Corsi di Inglese per Studenti di Moda e Design: Guida Onesta e Pratica
Prima di iniziare…
Se ti interessa la moda o il design e stai pensando di studiare all’estero, te lo diciamo subito: l’inglese non è solo “utile”, ma spesso il biglietto d’ingresso per alcune delle migliori scuole e per farti sentire davvero parte di ciò che succede tra aule, atelier e vita universitaria. Non te lo scriviamo perché “si deve dire”, ma perché ci siamo passati anche noi: le prime lezioni che sembrano solo una nuvola di termini tecnici, le email agli insegnanti che sembrano un rebus, le chiacchiere ai workshop dove capire (e farsi capire) non è così scontato.
Perché serve l’inglese (davvero) nella moda e nel design?
La moda e il design parlano molte lingue, ma a dirla tutta… l’inglese è spesso quella che fa da ponte. Capita con i docenti, nei brief di progetto, nei tutorial, e anche solo per sbrigare la burocrazia universitaria. E fuori dall’università? Le opportunità – dagli stage alle collaborazioni– passano quasi sempre per una riunione in inglese, un portfolio scritto in inglese, una presentazione davanti a gente che viene da ogni parte del mondo.
Qui non vogliamo fare terrorismo psicologico: sì, le prime settimane sono impegnative, puoi sbagliare e a volte sentirti spaesato. È normale. Non sei l’unico, non sei fuori posto e il “perfezionismo” in inglese… non esiste nemmeno tra i madrelingua! La differenza sta nel non fermarsi e continuare a provarci.
Quali corsi di inglese esistono per chi studia moda o design?
Più che dirti “prendi il primo corso che capita”, ti consigliamo di capire davvero cosa offre ogni percorso. E non tutti i corsi “generici” vanno bene: meglio scegliere quelli che integrano contenuti specifici, perché parlare di “shade”, “silhouette” o “pattern” non è proprio come ordinare un caffè.
Ecco alcune soluzioni, partendo da chi, nel nostro network, ci ha dato feedback sinceri:
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Londra
- London College of Fashion: Qui trovi corsi di lingua pensati per chi vuole buttarsi nel mondo della moda. Oltre al classico inglese accademico, propongono laboratori a tema, vocabolario tecnico e simulazioni di colloqui/stage.
- University of the Arts London (UAL): Se ti interessa il design in generale, UAL offre percorsi di inglese per chi vuole lavorare nella creatività: non sei solo in classe a fare esercizi di grammatica, ma entri nel vivo di progetti pratici e discussioni che assomigliano tanto alle vere lezioni che poi affronterai.
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New York
- Parsons School of Design: Non organizzano corsi di inglese interni, ma lavorano con scuole linguistiche che permettono di frequentare lezioni “tematiche” con studenti di design. Utile se parti già con un livello medio.
- Fashion Institute of Technology (FIT): L’inglese si impara altrove… ma se poi vuoi mettere alla prova le tue conoscenze, qui trovi laboratori pratici dove si lavora in gruppo, spesso con tutor che sanno che l’inglese non è la prima lingua di tutti.
- Fuori dai grandi nomi: Esistono tantissimi corsi “pre-sessional” (cioè da frequentare prima di iniziare l’università) o summer school che uniscono inglese e laboratori pratici di moda e design. Attenzione però: non sempre sono super specializzati, quindi chiedi esattamente che tipo di contenuti saranno trattati (molti studenti pensavano di trovare solo fashion e invece… si sono ritrovati a parlare di cronaca!).
Come orientarsi senza impazzire (troppo)?
Qualche spunto che avremmo voluto ricevere prima di partire:
- Controlla i requisiti delle università dove vuoi iscriverti: Ogni corso di laurea chiede livelli diversi (spesso IELTS o TOEFL): meglio informarsi subito che correre all’ultimo minuto.
- Chiedi se il corso tratta temi specifici: Vuoi parlare di tessuti, di sostenibilità, di design digitale? Chiedi esempi di lezioni, oppure cerca recensioni di chi ha già frequentato.
- Occhio ai costi e alla durata: Alcuni corsi sono molto brevi e intensi, altri più diluiti. Non è sempre vero che “più caro = più valido”, quindi confronta l’offerta reale con un occhio critico.
- Esiste qualche tipo di supporto extra? Biblioteca, incontri con tutor, attività di gruppo… sono tutte cose che aiutano a sentirsi meno “pesci fuor d’acqua”.
Domande che riceviamo spesso (e risposte senza filtro)
Quanto costa un corso di inglese specifico per moda e design?
Dipende. Ci sono opzioni da qualche centinaia di euro a diverse migliaia. Quello che conta è capire cosa ti offrono e quanto è mirato rispetto a quello che ti serve davvero. Se vuoi farti un’idea più precisa, possiamo aiutarti a orientarti tra le varie offerte (senza obbligo di scelta).
Faccio prima l’inglese o vado subito sul corso di moda/design?
Molte università permettono di combinare le due cose, soprattutto all’inizio del percorso. Però attenzione: a volte è meglio alzare un po’ il livello d’inglese PRIMA per entrare più sicuri (e senza trovarsi troppo spaesati). Non c’è una regola fissa: se vuoi parlarne insieme, ci siamo.
Se il mio inglese non è perfetto, ce la posso fare?
Sì, ma bisogna mettere in conto qualche inciampo iniziale. Non c’è nessuna penalità per chi chiede aiuto o fa domande, anzi. Quasi tutti passano attraverso una fase di adattamento. Fa parte del pacchetto “studiare all’estero”.
Come mi preparo per partire?
Fai un piano: magari un corso intensivo prima di partire, qualche esercizio online per tenere allenate le orecchie, e preparati a usare l’inglese anche fuori dalla classe. Se hai bisogno di consigli pratici o vuoi fare il punto su dove sei adesso, puoi parlarne con noi. Non abbiamo soluzioni magiche, ma conosciamo un po’ di trick e ti aiutiamo volentieri.
In sintesi (senza frasi fatte)
Un corso di inglese pensato per moda o design non ti trasforma in un designer internazionale da un giorno all’altro, ma può davvero darti una spinta e – soprattutto – quella sicurezza in più che spesso manca all’inizio. La scelta va fatta con calma, senza farsi prendere da ansie inutili o dalle “mode” del momento. E se ti servono dritte reali (anche solo per capire se è davvero quello che ti serve) puoi scriverci senza impegno: magari non avremo la risposta pronta per tutto, ma di sicuro non ti lasciamo solo a decifrare l’ennesima brochure.
Se vuoi parlarne apertamente, anche solo per fare due chiacchiere su ansie, aspettative o questioni pratiche… siamo qui. Nessun modulo magico né promesse impossibili, solo ex studenti che ci sono passati e che trattano queste scelte con il rispetto (e il realismo) che meritano.
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