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Corsi di inglese per studenti di scienze chimiche

Scegliere un corso di inglese per chimica è fondamentale. Scopri come evitare corsi generici e puntare su programmi specifici e pratici.

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Corsi di inglese per studenti di scienze chimiche: cosa sapere davvero (e come scegliere)

Se hai scelto chimica e pensi di continuare il tuo percorso all’estero, probabilmente già lo sai: l’inglese non è solo “qualcosa in più”, ma una porta d’accesso a lezioni, laboratori, libri di testo e – soprattutto – a quel modo di ragionare e comunicare che tra scienziati è dato per scontato, anche fuori dai confini italiani. La brutta notizia? L’inglese che si impara a scuola (o con le canzoni su Spotify) non basta. La buona: non sei il solo a trovarti spaesato, e ci sono modi concreti per colmare il gap.

Ecco una guida molto realistica – niente promesse facili – a come scegliere un corso di inglese davvero utile per chi studia chimica.


Perché un corso di inglese “normale” non basta

Sembra banale, ma un conto è parlare di come ordinare un caffè o prenotare un treno, tutt’altro è raccontare perché una reazione ha un certo output o spiegare un protocollo di laboratorio. Le parole, i verbi, persino il modo di ragionare e argomentare sono diversi.

Un corso mirato di inglese scientifico serve proprio a questo:

  • entrare senza panico in una lezione dove tutti danno per scontato che conosci l’inglese… dei chimici;
  • riuscire a scrivere un report di laboratorio che abbia senso anche per un prof che viene da Oxford, Berlino o Dublino;
  • sopravvivere a quegli articoli (spesso noiosissimi, diciamolo) che però sono il tuo pane quotidiano nei corsi avanzati.

A noi di Studey non interessa “vendere” un corso. Ci interessa che tu sappia a cosa vai incontro davvero, con i tuoi tempi e senza illusioni.


Che corsi ci sono, davvero?

Se cerchi “english for chemistry” Google ti restituisce di tutto. La realtà è che le possibilità sono queste:

  • Corsi di inglese scientifico (general science): pensati per chi fa STEM, quindi includono la chimica ma non solo. Qui si lavora molto su testi accademici, relazioni sperimentali e presentazioni, spesso in piccoli gruppi.
  • Laboratori linguistici tecnici: sono più di nicchia, ma esistono. Di solito sono un mix tra studio guidato di articoli reali e simulazioni di lezioni/laboratori universitari.
  • Moduli pre-sessional nelle università: in molte università UK, Irlanda e Paesi Bassi offrono corsi prima dell’inizio delle lezioni (“pre-sessional”), pensati proprio per chi arriva da sistemi diversi e deve allenarsi a scrivere, leggere e parlare “come serve davvero”.
  • Corsi online/blended: qui serve fare attenzione: ce ne sono di buoni (alcuni universitari), altri invece sono “slide” da autodidatta piene di lessico base. Funzionano solo se sei già avanti.

Piccola nota: i corsi che promettono di “insegnarti la chimica… in inglese… partendo da zero” spesso sono una fregatura se hai poco tempo o cerchi risultati pratici. Serve concretezza, non promesse miracolose.


Come scelgo il corso giusto?

Prendilo molto sul serio: la “chimica in inglese” è un’altra lingua, a metà tra l’inglese normale e quello specialistico.

Qualche consiglio nato dall’esperienza vera (e dagli errori fatti in prima persona):

  1. Parti dal tuo livello attuale.
    Se ti senti ancora troppo insicuro, soprattutto sul parlato e compreso, inizia con qualcosa di più generale. Migliorare le basi ti aiuta anche nei contenuti scientifici.
  2. Vai oltre le “recensioni”: cerca testimonianze di chi ha fatto quel percorso.
    Un amico, un ambassador Studey, qualcuno che conosca i tuoi dubbi. Non tutti i corsi sono personalizzati allo stesso modo, alcuni fanno davvero la differenza. Altri sono fuffa.
  3. Attenzione ai corsi “generici con modulo scientifico”.
    Se la parte chimica occupa 3 lezioni su 30, valuta se ne vale la pena. Punta a programmi che fanno davvero esercizio pratico, tipo la stesura di un report o la simulazione di una discussione in laboratorio.
  4. Considera la modalità giusta per te.
    Se lavori o hai poco tempo, un corso online può andare bene, ma controlla sempre che ci sia interazione reale (forum attivi, feedback da docenti, ecc.), non solo dispense pdf.
  5. Infila l’inglese della chimica nella tua routine, anche fuori dal corso.
    Leggi articoli, ascolta podcast scientifici, guarda video su YouTube di scienziati che parlano il tuo linguaggio. Serve costanza.

Le difficoltà (vere) da aspettarsi

Te lo diciamo senza filtri: nessun corso, di per sé, ti farà sentire “a tuo agio” dal giorno zero in laboratorio. Alcune difficoltà sono normali:

  • Capire (e scrivere) un report di laboratorio in inglese è, per molti, una “doccia fredda” i primi mesi.
  • Le discussioni tra studenti (o con i prof) possono sembrare un film, soprattutto quando l’accento cambia o partono slang e abbreviazioni che nessuno ti ha mai insegnato.
  • Il lessico è una montagna che va scalata poco per volta – non basta memorizzare una lista.
  • A volte ti sentirai indietro, o frustrato. Succede a tutti, pure a chi ha già studiato fuori: la differenza la fa la perseveranza, non la perfezione.

Il trucco, davvero, è lasciarsi il tempo di sbagliare e di prendersi una pausa quando serve. Nessuno è nato “esperto in inglese scientifico”, nemmeno i madrelingua (chiedi a qualunque inglese il significato di “stoichiometry”, e vedrai!).


Pareri ed esperienze vere

Spesso i consigli migliori li danno altri studenti che ci sono passati:

“Ho iniziato a lavorare su un progetto in laboratorio e il primo mese non capivo quasi nulla delle istruzioni. Ho iniziato a leggere articoli più semplici ogni giorno e, solo dopo, un corso di inglese specifico: così piano piano mi sono sbloccata.”
– Francesca, ex studentessa Studey ora a Manchester
“Non mi vergogno a dire che la prima volta che ho dovuto presentare in inglese mi tremavano le mani. Anche adesso, a volte, inciampo sulle parole. Però so che ormai non mi blocco più e se serve chiedo di ripetere, senza stressarmi troppo.”
– Mattia, dottorando in Olanda

Idee pratiche e risorse per allenarti

  • Prova a studiare un capitolo di chimica direttamente da un manuale in inglese: all’inizio impiegherai il doppio, ma è il modo più diretto per abituarti.
  • Se puoi, segui lezioni o webinar universitari su YouTube (per chimica ce ne sono tanti, anche da Harvard, Cambridge, Utrecht: cerca “Chemistry lecture + university”).
  • Unisciti a gruppi di studio (anche virtuali) dove si parla solo inglese: fa la differenza sentirsi “costretti” a usare la lingua.
  • Se hai dubbi sulla terminologia, siti come “Khan Academy” (in inglese) e labster.com offrono materiali didattici accessibili e semplici.
  • Sfrutta il supporto di chi è già passato di qui: Studey, ad esempio, può accompagnarti non solo nella scelta del corso, ma anche a revisionare la tua personal statement scientifica, aiutarti a preparare una presentazione o trovare esercizi pratici mirati alla chimica.

Alcune domande che riceviamo spesso

Quanto tempo serve per migliorare sul serio?
Non esiste la formula magica, ma se parti da un livello intermedio, con 3-6 mesi di pratica specifica puoi arrivare a sentirti molto più sicuro in laboratorio (non perfetto, ma abbastanza da non andare in panico).

Posso fare un corso tecnico anche se non sono iscritto all’università?
Sì, molte scuole e università offrono moduli “open”, e molti corsi online sono accessibili pure senza matricola. Occhio solo a scegliere programmi che abbiano una base solida.

Posso davvero competere con gli altri in UK o Olanda?
Ci saranno giorni in cui ti sembrerà impossibile. La verità è che quasi tutti – italiani, spagnoli, francesi, perfino tedeschi – lottano gli stessi mesi con la lingua. Non sei da meno, e l’abitudine si costruisce a piccoli passi.


Una cosa che vorremmo ti restasse

Se hai letto fin qui, probabilmente è perché ti interessa prepararti davvero (non solo “dare l’esame”). Il lato bello è che, anche se sembra difficile, ci sono risorse reali, persone vere – come il team Studey ma anche in tante community di studenti – che possono aiutarti senza giudicarti e senza venderti sogni.

Siamo qui per darti una mano dalla scelta del corso giusto fino alla revisione dei documenti o quel boost di coraggio che ti serve quando tutto sembra troppo. Scrivici se hai domande o anche solo per un confronto: la trasparenza, qui, viene prima della promozione.

Nessun viaggio all’estero inizia sapendo già tutto: e va bene così.

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