansia in italiano. E la verità è che saltare la preparazione, oppure farla “tanto per”, spesso significa dover rifare il test: quindi tempo e soldi buttati. Non è colpa tua: in Italia la scuola non prepara quasi mai su questo format, ed è facile sottovalutare cosa davvero serve.


Che corsi di preparazione esistono – e come orientarsi

Quasi ogni città italiana offre corsi TOEFL frontalmente, nei centri linguistici. Il vantaggio è che hai davanti una persona vera, spesso madrelingua o super esperta, che ti imposta un programma e ti tiene d’occhio. Il contro sta nei costi, che sono di solito più alti, e negli orari non sempre flessibili, specialmente se hai scuola o lavoro.

Se invece hai bisogno di autonomia (o vivi dove fare 20km per ogni lezione è un incubo), ci sono tantissimi corsi online. Qui, però, il rischio è finire su piattaforme “generiche”, con esercizi di dieci anni fa. Meglio affidarsi a chi ti garantisce feedback vero, non automatico; simulazioni complete che riproducano lo stesso stress da cronometro che avrai al test.

Il consiglio sincero? Non fissarti sul “corso più famoso” o “quello che costa di meno”. Scegli in base a come studi meglio tu e – soprattutto – chiedi sempre una lezione di prova o qualche testimonianza reale. Sì, anche se ti sembra di perdere tempo: tra fare il test una volta sola e rifarlo sei mesi dopo, la differenza è enorme.


Come scegliere il corso “giusto” per te

Non esiste il corso perfetto per tutti, ma alcune cose non dovrebbero mancare:

  • Docenti preparati sul TOEFL, non solo sull’inglese (e, se puoi, cerca chi ha già aiutato studenti italiani: a volte basta una domanda pratica per svoltare)
  • Materiali recenti e conformi al test: il TOEFL cambia spesso formato, non accontentarti di prove vecchie
  • Esercizi di speaking e writing con feedback personalizzato: solo così capisci davvero dove sbagli
  • Simulazioni complete, a tempo: abituarsi alla pressione fa veramente la differenza
  • Un po’ di supporto pratico sulle iscrizioni, le date e la compilazione dei moduli: piccole cose, ma spessissimo ci si incarta qui

Fai attenzione anche a non sopravvalutare il tuo livello: capita a tanti di partire carichissimi e poi scoprire, magari alla prima simulazione, che serve più tempo di quello previsto.


Le difficoltà concrete: quelle che non ti dicono quasi mai

Se chiedi in giro, quasi tutti ti parleranno di “strategia”, di “maximizzare il punteggio”. Ma la verità è che i problemi veri sono più terra-terra:

  • La gestione dei tempi è la prima cosa che mette in crisi (soprattutto nella reading, dove 3 minuti in più fanno la differenza)
  • Speaking: sembra facile in teoria, ma registrare risposte e dover rispondere in 45 secondi a domande complesse ti fa bloccare, anche se hai una buona pronuncia
  • Writing: scrivere bene in inglese accademico non è come fare un tema
  • Subdolo, ma vero: molti non sanno come funzionano le domande multiple o perdono punti su dettagli stupidi tipo la formattazione della risposta

Non è questione di “intelligenza”: spesso basta un paio di dritte pratiche e tanta simulazione. Ma questo nessuno te lo dice quando ti vendono un corso.


Alternative e piccoli consigli pratici

Non sempre serve iscriversi al corso più costoso. Alcuni ti funzionano meglio di altri, e magari certi tuoi amici imparano in gruppo, tu no. Quello che abbiamo visto funzionare davvero:

  • Mix di corso e studio autonomo (se sei disciplinato, puoi fare tanto usando i materiali ufficiali ETS: scaricali gratis e fanne pratica ogni settimana)
  • Gruppi studio (anche online!): parlare con altri che stanno preparando il test ti aiuta non solo nello speaking, ma anche a sdrammatizzare la pressione
  • Simulazioni periodiche: non basta “ripassare”, almeno tre full test completati aiutano ad arrivare al giorno del test già abituati allo stress
  • Chiedi a chi ci è già passato: chi ha già fatto il test ha sempre un consiglio spicciolo che non trovi nei manuali

E, sì, considera anche le alternative. Forse il TOEFL non è il solo test che puoi fare: IELTS e altri sono riconosciuti da tante università, e ognuno ha pro e contro (magari sei più a tuo agio con l’uno che con l’altro).


Serve davvero il TOEFL? E se no?

Lo ripetiamo spesso – perché è vero: il TOEFL è richiesto da molte università, ma non sempre è l’unica possibilità. Prima di lanciarti, ed eventualmente spendere soldi in test e corsi, dedica dieci minuti a verificare quali certificazioni accetta l’università a cui vuoi applicare.
Magari puoi fare uno degli altri test accettati, magari ti serve solo un livello base, e non un punteggio altissimo. Non dare nulla per scontato e, se ti mandano in tilt le spiegazioni in inglese sui siti delle università, chiedi a chi ci è passato. Meglio una domanda ora che una sorpresa a luglio.


In sintesi: cosa puoi fare da subito

  • Non farti prendere dal panico se non capisci tutto al primo tentativo: è normale
  • Verifica i requisiti precisi dell’università/orientati sul giusto test
  • Cerca corsi che ti diano simulazioni reali, feedback su speaking e writing, e sostegno lato pratico (iscrizione, scadenze, ecc)
  • Dai tempo alla preparazione: 2-3 mesi è un realismo, specialmente se parti da livello intermedio
  • Non trascurare la pratica orale: spesso ci si concentra troppo sul reading/listening e ci si accorge tardi che lo speaking è la vera bestia nera

E ricorda: molto meglio arrivare al test con una simulazione “brutta” alle spalle ma senza ansia che andare alla cieca.


Dubbi frequenti (e risposte oneste)

Quanto tempo serve per prepararsi da livello intermedio?
Mediamente 8-12 settimane di studio continuo, con momenti di up & down. È acqua passata per chi si mette con metodo, può essere più lungo se vai a singhiozzo.

Posso davvero prepararmi senza corso?
Possibile sì, ma soprattutto writing e speaking richiedono feedback: almeno trovati un partner di scambio o chiedi assessment online.

TOEFL o IELTS: cambia molto?
Dipende. Cambia la struttura e “lo stile” del test. Alcuni si trovano meglio in uno, altri nell’altro. Se puoi, prova sample test di entrambi prima di decidere.

Il punteggio richiesto è sempre lo stesso?
No: cambia tutto in base a università, facoltà, e anche livello (undergraduate o master, ad esempio). Meglio doppio check sempre, anche sulle singole sezioni.


Non c’è una bacchetta magica per il TOEFL, e nessuno – nemmeno noi – può garantirti un esito perfetto. Quello che possiamo dire, con la massima onestà, è che con la giusta organizzazione, qualche dritta pratica e la voglia di chiedere aiuto (anche quando sembra stupido), il salto è fattibile per tutti. Non serve essere “madrelingua mancato”, basta fare le cose con metodo e senza troppe illusioni.

E se vuoi una mano vera, un consiglio spiccio o solo capire da dove partire senza buttare settimane, ci siamo. Sul serio. Nessuna formula magica: solo la voce di chi ci è passato prima di te.

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