Corsi di Inglese per Studenti di Scuole di Comunicazione: Una Guida Pratica
Perché vale davvero la pena lavorare sull’inglese (soprattutto se studi comunicazione)
Mettiamola così: puoi essere un talento nella scrittura, nel public speaking o nella strategia social… ma se vuoi farlo fuori dall’Italia serve una certa confidenza con l’inglese. Non solo per superare dei test – che già mette ansia di suo – ma anche per cavartela in classe, lavorare in gruppo, magari fare uno stage o anche scambiare due parole senza “bloccarti” davanti a un prof madrelingua.
L’inglese è ormai il pane quotidiano nei media, nel marketing, nelle relazioni pubbliche. E no, non basta “un buon livello scolastico”. Soprattutto se sogni di frequentare l’università (o un master!) in UK, Irlanda, Stati Uniti, Canada, Australia… Ti servirà almeno un certificato ufficiale (spesso IELTS o TOEFL), e magari anche un inglese davvero usabile, non solo “da esame”.
Ma quali corsi esistono davvero? E quale scegliere?
Spoiler: non c’è il corso perfetto “universale”. Dipende tanto da dove parti tu e da dove vuoi arrivare. Fatti le domande giuste!
Ecco una panoramica, detta semplice:
- Corsi base
Se l’idea di scrivere una mail in inglese ti mette in ansia, inizia da qui. Niente di male, anzi: meglio consolidare le basi che lanciarsi e poi bloccarsi a metà. - Corsi avanzati
Quando l’inglese lo “mastichi” già, questi corsi ti aiutano a limare accenti, strutture complesse, presentazioni orali e discussioni (tutte cose che si usano ogni giorno in un corso di comunicazione serio, te l’assicuro). - Preparazione agli esami (IELTS, TOEFL, ecc.)
Spesso necessari per l’ammissione. Non sono sempre facili “alla prima”: meglio allenarsi su esercizi veri, simulazioni, consigli su come gestire la pressione e il tempo. - Corsi specifici per la comunicazione/media
Sono corsi in cui ti fai le ossa su scrittura, public speaking, media relations... direttamente in inglese e con esempi reali. C’è poi chi offre moduli su digital storytelling, social media in inglese, ecc. Non dappertutto esistono, ma se li trovi sono oro.
Dove andare? Cosa cambia davvero tra le destinazioni
Diciamolo chiaro: la scelta “migliore” esiste solo per te. Nessun Paese è perfetto per tutti. Però, qualche costante c’è – anche nelle fatiche!
- Regno Unito:
Tantissime scuole e università, abituate a studenti internazionali. Più vicino a casa, sì, ma spesso la burocrazia può essere pesantuccia, soprattutto post-Brexit. - Irlanda:
Più piccola, atmosfera calda (e un accento che all’inizio può spiazzare!). Spesso c’è possibilità di lavorare part-time durante il corso. Un punto a favore se vuoi fare esperienza pratica. - USA:
Ampia scelta, mega città, culture diverse. Ma il costo può essere alto e le procedure di visto non sono sempre immediate. - Canada:
Accogliente, alto livello di vita. Spazi enormi, magari meno “frastornante” di certe città USA, e con regole chiare per chi vuole fermarsi a lavorare dopo gli studi. - Australia:
Una bella avventura, clima pazzesco, ma non sempre a buon mercato (e non proprio dietro l’angolo). Può essere la svolta per chi vuole anche cambiare aria in grande stile.
Piccolo consiglio: valuta sempre il periodo dell’anno (alcune città, d’inverno, sono una sfida a livello di meteoropatia...).
Le domande che devi farti (e nessuno si offende se non sai rispondere subito!)
- Da che livello parti? Va bene anche dire “Morirei di imbarazzo a fare una presentazione in inglese ora”.
- Cosa ti serve di preciso? Solo il certificato per entrare in uni, oppure vuoi arrivare già sicuro per parlare e scrivere senza blocchi?
- Quanto vuoi investire, sia in tempo che in soldi?
Spesso meno si paga, meno supporto si riceve, non sempre… ma il sospetto è fondato.
Un paio di storie vere (con le difficoltà che di solito non si raccontano)
Luca, 20 anni, partito per Dublino:
Quando sono arrivato avrei giurato di sapere l’inglese. Poi ho sentito i primi ragazzi irlandesi parlare tra loro e… panico. I primi giorni mi sono fatto mille problemi, poi ho iniziato a chiedere aiuto, a sbagliare senza ansia. Dopo due mesi, finalmente riuscivo a seguire una lezione senza sentirmi sempre in ritardo con il cervello!
Chiara, 19 anni, corso a Manchester:
Temevo l’esame IELTS come la peste. Ho fallito la prima volta. Ho stretto i denti e mi sono allenata con test simulati, audio, scrivendo diari in inglese ogni giorno. Alla seconda ho passato l’esame e adesso ho anche meno timore a parlare davanti alla gente.
Domande “classiche” che ci riceviamo ogni giorno
Quanto costa un corso di inglese all’estero?
Domanda onestissima. L’onestà però è che i prezzi variano tantissimo: si parla da meno di 200 euro a settimana a cifre molto più alte, a seconda di città, intensità, e tipo di corso. Occhio anche ai costi nascosti: alloggio, pasti, spostamenti… Noi aiutiamo sempre a fare due calcoli insieme, senza brutte sorprese.
C’è modo di risparmiare o di avere una borsa di studio?
Non è impossibile, ma nemmeno scontato. In alcuni casi le scuole stesse offrono sconti per periodi lunghi, o borse piccole. Per saperne di più, chiedici pure: possiamo spiegare requisiti e possibilità, senza false illusioni.
IELTS e TOEFL: quale devo scegliere?
Dipende anche dove vuoi andare a studiare. In UK quasi sempre richiedono IELTS, negli USA più spesso TOEFL. Ma ogni università ha le sue regole, meglio controllare caso per caso.
In chiusura (senza frasi a effetto, promesso)
Scegliere dove e come migliorare il proprio inglese non è mai una passeggiata e può mandare in tilt anche le persone più sicure. Ti aiuta parlarne, buttare giù dubbi e aspettative, anche contraddirsi e cambiare idea strada facendo.
Se non sai da dove partire, o se hai mille dubbi (sì, anche quelli “che figuraccia se lo chiedo!”), puoi scriverci senza pensare che stai disturbando. Da questa parte c’è gente che ci è già passata. E se le risposte sono “non lo so”, almeno te lo diciamo.
Hai bisogno di confrontarti su una decisione concreta, o vuoi solo saperne di più sulle opzioni pratiche? Possiamo vederlo insieme, anche solo per chiarire un paio di cose. Nessuna pressione, nessuna promessa magica: si fa un passo alla volta, trovando la strada migliore per te.
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