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Corsi di inglese per studenti di scienze della pubblica amministrazione

Studiare scienze della pubblica amministrazione in inglese richiede competenze specifiche; corsi mirati possono fare la differenza nell'affrontare terminologie tecniche e modalità di esame.

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Corsi di inglese per studenti di scienze della pubblica amministrazione: quello che avrei voluto sapere prima di partire

Quando decidi di studiare scienze della pubblica amministrazione fuori dall’Italia, ti rendi subito conto che non basta “aver fatto bene inglese” a scuola. Lo shock è soprattutto all’inizio: testi pieni di paroloni che non avevi mai visto, professori che parlano veloci e colloqui di gruppo dove tutti sembrano sicuri – tranne te. Se è la prima volta che pensi di affrontare un corso specialistico in inglese all’estero, ecco qualche informazione che avrei voluto avere, senza giri di parole.

Perché non basta l’inglese generale?

Il livello di inglese “normale” – quello che ti fa ordinare al ristorante o viaggiare tranquillo – in aula spesso non basta. Scienze della pubblica amministrazione mette in campo termini tecnici (policy, accountability, due diligence, regulatory framework...) e spesso ci sono discussioni e lavori scritti su casi concreti, leggi, statistiche, rapporti. Un corso di inglese pensato davvero per chi studia in questo settore ti aiuta con quattro aspetti fondamentali:

  • Testi: impari a capire documenti ufficiali, articoli scientifici, sentenze e policy paper senza ansia.
  • Espressione orale: puoi partecipare ai seminari senza bloccarti o dire “ehm...” ogni due parole.
  • Scrittura accademica: passare dal classico tema scolastico a un saggio accademico in inglese richiede una bella dose di pratica (e qualche dritta che spesso in Italia non ti danno).
  • Preparazione agli esami: le modalità di valutazione spesso sono molto diverse da quelle italiane, meglio arrivare preparati.

Quali tipi di corsi trovi (e cosa cambia nella pratica)

  • English for Public Administration
    Alcune università, specialmente nel Regno Unito e in Irlanda, ma anche in Olanda, propongono corsi mirati. Qui non impari solo grammatica, ma lavori molto su parole chiave, esercitazioni concrete (come analisi di testi di legge) e presentazioni. Piccola nota utile: spesso sono abbastanza ‘noiosi’ rispetto a corsi più generici, ma fanno davvero la differenza alla lunga.
  • Corsi per certificazione linguistica (IELTS/TOEFL), versione “mirata”
    Se vuoi accedere all’università, di solito servono questi esami. Esistono corsi che aiutano non solo a passare il test in sé, ma fanno esempi e simulazioni su argomenti frequenti in scienze politiche o amministrazione pubblica. Se puoi, scegli questa opzione.
  • Corsi online “blended”
    Alcune scuole propongono programmi misti tra lezioni online live, esercizi e forum di discussione. Sono perfetti se ti prepari prima di partire o se vuoi continuare a migliorare il tuo inglese una volta arrivato, mentre segui il corso vero e proprio.

Attenzione ai tranelli (quelli dove io personalmente sono inciampato)

  • Non è banale: serve costanza
    Molti sottovalutano quanto sia diverso l’inglese tecnico da quello “turistico”. Non succede in una settimana, non importa cosa promettono le pubblicità.
  • I corsi generici possono deludere
    Se scegli un corso d’inglese qualsiasi, rischi di ritrovarti a esercitare dialoghi su vacanze e shopping online, invece di imparare a scrivere una policy analysis. Scegli corsi dedicati al tuo ambito.
  • Ogni paese ha sfumature diverse
    Il Regno Unito ha un modo di discutere leggi molto diverso dall’Olanda. Anche gli stili di insegnamento cambiano: in UK molto focus su dibattito e diritto, in Olanda più casi pratici. Mettilo in conto.
  • Burocrazia che stressa
    Occhio: non avere la certificazione giusta o inviare tardi i documenti può rallentare o annullare la partenza, e purtroppo succede spesso. Chiedi subito tutte le scadenze!

Cose concrete da fare prima (e non solo “in teoria”)

  • Chiedi direttamente all’università se hanno corsi pensati per chi fa scienze dell’amministrazione, a volte non sono pubblicizzati tanto ma ci sono.
  • Considera un pre-corso in Italia: anche poche settimane fatte bene fanno tutta la differenza, soprattutto per non “arrancare” appena inizi le lezioni ufficiali.
  • Fatti aiutare nella revisione dei documenti: errori nel personal statement o nel cv in inglese passano inosservati raramente nelle application serie. Non esitare a chiedere una mano, anche se sembra una sciocchezza.
  • Inizia per tempo la preparazione agli esami di inglese: sembra un consiglio banale, ma appena esce il bando dai prima un’occhiata alle richieste linguistiche. Correggerle sotto data è una delle cose più stressanti che ricordo.
  • Non trascurare la comunicazione informale: spesso la differenza tra sentirti “escluso” e fare amicizie la fa proprio il modo in cui interagisci fuori dall’aula. Se vuoi, chiedici risorse per migliorare anche questo aspetto.

Domande vere di chi sta per partire (che magari ti sei già fatto)

Serve per forza prendere IELTS/TOEFL, o basta una conoscenza buona della lingua?
Nella maggior parte dei casi, a meno che tu non venga da un liceo inglese o da una scuola internazionale, la certificazione serve. E occhio ai punteggi minimi richiesti!

Meglio fare tutto dall’Italia, o partire e poi mettermi in pari lì?
Se hai basi solide, puoi partire e “aggiustare il tiro” con corsi extra; se sei insicuro, preparati qui. Una volta salito sull’aereo, il tempo vola e spesso non c’è il tempo per recuperare.

Quanti mesi servono per arrivare davvero pronti?
Non esiste una regola fissa. In media, 2-3 mesi intensivi sono un buon compromesso, ma dipende dalla tua base di partenza.

Ma tutto questo sforzo vale la pena?
Sì, se vuoi seguire il corso senza ansia continua. No, se pensi di “sopravvivere” con l’inglese base — ma ammettiamolo, il rischio di sentirti perso è forte.


Nessuno qui ha la bacchetta magica: non ti promettiamo che sarà facile, o che tutto scorrerà liscio. Però possiamo aiutarti a scegliere il corso giusto, non perdere tempo con iter inutili e affrontare la burocrazia senza impazzire. Se ti va, possiamo parlarne insieme — zero impegno, zero slogan.

Studey è nata proprio da tante storie reali come la mia e quella di chi ora ti risponde. Nessun filtro: ci siamo passati davvero. Se vuoi confrontarti su dubbi, trovare il corso giusto o anche solo capire da dove partire, scrivici. Anche quelli “più sicuri” all’inizio hanno avuto paura. E va benissimo così.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.