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Corsi di inglese per studenti di scienze della terra

Studiare scienze della terra all'estero richiede un buon livello di inglese tecnico. Investire in un corso specifico è fondamentale per il successo accademico.

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Corsi di inglese per studenti di scienze della terra: cosa sapere prima di partire

Se stai pensando di studiare scienze della terra all’estero, preparati: servirà tanto entusiasmo… e una buona dose di inglese. Non basta il classico “inglese scolastico”: dovrai destreggiarti tra termini nuovi, relazioni da scrivere senza panico e professori che magari non rallentano neanche un po’, né se senti di aver bisogno di riascoltare la lezione. Vale davvero la pena investire su un buon corso di inglese specifico, meglio se pensato proprio per chi si sta avvicinando a geologia, geofisica, ambiente, meteorologia e affini.

Perché un corso di inglese “su misura” per le scienze della terra?

A dire il vero, l’inglese che impariamo a scuola di solito non basta a leggere un articolo scientifico, capire una lezione piena di grafici e sigle o spiegare il ciclo delle rocce… in pubblico, sotto lo sguardo di trenta sconosciuti. Alcuni esempi pratici:

  • Le ricerche (paper) sono dense di parole “strane”. Detto tra noi: chi ha mai usato “deposition” o “subduction” in una conversazione normale?
  • Ti potrebbe capitare di scrivere relazioni tecniche che vanno oltre il classico tema di italiano – qui si parla di esperimenti, risultati, mappe e dati da interpretare.
  • E poi ci sono i laboratori in cui non puoi permetterti di fraintendere le istruzioni. Insomma, serve imparare il lessico tecnico, prendere confidenza con il modo “scientifico” di esprimersi e non farsi prendere dal panico davanti a un dibattito molto acceso (sì, succede più spesso di quel che si pensa).

Che tipo di corso scegliere?

Diciamolo subito: il corso “giusto” non è uguale per tutti. Le tipologie più utili, però, generalmente sono queste:

  • English for Academic Purposes (EAP): corsi orientati all’inglese universitario, in cui si impara non solo la grammatica, ma anche a leggere articoli scientifici, scrivere paper e fare presentazioni.
  • Inglese tecnico-scientifico: spesso organizzati dalle stesse università, sono focalizzati sulle discipline geoscientifiche, con tanto di esercizi pratici.
  • Corsi intensivi pre-universitari: possono essere una buona soluzione per “rompere il ghiaccio” poco prima di partire, soprattutto se vuoi allenarti proprio sulla tua futura materia di studio.

Come fare a scegliere bene?

Alcuni suggerimenti che vengono dall’esperienza (e dagli errori fatti in prima persona):

  • Se il tuo futuro ateneo chiede una certificazione tipo IELTS o TOEFL, valuta corsi che preparano anche all’esame. Togli un pensiero.
  • Chiedi sempre se il piano di studi include vocaboli tecnici, simulazioni di presentazioni accademiche, letture di articoli scientifici.
  • Online o in presenza? Online va benissimo per la teoria, ma per parlare davvero e scioglierti con i tecnicismi a volte serve metterci la faccia, quindi corsi con gruppi di conversazione o laboratori sono il top.
  • Non avere paura di chiedere opinioni a chi quel corso l’ha già fatto: di solito, chi “è sopravvissuto” è felice di aiutare — anche per raccontare gli intoppi reali.

Difficoltà? Sì, ce ne sono. Ma ci si può attrezzare

Intendiamoci: imparare inglese tecnico non è facilissimo. Spesso richiede più impegno rispetto alle semplici regole grammaticali, perché le parole chiave non si imparano tutte d’un fiato e ogni materia aggiunge i suoi termini oscuri. Ecco a cosa prepararsi:

  • Bisogna fare pratica “sul campo”, magari rileggendo articoli più volte o preparando le domande prima di un seminario.
  • I sistemi di insegnamento cambiano da paese a paese. Doversi adattare (magari in pochi giorni) non è immediato, ma nessuno si aspetta la perfezione alla prima settimana.
  • Il tempo sembra sempre troppo poco, soprattutto se studi la lingua insieme alle materie scientifiche. Più che mai serve organizzazione (e qualche pausa per non perdere la testa).

E se mi sembra di non essere pronto?

Non sei solo. Quasi nessuno si sente “alla pari” la prima volta che affronta una lezione universitaria di scienze della terra all’estero. Se temi che il tuo inglese non sia a livello:

  • Molte università offrono corsi di recupero subito prima dell’inizio ufficiale delle lezioni. Chiedi, informati: a volte non sono pubblicizzati ma esistono.
  • Prendere l'abitudine di rivedere le lezioni, scrivere domande o riassumere i testi (anche a braccio) aiuta a migliorare in fretta.
  • E, senza falsa modestia: su queste cose Studey ti può dare una mano vera — dalla revisione del personal statement, ai consigli pratici su come farti notare (in meglio) nei candidati per facoltà scientifiche, o su come non incartarsi nel colloquio. Siamo qui per questo, senza giudicare e senza risposte standard.

Una panoramica sulle mete: cosa cambia da paese a paese

Per darti qualche dritta pratica basata su esperienze reali:

  • UK: Le università hanno centri linguistici molto forti, tantissima offerta di corsi accademici e scientifici. Occhio al lessico “british” e ai diversi livelli richiesti nei test di ingresso.
  • Irlanda: Un ambiente spesso più tranquillo e corsi intensivi molto validi, soprattutto per chi vuole migliorare il parlato. In più, qualche università propone laboratori pratici inclusi nel corso di inglese.
  • USA: Qui i corsi sono di ogni tipo, da quelli offerti dai college a quelli nelle scuole private. L’accento cambia, ma soprattutto cambia tanto il modo di scrivere le tesine scientifiche.
  • Canada: Tanti corsi specialistici e la possibilità di integrare la lingua con esperienze davvero pratiche: dalle escursioni ai laboratori sulla natura canadese.
  • Australia: Si lavora parecchio su casistiche reali, lessico tecnico e spesso anche sull’inglese ambientale, che qui è parecchio di moda grazie agli ecosistemi locali.

Domande che sentiamo spesso (e risposte sincere):

Serve davvero il certificato per iscriversi?
Nella stragrande maggioranza dei casi sì. L’università vorrà un IELTS, un TOEFL o simili – magari ti offrirà un “pre-sessional” se sei appena sotto il livello richiesto.

Quanto dura un corso di inglese preparatorio?
Di solito almeno 8-12 settimane, ma può servire di più o di meno in base alla partenza. Meglio chiedere prima di scegliere.

Posso prepararmi solo online?
Si può — tanti lo fanno, specie chi già lavora o vive fuori. Però integrare con esercitazioni pratiche, qualche videochiamata in gruppo e materiale scientifico vero aiuta, eccome.

Studey può aiutarmi anche con i documenti per la candidatura?
Sì. Rivediamo personal statement, lettere e anche il tuo inglese tecnico per far capire alle università che hai idee chiare e non temi la terminologia (anche se magari la padronanza arriverà col tempo — e va bene così).


Se stai pensando alle scienze della terra all’estero e hai mille dubbi sul corso di inglese più adatto, scrivici. Possiamo confrontarci serenamente su dove sei, dove vuoi arrivare e come arrivarci — senza venderti promesse impossibili. Migliorare il tuo inglese e sentirti parte di un ambiente internazionale non è facile, ma si può fare, soprattutto se non lo fai da solo. E questa, almeno su questa strada, la possiamo garantire per esperienza personale.

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