Corsi di inglese per studenti di scienze della moda: cosa sapere (davvero) prima di partire
Se stai pensando di studiare moda all’estero – e magari hai già spulciato mille siti di corsi e università – probabilmente hai capito che l’inglese “scolastico” non basta. E non basta neanche un corso d’inglese standard. La verità è che la moda vive di termini suoi, presentazioni davanti a sconosciuti, email formali che sembrano una giungla, docenti con inflessioni assurde… e tutto questo, all’inizio, può essere uno shock. Non sei solo: qui ci siamo passati e ti raccontiamo un po’ come affrontare la questione inglese – senza teorie o promesse da pubblicità.
Perché un corso di inglese “fashion”?
C’è una differenza enorme tra capire un dialogo in aeroporto e districarsi tra le metafore di una lezione su tessuti sostenibili, tendenze o branding. La moda ha un vocabolario tecnico che all’inizio suona come una nuova lingua, anche per chi l’inglese lo sa già bene.
Un corso focalizzato ti aiuta a:
- seguire le lezioni senza sentirti sempre “venti secondi indietro”
- partecipare a laboratori e workshop con un po’ meno ansia
- scrivere presentazioni, piccole analisi di mercato o portfolio senza impazzire
- parlare con compagni di corso, mentor e (magari) futuri recruiter senza dover sempre “tradurre mentalmente”
Prima nota onesta: il corso di inglese perfetto non esiste, e NON c’è una formula magica che ti farà parlare come Anna Wintour in sei settimane. Ma puoi trovare un percorso che davvero ti avvicina al “linguaggio della moda” se chiedi le cose giuste e ti prepari prima.
Come scegliere un corso che abbia senso (per te)
- Cerca corsi con moduli pratici: Se il programma elenca cose tipo “English for Fashion”, “Marketing della moda” o addirittura simulazioni di presentazione davanti al gruppo, siamo sulla buona strada. Fai domande precise: non avere paura di sembrare “pignolo”.
- Attento al livello minimo: Per la maggior parte delle università è B2 il livello richiesto, ma tra noi: spesso ci si sente in apnea se non si arriva vicino al C1, almeno nella comprensione.
- Scegli la modalità che ti fa davvero studiare: Per qualcuno va meglio un corso intensivo in estate (magari sul posto), per altri un anno di e-learning con una tutor una volta a settimana. Chiediti quanto tempo hai davvero, e che tipo di studente sei.
- Senti chi l’ha già fatta: Non fidarti solo delle recensioni “stelline” online. Trova ex studenti italiani (li scovi anche su LinkedIn) e chiedi: “Ma riuscivi a seguire davvero le lezioni dopo quello specifico corso?” – le risposte sono illuminanti.
Le difficoltà? Ci sono – ed è meglio saperle in anticipo
- Il linguaggio tecnico all’inizio spaventa: parole come “pattern cutting”, “draping”, “trend forecast” sembrano latinorum – all’inizio è normale sentirsi spaesati.
- Gli accenti dei docenti sono un altro scoglio: Soprattutto in UK, potresti trovarti in classe con prof che parlano “cockney” o con cadenze scozzesi che ai primi mesi, francamente, sembrano un’altra lingua.
- Scrivere in inglese specialistico è una maratona: Presentazioni, report… all’inizio ci metti una vita. Dopo qualche mese inizierai a farcela con sempre meno ansia, te lo assicuriamo.
- A volte la motivazione cala: Soprattutto se ti senti sempre “un passo indietro”. Qui avere qualche amico con cui sfogarsi/sudare insieme aiuta tanto quanto un bravo insegnante.
Qualche consiglio (pratico, non da manuale)
- Parti prima: Un mesetto di corsi prima della partenza può fare la differenza. Soprattutto se sono focalizzati sulla moda. Non aspettare settembre per iniziare a pensarci…
- Allenati con materiali veri: YouTube, podcast, documentari che parlano di moda – ascolta senza sottotitoli, anche cinque minuti al giorno.
- Trova uno “study buddy”: Anche online, magari qualcuno che ha il tuo stesso sogno, con cui confrontare appunti e parole nuove.
- Scrivi, anche se fa fatica: Riassumi le lezioni, inventa il tuo “glossario personale”, prova a scrivere le tue impressioni su collezioni famose. Non serve che sia perfetto – l’importante è allenarsi.
- Non avere paura di chiedere (anche cose che ti sembrano banali o “da sfigato”): I dubbi migliori sono spesso quelli che nessun altro osa fare.
Studey c’è – e sì, non solo per compilare moduli
Noi siamo una community fatta da chi, questi sbattimenti, li ha superati da non troppo tempo. C’è chi lavora a Londra, chi ha studiato moda in Scozia, chi cerca ancora stage a Berlino: nessuno di noi ti dirà che “andrà tutto liscio”, ma possiamo aiutarti a non sbattere la testa sempre negli stessi punti.
Non abbiamo la soluzione perfetta per tutti – e se non ce l’abbiamo, lo diciamo, anche in consulenza. Quello che possiamo fare: aiutarti con i documenti, la scelta del percorso (parlando dei pro e contro veri), personal statement e CV che abbiano davvero senso per questa carriera. E se ci sono domande tecniche, ti mettiamo in contatto con chi ci è già passato.
Se sei confuso, curioso, o semplicemente hai paura di non farcela: scrivici, chiacchiera con uno dei nostri (gratis, nessun trucco). Al massimo torni a casa con tre consigli pratici – e un po’ più di fiducia nei tuoi mezzi.
FAQ – Dubbi che ci fanno davvero spesso:
- 1. Posso partire con un corso di inglese generale e poi “aggiustarmi” durante il corso di laurea?
- Sì, ma quasi tutti quelli che hanno provato così hanno faticato un po’ all’inizio. I moduli tecnici conviene studiarli almeno “a spizzichi” prima di partire.
- 2. Il livello B2 basta davvero?
- Formalmente sì. Ma tra noi: se punti a fare domande in classe, a non farti prendere dal panico nelle presentazioni e a lavorare nel settore, un C1 fa molta differenza.
- 3. Esistono corsi online validi, o servono per forza mesi all’estero?
- Non serve trasferirsi subito. Ci sono corsi online molto validi, specie se hanno tutoring vero (zona grigia: “lezioni video e via” funzionano poco).
- 4. Quanto tempo dovrei dedicare alla preparazione linguistica prima di partire?
- Dipende molto dal tuo punto di partenza. Per molti un 3-6 mesi di preparazione specifica “rasserena” tanto – e spesso basta, se sei costante.
Se vuoi parlarne con qualcuno che non ti vende sogni ma ti ascolta, il team Studey è qua. Fatti vivo quando vuoi, senza impegno. Se non possiamo aiutarti, te lo diciamo chiaro e tondo. E ci vediamo, se vuoi, anche dopo la partenza: perché le vere difficoltà spesso arrivano quando tutti pensano che ormai sia fatta.
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