Corsi di inglese per studenti di scuole di moda: cosa sapere davvero prima di partire
Quando sogni di studiare moda all’estero, ti immagini laboratori pieni di tessuti colorati, scene da film nelle capitali del fashion e quella sensazione elettrizzante di entrare finalmente “nel giro”. Tutto bellissimo, certo. Ma spesso si sottovaluta un dettaglio da non poco: l’inglese (o la lingua del paese di destinazione). Sì, anche se pensi di cavartela. Per molti, è stato — ed è — il primo vero scoglio da non ignorare. Qui mettiamo un po’ della nostra esperienza e vediamo come affrontare la questione dei corsi di inglese pensati per chi vuole fare moda… senza trovarsi bloccati alla prima lezione.
Perché non basta “l’inglese scolastico” (soprattutto nella moda)
Dire “so l’inglese” spesso significa “me la cavo in vacanza”. Ma quando hai davanti una lezione su filati sperimentali, o devi spiegare la tua collezione a qualcuno che ha una cultura diversa dalla tua, il famoso "inglese base" non basta davvero. In più:
- Il linguaggio della moda ha i suoi termini, le sue sfumature, le sue “parole chiave” che spesso non si imparano a scuola.
- Devi leggere testi tecnici, seguire talk, rispondere a mail magari di potenziali clienti… e non si tratta di “Did you like the weather?”
- La maggior parte delle università e delle aziende internazionali chiede una certificazione seria: IELTS, TOEFL, Cambridge… e non sono passeggiate.
E poi c'è il lato umano: fare amicizia fuori dalle lezioni, spiegare le tue idee senza sentirti a disagio, capire (e farti capire) nei momenti che contano. Lo diciamo senza allarmismi: serve prepararsi davvero, senza inseguire corsi magici che promettono “fluency in 2 settimane”.
Che corsi puoi scegliere? Cosa cambia davvero tra uno e l’altro?
Qui la scelta è quasi imbarazzante (e, sì, capire cosa sia adatto a TE non è per niente facile). Ecco un piccolo giro di orizzonti, con pro e contro:
1. Corsi intensivi di inglese generale
Se parti un po’ indietro (magari il tuo inglese si è fermato alle superiori), è un punto di partenza sensato. Attenzione però: lavorano sulla base, quindi se cerchi inglese da “passerella”, rischiano di essere troppo generici.
2. Corsi specifici per fashion
Qui si va dritti al cuore della questione: si imparano i termini di moda, le espressioni che trovi nei comunicati stampa, nelle review, nei brief di progetto. Sono corsi più “settoriali”: ottimi se hai già una buona base e vuoi essere credibile nel mondo fashion.
3. Preparazione a certificazioni
Chiunque sia già nel giro degli application lo sa: senza una carta che dica che il tuo inglese “va bene”, molte università non accettano la domanda. Ci sono corsi mirati solo a quello: intensivi, molto pratici, meno “creativi” forse — ma spesso indispensabili.
4. Lezioni private (online o di persona)
Magari hai orari strani, lavori già in uno studio, oppure vuoi personalizzare tutto: un/a teacher privato/a (specie se specializzato in linguaggio moda) può essere una scelta strategica. Spesso si paga un po’ di più, ma si va dritti al punto.
5. Study & Work Programs
Alcune scuole (ma attenzione: non tutte sono serie) offrono pacchetti dove segui un corso, poi ti fanno fare uno stage o work placement in ambito moda. Funziona? Può essere un ottimo ponte verso il settore, ma serve controllare bene che lo stage sia vero e non solo “giardinaggio in magazzino”.
Come scegliere senza sbagliare (e senza buttare soldi)
Nessuna soluzione magica: molto dipende dal tuo punto di partenza, dal budget, dal tempo che hai e da che tipo di persona sei. Però due dritte sentiamo di dartene, dopo centinaia di storie raccolte:
- Chiedi sempre info chiare su livello iniziale, durata, costi e programmi. Sembra banale, ma tanti corsi cambiano formato da un anno all’altro — e i prezzi non sempre sono trasparenti.
- Parla coi docenti o chi ha già seguito il corso, non solo con chi “vende” il pacchetto.
- Prima di scegliere, pensa se vuoi un corso generico (per sbloccare l’inglese base) o uno ultra-specifico per la moda. Uno non esclude l’altro, spesso servono entrambi, magari in momenti diversi.
- Valuta sempre la realtà del supporto: alcune scuole offrono coaching, revisioni di presentazione, aiuto con documenti… altre ti lasciano un po’ a te stesso/a.
- Per chi parte da zero, può servire prima un “ciclo di base”, poi — solo dopo — un corso tecnico. Bruciare le tappe, spesso, porta solo frustrazione.
Le difficoltà vere (quelle che nessuno ti racconta nello spot)
Più di qualcuno, partito pieno di entusiasmo, si è schiantato proprio sulla lingua. I problemi veri? Li raccontiamo così, senza filtri:
- Ansia da prestazione: parlare in pubblico, in un ambiente internazionale, mette pressione. È normalissimo bloccarsi, specie all’inizio.
- Corsi troppo teorici o poco pratici: a volte sembra di non avanzare. Se senti che stai perdendo tempo, ascolta il campanello d’allarme.
- Gap tecnico: avere ottime idee ma non saperle spiegare (o capire una critica) può creare momenti di frustrazione / solitudine.
- Soldi buttati: corsi costosi che ti lasciano con un inglese ancora da pollice verde.
Opinioni dal fronte – due storie vere
Marta, Milano, 21 anni
“Pensavo di avere un inglese decente. Il primo giorno a Londra, alla lezione di textiles, non capivo metà delle parole. Ho perso tempo coi corsi generici, poi finalmente mi sono fatta consigliare un percorso fatto apposta per moda: lì è cambiato tutto. E, sì, ci ho messo mesi, non settimane, ma mi sono sbloccata.”
Giorgio, Napoli, 23 anni
“Ho rischiato di mollare perché mi sentivo inadeguato rispetto agli altri. Il corso online di inglese per fashion è stato utile, ma la differenza l’ha fatta il supporto personalizzato: revisione portfolio, mock-interview, consigli su come rispondere davvero agli assignment. Da solo, non ce l’avrei fatta.”
FAQ — Le domande che ci sentiamo fare più spesso
- A che livello devo essere per essere ammesso a un corso di moda all’estero?
- Quasi sempre almeno B1-B2 (intermedio); ogni università però fa storia a sé, quindi meglio controllare sulle pagine ufficiali.
- Vale la pena fare corsi online o è meglio andare di persona?
- Dipende da te: l’online spesso è più accessibile, ma sul posto impari anche fuori dalle lezioni (che, per molti, fa la differenza).
- Quanto costano questi corsi?
- Tantissimo, oppure “abbastanza”: la forchetta va da 500 a oltre 3000 euro (nei paesi anglofoni anche di più). Meglio confrontare e chiedere un aiuto per non farsi fregare.
- Posso fare corsi d’inglese PRIMA di iniziare la scuola di moda?
- Assolutamente sì, anzi per tanti è la soluzione migliore: arrivi preparato, meno ansioso e ti godi molto di più i primi mesi.
Dire la verità: l’investimento non è solo economico, ma di tempo e motivazione
Studiare inglese per la moda non è una formalità, è qualcosa che — lo diciamo spesso — può fare la differenza tra una partenza frustrante e una bella esperienza formativa (e umana). Nessuno qui ti promette miracoli: quello che possiamo darti sono consigli che derivano da chi “ci è passato”, e un punto di vista reale se vuoi evitare errori classici.
Se non sai da dove cominciare, puoi scriverci senza impegno — a volte basta uno scambio per chiarire le idee. E se vuoi, possiamo anche fare una revisione gratuita del tuo livello linguistico o aiutarti a comparare qualche scuola/mondo corso. Non siamo una “macchina”, ci mettiamo nome e faccia. Parti preparato: la moda è anche lingua, e sentirsi sicuri aiuta a diventare davvero chi vuoi essere, qui e ovunque.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.