Corsi di inglese per studenti di matematica: guida pratica per scegliere e prepararsi
Decidere di studiare matematica all’estero è un bel salto, e chi ci è passato lo sa: oltre agli integrali, ai theorems e ai problemi da risolvere, la vera sfida spesso è l’inglese. Non parlo solo di “saperlo” genericamente, ma di capirci davvero qualcosa tra lezioni, libri, esercitazioni e – fidati – discussioni animate con i tuoi futuri compagni di corso o professori.
Quindi sì, il corso di inglese che scegli può fare la differenza, specialmente se te ne serve uno che non sia solo “general English”, ma adatto a chi studia matematica e magari pensa di farne il suo lavoro. E non c’è da vergognarsi se ti senti insicuro: non sei l’unico, anzi.
Perché serve un corso “dedicato”?
Imparare l’inglese per la matematica non è solo aggiungere qualche vocabolo tecnico. I testi matematici sono scritti in modo molto particolare, e presentare un teorema o spiegare la soluzione di un problema, sia per iscritto che a voce, richiede un inglese che spesso non si trova nei classici corsi.
Quando arrivi in aula all’estero, può capitarti questo: ascolti una lezione, segui gli esercizi, ma le parole sembrano avere un senso tutto loro. “Proof”, “Let”, “Assume”, “Hence”, “We conclude that”… Frasi che in teoria sono semplici, ma che a una certa ora diventano più complicate degli stessi esercizi. E se devi parlare in aula? All’inizio ti balbetta pure il cervello, non solo la lingua.
Per questo esistono corsi pensati proprio per chi fa materie scientifiche come matematica, fisica, ingegneria. E no, non sono tutti uguali.
Cosa trovare in un corso giusto
Ok, ma concretamente, che tipo di corso cercare? Eccone alcuni che possono davvero tornare utili, tra esperienza personale, ex studenti e una bella dose di “ci siamo passati anche noi”:
- English for Academic Purposes (EAP), con focus sulle scienze: Di solito sono fatti bene, servono per capire e produrre inglese accademico – cioè quello che serve davvero in università. Ci si allena su lettura di articoli, relazioni tecniche, presentazioni orali. Non aspettarti magia, ma progressi veri e piano piano ti senti meno “bloccato” nelle conversazioni.
- Corsi di inglese tecnico per matematica: Più rari, magari trovi solo lezioni online o piccoli moduli. Sono utili se punti davvero in alto o se fatichi tanto sul lessico matematico. Ottimi per chi vuole qualcosa in più, ma spesso costano e bisogna scavare un po’ per trovarli.
- Corsi di preparazione ai test tipo IELTS o TOEFL: Non sono specifici per la matematica, ma spesso sono obbligatori per l’iscrizione. Attenzione: ti preparano sì a superare il test, ma non sempre ad affrontare esercitazioni o esami matematici. Da integrare con libri o esercizi più mirati.
Come scegliere senza impazzire
Togliti una pressione: non esiste il corso “perfetto per tutti”. Ma ci sono indizi buoni per non buttare i soldi (e il tempo):
- Contenuto specifico: Scegli corsi dove c’è attenzione alle materie STEM. Chiedi sempre: ci sono esercizi su testi scientifici? Si fa anche storia della matematica, discussione di problemi, scrittura di report?
- Durata e modalità: Un corso intensivo di un mese può aiutare a sbloccare l’inglese, ma spesso serve continuità. Valuta se hai bisogno di tempo per assimilare, soprattutto se parti da un livello medio-basso.
- Metodo e insegnanti: Meglio se i docenti conoscono il settore scientifico e propongono esercitazioni vere, simulazioni di presentazioni, esercizi pratici. Se vedi solo teoria o grammatica, lascia perdere.
- Online o in presenza: Sta a te. Online hai più flessibilità, ma magari meno interazione. In aula ti butti nella mischia, anche se può spaventare all’inizio.
Attenzione alle trappole comuni
- L’inglese matematico non è solo vocaboli e regole: Va bene saper dire “integral”, ma servono anche connessioni logiche e il modo di argomentare tipico delle dimostrazioni. L’inglese scritto accademico è una bestia diversa da quello delle serie TV.
- La parte orale spesso è la più difficile, e viene trascurata: Saper spiegare a voce una soluzione (magari col professore che ti interrompe…) vale tutto l’oro del mondo. Allenati a parlare, anche da solo davanti allo specchio o con amici.
- Evita chi ti promette impari tutto “in due mesi” o che “questo corso ti fa entrare sicuro”: Non esistono miracoli. Serve applicazione e pazienza, non formule magiche.
Due storie vere (no filtri):
-
Marco, studente che si è trasferito in UK:
“All’inizio mi sentivo forte, pensavo che con un B2 avrei retto bene. In realtà sui libri e alle prime lezioni mi accorgevo che mi sfuggiva il senso di alcune domande d’esame, e pure le battute dei prof. Mai avuto tante difficoltà a spiegare perché ho fatto un passaggio! Solo quando ho iniziato un corso EAP dedicato alle scienze ho iniziato a capire anche il modo di ragionare ‘matematico’ in inglese.” -
Giulia, ex studentessa ora advisor Studey:
“Capita che chi arriva con un certificato decente poi abbia problemi negli esami orali, perché non basta aver studiato inglese generale – serve allenamento pratico, sulla scrittura di relazioni e sulle presentazioni. La cosa davvero utile: partire presto, anche con piccoli esercizi ogni settimana sulla matematica in inglese.”
Consigli pratici che ci sentiamo di dare
- Fai un po’ di abitudine ogni giorno: leggi anche solo un paragrafo da un testo di matematica in inglese, guarda video YouTube di lezioni internazionali.
- Iscriviti a gruppi online o forum dove studenti di matematica discutono tra loro (spesso in inglese). All’inizio starai in silenzio, poi pian piano interverrai.
- Ci sono tante risorse gratuite: Coursera, edX, anche canali Telegram di universitari. Non devi spendere una follia per migliorare.
Domande che ci fanno spesso
Serve per forza un certificato ufficiale come IELTS o TOEFL?
Quasi sempre sì, o almeno viene richiesto da buona parte delle università. Informati però bene sui punteggi: cambia da Paese a Paese, e alcune università accettano test meno noti.
Con quanto anticipo va iniziato lo studio?
Dipende dal livello: se sei già B2 ma mai usato l’inglese per la matematica, metti in conto almeno 6 mesi per arrivare a una buona confidenza. Prima inizi, meno ansia avrai all’arrivo.
Meglio fare un corso in Italia o andare già all’estero?
Entrambe le cose hanno pro e contro: in Italia hai più tempo per prepararti senza troppe pressioni, all’estero però l’immersione ti obbliga a confrontarti e imparare velocemente. Se puoi, inizia qui e poi prosegui direttamente in loco.
In sintesi (senza illusioni)
Fare un corso di inglese mirato, se punti a studiare matematica all’estero, è una scelta intelligente. Non risolve tutti i problemi (anzi, qualche crisi di panico in aula ci scappa lo stesso…), ma ti permette di arrivare meno impreparato. Scegli con calma, valuta i tuoi punti deboli e chiedi consiglio a chi ci è già passato, senza farti abbagliare da promesse strane.
Se vuoi confrontarti con qualcuno che questa strada l’ha già fatta – magari con errori, cambi di programma e soddisfazioni alla fine – siamo qui. Una chiacchierata (senza impegno e senza finti miracoli) può aiutare a non sentirsi un alieno all’arrivo.
Scrivici o raccontaci dove sei bloccato: anche solo per dirti “stai sereno, ci siamo passati”. Non è una corsa a ostacoli da fare da soli.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.