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Corsi di inglese per studenti STEM: programmi dedicati

Studiare l'inglese tecnico è fondamentale per affrontare corsi STEM all'estero. Investire in corsi specifici può ridurre ansia e migliorare il rendimento.

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Corsi di inglese per studenti STEM: cosa significa davvero “essere pronti”?

Se stai pensando di studiare all’estero in un ambito STEM, probabilmente ti sei già sentito ripetere mille volte che “devi sapere bene l’inglese”. Lo sappiamo, è un consiglio che ormai suona quasi banale. Ma una cosa la vogliamo dire subito: una buona base di inglese “generico” spesso non basta davvero, soprattutto quando ci si trova davanti a lezioni fitte di termini tecnici, report da scrivere, o semplicemente il primo laboratorio in cui tutti danno per scontato che tu conosca un certo linguaggio. Non c’è da avere paura — succede praticamente a tutti — ma meglio saperlo prima che trovarsi spiazzati.

Perché esistono corsi di inglese specifici per STEM?

L’inglese tecnico e scientifico è tutt’altra storia rispetto a quello che si studia alle superiori o in un corso standard. Le parole cambiano (e a volte anche i significati…), il ritmo delle lezioni si fa più frenetico, e spesso i docenti — anche senza volerlo — danno per acquisiti una valanga di concetti e termini. Vi raccontiamo quello che avremmo voluto sapere noi ai tempi:

A cosa servono davvero questi corsi?
  • Entrare in confidenza con la terminologia tipica di scienze, tecnologia, ingegneria e matematica (e credeteci, non si tratta solo di tradurre i nomi delle materie ma di capire davvero di cosa si sta parlando).
  • Allenarsi su situazione reali: presentare i propri dati a voce, scrivere un report scientifico, capire quello che dicono in laboratorio o durante un seminario.
  • Imparare “il ritmo” delle spiegazioni e delle domande accademiche, che spesso sanno essere molto dirette.

Soprattutto: allenarsi a reggere la fatica dell’errore. Perché è normalissimo confondersi, bloccarsi, chiedere di ripetere. E se non si spacca la paura all’inizio, rischia di diventare un problema più grande in seguito.

Che tipo di corsi esistono, nei fatti?

Quello che ci raccontano spesso i ragazzi e le ragazze che seguiamo è che la scelta non è affatto banale. Alcuni programmi pensano davvero alle esigenze di chi fa STEM, altri purtroppo sono più “etichetta” che sostanza. Noi consigliamo di tener d’occhio queste tipologie:

  • Corsi intensivi pre-partenza: brevi ma intensi, servono per “scaldare i motori” prima dell’inizio delle lezioni. Ottimi per prendere fiducia e sistemare le basi.
  • Moduli “English for STEM/Science/Technology”: di solito li trovi inseriti dentro programmi più ampi, spesso gestiti direttamente dalle università.
  • Workshop pratici: si scrive un report, si simula una presentazione, si lavora in gruppo. Non risolvono tutto, ma fanno la differenza.
  • Corsi online e ibridi: perfetti se vuoi prepararti mentre sei ancora in Italia. Ce ne sono alcuni molto validi, con feedback personalizzato.

Molte università (soprattutto in UK) propongono percorsi chiamati foundation o pathway, che affiancano studio della lingua e delle materie scientifiche. Alcuni sono una vera mano santa, altri meno: va valutato caso per caso.

Le difficoltà vere: quali sono e come affrontarle

Abbiamo visto decine di studenti bravissimi “impallarsi” sulla lettura di articoli o sulla scrittura di un semplice laboratorio. Di solito, i problemi più grossi sono:

  • Dizionario tecnico molto diverso dall’italiano (qualcosa si traduce verbalmente, ma molte cose no)
  • Ritmo delle spiegazioni alto, con poca voglia/capacità di “rallentare” da parte dei docenti
  • Scrittura molto più schematica e sintetica rispetto a quella a cui siamo abituati in Italia
  • L’ansia (spesso sottovalutata) di sbagliare e sembrare “sciocchi” davanti agli altri

Non c’è bacchetta magica: un buon corso aiuta parecchio, ma serve anche costanza, esercitarsi davvero (fuori dai compitini del corso) e chiedere aiuto senza vergogna. Noi consigliamo sempre di partire presto, e di prevedere momenti di confronto diretto con chi ci è già passato.

Casi (molto) veri: le storie che ci raccontano i nostri studenti

Vi facciamo un piccolo esempio: Marta, che studia Engineering, era partita convinta che il suo livello C1 sarebbe bastato. In realtà si è trovata in difficoltà con report tecnici e presentazioni, soprattutto sotto pressione. S’è resa conto che ciò che manca spesso non è la grammatica, ma la sicurezza su come strutturare un discorso o discutere dati in modo chiaro e sintetico.

Al contrario, Fabio ha seguito un corso “English for Scientists” prima di partire. “Mi sentivo un po’ tontolone all’inizio”, ci dice. “Ma saper già come impostare una presentazione e conoscere la differenza tra un abstract ben fatto e uno confuso mi ha salvato la faccia al primo esame.”

La morale? Investire tempo (prima o anche durante il percorso) su corsi specifici non è una spesa “superflua”: ti può davvero risparmiare fatica, ansia e—cosa meno ovvia—tempo buttato via.

Ok, ma che corso scelgo? E a cosa devo stare attento?

Non tutti i corsi sono uguali. Ecco alcune dritte, senza troppi giri di parole:

  • Scegli corsi pensati realmente per STEM, non quelli “per tutti”. Un’ora passata a spiegare “come prenotare in hotel” non serve a molto, onestamente.
  • Occhio alle proposte troppo generiche o ai prezzi fuori mercato: se ti promettono risultati miracolosi in 10 giorni, è marketing puro.
  • Meglio se gli insegnanti hanno esperienza reale con studenti STEM. Vale la pena chiedere!
  • I corsi migliori danno feedback personalizzato: peer review, mentoring, correzioni dettagliate. Le lezioni frontali, da sole, spesso servono a poco.
  • Verifica sempre che il corso sia compatibile con i tuoi orari e col tuo percorso di studi, e non avere paura di fare domande “banali”: chiarire subito è meglio che ritrovarsi spaesati.

Un avviso sincero: prezzi, durate e offerte cambiano in continuazione. Prima di fissarti su una scuola o un programma, parliamone insieme: in Studey ti aiutiamo a fare un confronto vero.

Cosa possiamo fare noi con te

Studey non è una scuola di lingua, ma siamo passati per queste difficoltà in prima persona e sappiamo quanto sia importante scegliere la strada giusta. Concretamente ti aiutiamo a:

  • Revisionare pagelle e documenti per application (non sei mai solo/a con la burocrazia!).
  • Scrivere personal statement davvero focalizzati sul mondo STEM, senza frasi fatte.
  • Orientarti verso i corsi di inglese specialistici più adatti alle TUE mete, aggiornanoti su offerte reali e prezzi veri (che cambiano spesso).
  • Farti parlare con ex-studenti che hanno già risolto problemi simili ai tuoi (e che ti dicono le cose come stanno, senza “trucchetti”).

Domande comuni (e oneste) che ci fanno spesso

Davvero il corso di inglese specialistico fa così tanta differenza?
Per l’esperienza nostra e dei nostri studenti, sì. La differenza spesso sta nei dettagli: capire la domanda di un professore al volo, presentare un progetto in modo chiaro, non perdere ore a interpretare slide e laboratori.

Riesco a studiare “l’inglese tecnico” da solo?
Si può iniziare, certo. Ma senza confronto e correzioni è facile accumulare errori che poi sono duri a togliere, soprattutto quando la pressione sale.

Quanti mesi prima devo iniziare?
Meglio iniziare appena si decide di partire. Nessuno si è mai pentito di aver cominciato presto — il rischio è solo avere meno ansia in primavera!

Studey offre corsi propri?
No. Non facciamo corsi “nostri” ma ti aiutiamo a scegliere tra quelli che conosciamo, mettendoti in contatto con altri studenti che li hanno già frequentati. Siamo con te, se serve, anche dopo che hai deciso.


Se sei in dubbio, non sentirti strano: come vedi, l’incertezza fa parte del gioco. Se vuoi raccontarci il tuo profilo o fare due chiacchiere informali prima di scegliere, scrivici. Chi ti risponde è sempre passato da lì, e magari ti può dare questo piccolo consiglio o una dritta pratica che sui siti delle scuole, semplicemente, non trovi.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.