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Corsi di inglese per studenti di scuole di scienze politiche

Studiare scienze politiche richiede un inglese accademico solido, non basta una certificazione. Scegli il corso giusto per prepararti efficacemente.

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Corsi di inglese per studenti di scienze politiche: cosa sapere sul serio

Se stai pensando di studiare scienze politiche all’estero, sicuramente avrai sentito almeno una volta la frase “basta imparare l’inglese”. Purtroppo (o per fortuna!) non è proprio così semplice. Se l’idea di seguire lezioni su teorie politiche, diritto internazionale o analisi delle relazioni tra nazioni ti entusiasma, sappi che la preparazione linguistica è una delle chiavi di tutto il percorso. E no, non parliamo solo della “grammatica scolastica” che si fa alle superiori.

Inglese: conta solo il livello?

Molti pensano che basti raggiungere il punteggio nell’IELTS o superare un esame per essere pronti. Però la realtà, raccontata (a volte anche a denti stretti) da chi ci è passato prima, è che serve molto di più. L’inglese accademico – ma soprattutto quello che serve nella vita vera all’università – è tutta un’altra storia.

Non ti serve solo “capire” o “farti capire”: dovrai leggere articoli lunghissimi pieni di termini tecnici, scrivere saggi in cui ogni parola pesa, dibattere davanti a professori e studenti da tutto il mondo. L’ansia da “starò dicendo fesserie?” è dietro l’angolo, ma la buona notizia è che esistono corsi e percorsi fatti apposta per chi come te vuole riuscire anche senza essere madrelingua.

Che corso di inglese scegliere se vuoi fare scienze politiche?

Non esiste una soluzione magica, però qualche consiglio pratico sì:

  • Inglese accademico: Cerca corsi che ti insegnino davvero a scrivere saggi, strutturare argomentazioni, affrontare esami scritti (e presentazioni orali), con esercitazioni su testi politici o sociologici. Ce ne sono molti online e in presenza, alcuni anche pensati per gli aspiranti studenti universitari.
  • Certificazioni: Soprattutto IELTS o TOEFL – servono quasi sempre come “carta d’ingresso” alle università straniere. Spoiler: allenati anche nello speaking e listening, non solo nella grammatica!
  • Corsi con focus internazionale e politico: Alcune scuole propongono moduli con simulazioni di dibattiti o esercitazioni su casi concreti (tipo model UN o public speaking). Meglio di tanti esercizi di traduzione.
  • Summer school o corsi intensivi pre-universitari: Se hai poco tempo prima di partire, possono aiutarti a entrare in modalità “università” e prendere subito il ritmo giusto.
  • Supporto continuo: Ti sembrerà strano, ma non è finita dopo l’application. Vale la pena cercare (e chiedere!) servizi di tutoring, corsi di perfezionamento o sportelli di scrittura anche dopo l’ammissione.

Dove vanno storte le cose? (E come evitarlo)

Molti si concentrano troppo sui numeri delle certificazioni e troppo poco sull’apprendimento vero. Succede spesso che, se il corso di inglese è troppo generico (o troppo distante dagli argomenti delle scienze politiche), durante le prime settimane di università ci si trova in apnea. I professori parlano veloce, volano citazioni e riferimenti culturali…e ci si sente sempre “indietro”.

Un’altra difficoltà di cui si parla poco è l’adattamento culturale: anche l’inglese migliore del mondo sembra inutile se ti trovi in una stanza dove tutti discutono con sicurezza di campagne elettorali o diplomazia internazionale (e magari ti sembra di capirci poco).

Storie vere

Marco, per esempio, è partito per un master a Londra dopo aver fatto un summer course di “Academic English for Political Science”. Mi ha raccontato che senza quelle settimane di esercizi su policy brief, paper e simulazioni di negoziato, si sarebbe sentito completamente spaesato. Sara, invece, ha scelto di prendersi un anno sabbatico per frequentare un corso full-immersion e alla fine è riuscita a ottenere proprio il punteggio IELTS che le serviva per iscriversi in Olanda.

Nessuno dei due ha detto che è stato facile o privo di ansie. Ma entrambi hanno capito (a volte al secondo o terzo tentativo!) quanto conti scegliere il corso giusto PRIMA di partire.

Non esiste una sola strada

Non sempre la scelta migliore è partire subito con la laurea in inglese a tutti i costi. Qualcuno trova molto utile fare prima un corso di preparazione linguistica o anche una foundation year (specie se l’inglese non è ancora “automatica”). Altri preferiscono destinazioni un po’ meno “famosone” dove magari c’è più supporto per i ragazzi italiani o per chi viene da altri sistemi scolastici.

Quello che studey fa (davvero): se vuoi farti un’idea, ti aiutiamo a capire cosa ti manca, a scegliere i corsi più mirati e – soprattutto – ti mettiamo in contatto con ex-studenti che hanno avuto dubbi simili ai tuoi. Perché lo sappiamo: nessuno parte tranquillo al 100%.

Domande vere, risposte sincere

Domanda Risposta
Serve per forza il C1? Dipende dalla destinazione e dalla facoltà, ma per le scienze politiche spesso serve un B2 alto (o meglio ancora C1) – soprattutto se vuoi sentirti davvero a tuo agio. Però attenzione: il livello “ufficiale” dell’attestato non sempre riflette la capacità di scrivere paper o discutere in gruppo. Meglio testarsi davvero.
Quanti mesi prima bisogna iniziare a prepararsi? Se sei “già sul pezzo” con l’inglese, 2-3 mesi intensivi potrebbero bastare per ottenere la certificazione. Ma per sentirsi davvero sicuri e non arrivare in ansia, meglio iniziare prima e cercare esercizi/simulation il più possibile “simili” a quelli che ti troverai all’università.
Si può migliorare anche una volta iniziato il corso? Sì, nessuno arriva “perfetto”. Però, sinceramente: è dura. La mole di studio è tanta e il rischio è di rincorrere sempre. Molto meglio arrivare già pronti almeno sulle basi che userai ogni settimana (scrivere essay, leggere articoli, parlare in pubblico).
Com’è la differenza tra studiare in inglese e in italiano? Più grande di quanto si pensa. Cambiano i testi, il modo di ragionare, gli esami (scritti e orali), anche l’approccio ai gruppi di studio e alle presentazioni. Un bel cambiamento, ma non impossibile se ci si prepara con il giusto metodo.
Studey ti può aiutare con la scelta del corso di inglese? Ti aiutiamo volentieri a capire le alternative, valutare obiettivi e punti deboli, confrontarci insieme sugli step. Non sempre c’è una ricetta semplice, ma almeno non parti da solo.

In conclusione: fermati un attimo. Meglio scegliere il percorso (e il corso di inglese) più adatto a te invece di precipitarsi. Se hai dubbi, domande o paure “banali”, non sei l’unico – anzi. Siamo qui proprio per parlarne senza giudizi, che tu sia già deciso o ancora super confuso.

Scrivici quando vuoi, anche solo per capire da dove iniziare. Nessuna fretta, nessuna pressione. Solo un confronto vero.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.