Corsi di inglese per studenti di economia: servono davvero? E come si scelgono senza buttare tempo (e soldi)?
Se stai pensando di studiare economia all’estero, o anche solo di buttarti in un ambiente dove l’inglese è la regola, probabilmente stai già facendo i conti con una bella lista di domande. Una delle più comuni: mi serve davvero un corso di inglese “specifico” per economia? E come si trova quello giusto, senza ritrovarsi delusi o peggio, fregati?
Qui niente frasi fatte. Parliamo di esperienze vissute sulla pelle (nostra e di centinaia di studenti che ci sono passati) e di quello che, concretamente, può aiutarti.
Perché scegliere un corso di inglese “per economia” (e non solo un corso di inglese generico)?
Chi studia economia conosce il peso di parole come “macroeconomia”, “due diligence”, “EBITDA” e via dicendo. Ecco: l’inglese usato in economia non è quello delle serie tv o dei viaggi a Londra. Serve capire i rapporti annuali, le notizie di Bloomberg, scrivere report che abbiano senso anche per un professore di Harvard.
Un buon corso di inglese “business” o “economico”, quindi, non si limita ai phrasal verbs e alla grammatica. Ti prepara anche su:
- Lessico tecnico (finance, marketing, accounting, ecc.)
- Lettura di testi densi come la Treccani, ma in inglese (saggi, articoli scientifici, bilanci)
- Espressioni e modi di comunicare in contesti lavorativi (riunioni, presentazioni, email di business)
- Inglese reale, quello dei colleghi americani o olandesi che infilano lo slang nel mezzo di una discussione su Excel
Senza queste basi, rischi di restare sempre quello che “capisce tutto, però quando parla sembra Google Translate”.
Che tipi di corsi esistono? Pro e contro senza filtri
Business English
Qui si punta a come si comunica in azienda: presentazioni, negoziazioni, giochi di ruolo come se fossi davvero in una sala riunioni. Utile se ti aspetta un lavoro o uno stage dove parlare con clienti o colleghi.
English for Economics and Finance
Il livello si alza: qui si parla di analisi dati, sigle astruse, relazioni finanziarie, discussioni su tassi e mercati. Ottimo per chi vuole specializzarsi o già mastica economia ma in italiano.
English for Academic Purposes (EAP), taglio economia
Qui si va sullo studio “vero”: capire ricerche accademiche, scrivere saggi, costruire argomentazioni che reggano in una discussione universitaria. Fondamentale se vuoi iscriverti a una laurea o un master interamente in inglese.
Come scegli il corso giusto per te? Esperienza personale e zero idealismi
- Parti dal tuo livello
“Ma io mi sento fortissimo… in italiano!” Senza basi solide, un corso avanzato è solo frustrazione. Meglio partire da dove sei davvero, senza vergogna. - Chi sono i docenti?
Se gli insegnanti capiscono il settore e hanno esperienza, fanno davvero la differenza. Un prof che ha davvero lavorato in un’azienda o nella consulenza parlerà la lingua che servirà a te, non quella dei libri di scuola. - Materiali aggiornati e casi veri
Serve lavorare su situazioni reali, non solo esercizi di grammatica. Cerca corsi che usino report recenti, bilanci veri, business case. - Tempi, costi, modalità
Online o in presenza? Intensivo o “una sera ogni tanto”? Prendi ciò che si adatta davvero ai tuoi ritmi. E su costi folli o promesse stravaganti (“Diventa CEO in sei mesi!”), fai attenzione. - Pareri degli ex studenti
Chiedi a chi c’è passato — spesso, chi ha fatto errori o scelte giuste ha consigli imbattibili (e li racconta senza filtro).
Attenzione a queste trappole (ci siamo cascati anche noi)
- I corsi generici “perfezionano” l’inglese, ma non ti preparano a scrivere un report di bilancio o a chiedere una referenza accademica.
- Un corso scelto a caso, solo perché costa poco o perché te lo propone un’agenzia, rischia di farti perdere tempo. Meglio pochi passi fatti bene, che mille “certificati” inutili.
- Non basta parlare inglese: capire l’economia in inglese a volte è più dura di quanto ci si aspetti. L’integrazione dello studio “tecnico” è fondamentale.
- Se un corso promette risultati miracolosi, senza nemmeno sapere il tuo livello di partenza, occhio: difficilmente funziona.
- Fai sempre la fatica, se puoi, di chiedere prove, syllabus, testimonianze… anche solo per non ritrovarti a metà corso già demotivato.
Due voci vere, dall’esperienza sul campo
Marco, 22 anni, ha seguito una summer school di Business English prima di volare a Londra per un master:
“Pensavo che bastasse sapere bene l’inglese generale. Ma appena ho dovuto fare una presentazione su un caso aziendale vero, ho visto le stelle — in senso negativo. Il corso mirato mi ha dato sicurezza, ma essere preparati solo su vocaboli serve a poco se non ragioni già da ‘economista’ in inglese.”
Giulia, corso online di English for Academic Purposes:
“Utile e tosto: scrivere i saggi in inglese economico è un altro sport rispetto ai temi del liceo. Alcuni compagni partiti troppo ‘da zero’ si sono arresi: serve un minimo di base per reggere il ritmo. Ma a livello pratico mi ha aiutata con tutte le application.”
Dove ti può servire un buon corso, paese per paese
- UK: qui spesso i corsi accademici integrano già il supporto linguistico, ma se arrivi impreparato su business & finance rischi di inseguire sempre gli altri.
- Olanda: ambiente super internazionale, spesso il livello dell’inglese degli altri studenti è altissimo.
- USA: le lezioni sono interattive, piene di slang e riferimenti locali; senza Business English e un po’ di pratica su casi veri, la fatica si sente.
- Irlanda: ideale per chi cerca corsi più brevi, anche part-time, magari da affiancare a uno stage: preferisci Business English con focus su finance.
Cosa puoi fare, subito e senza ansie
- Non partire allo sbaraglio: fermati un attimo, capisci il tuo livello e dove vuoi arrivare.
- Chiedi una mano: anche solo un occhio esterno può aiutare a capire quali competenze linguistiche ti mancano davvero.
- Fatti guidare da chi ci è già passato e conosce bene sia la lingua sia il settore (ad esempio: advisor Studey e studenti che hanno studiato all’estero).
- Non escludere l’inglese generale se parti un po’ indietro, magari prima di lanciarti sull’economia specialistica.
- Ci vuole pazienza: ci sono progressi rapidi, altri lenti — e ogni tanto un po’ di frustrazione. Normale.
Se hai mille dubbi o vuoi un confronto sincero su quale corso ti serve davvero, nessun problema: scrivici o prenota una call con chi ci è passato. Nessuno ti promette miracoli, qui — solo consigli onesti, e qualcuno che ti ascolta sul serio.
Magari evitiamo insieme qualche passo falso che abbiamo fatto noi, un paio di dubbi te li togli…
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Perché, alla fine, quello che conta è non sentirsi soli in questo casino e fare una scelta che abbia senso per te — non per qualcun altro.
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