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Corsi di inglese per studenti di danza

Studiare danza all'estero richiede una buona conoscenza dell'inglese, fondamentale per integrarsi, capire le lezioni e affrontare audizioni senza ansia.

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Studiare danza all’estero: quanto conta davvero l’inglese?

Quando decidi di andare a studiare danza fuori dall’Italia, che sia Londra, New York o dove hai sempre sognato di esibirti, l’inglese diventa presto un compagno di viaggio. Non solo per seguire le lezioni o per cavartela fuori dalla scuola, ma proprio per capire cosa sta succedendo in studio, farti sentire parte del gruppo, e non perderti sulla soglia di un’audizione.

Non è solo questione di “studiare una lingua”, ma di riuscire a farti capire — e a capire — anche quando il respiro è corto dopo una diagonale o quando qualcuno si inventa un modo strano di spiegare un passo. Qui proviamo a raccontarti, senza filtri e senza illusioni, com’è davvero questo pezzo del percorso.


Perché seguire un corso di inglese (e non solo “buttarsi”)

Ecco la verità, che spesso all’inizio sottovalutiamo un po’ tutti: le scuole di danza serie all’estero pretendono una buona base di inglese, anche se poi quello che serve davvero è l’inglese “da palestra”, quello dei passi, dei feedback, delle battute in spogliatoio. Se parti con le basi un po’ traballanti puoi anche improvvisarti traduttore simultaneo per qualche giorno, ma poi (quasi sempre) arrivano momenti in cui ti perdi una battuta, traduci male una correzione, e rischi di sentirti fuori posto.

Non fraintendere: nessuno ti chiede la perfezione. Però la sicurezza di capire e rispondere quando serve fa la differenza tra imparare bene (e con meno ansia) o passare le giornate a chiedere “Scusa, puoi ripetere?”.


Che tipo di corso serve davvero a chi fa danza?

Non tutti i corsi d’inglese parlano la lingua della danza. Quelli giusti non si limitano a insegnare grammatica, ma ti fanno immergere davvero nelle situazioni che poi affronterai ogni giorno:

  • Vocabolario tecnico: passi, stili, indicazioni coreografiche, consigli sulla postura… sentirli spiegare e ripetere in inglese già prima di partire fa la differenza. Inutile saper spiegare “where is the library” se poi non capisci al volo cos’è un “plié with turnout”.
  • Lezioni interattive: se puoi, cerca corsi in cui davvero parli, ascolti, ti muovi, simuli lezioni o audizioni. Quelli dove si fanno solo esercizi scritti sono poco utili.
  • Orari flessibili: la danza non ha orari fissi e puoi avere prove e spettacoli all’ultimo minuto. Valuta corsi che permettano di saltare una lezione senza “perdere il treno”.
  • Mix tra lingua e danza: alcune scuole (specie all’estero) hanno corsi combinati, dove si lavora sia sulla tecnica che sull’inglese del settore. Se hai questa possibilità, ottima soluzione.

Dove trovare questi corsi?

  • Scuole di lingua internazionali: Ci sono programmi ideati per chi studia discipline artistiche, soprattutto in città come Londra, Dublino, New York. Meglio se hanno insegnanti con esperienza nel settore della danza o delle arti performative.
  • Stesse accademie di danza: Alcune grandi scuole propongono lezioni di inglese riservate agli studenti stranieri. Chiedere non costa nulla.
  • Online: Può essere una scorciatoia pratica, specialmente se scegli corsi pensati proprio per “performers” o se abiti lontano dalle grandi città. Ma serve essere costanti e disciplinati.
  • Gruppi e community: Spesso i migliori consigli arrivano nei forum o da ex studenti che hanno già affrontato questo passaggio (se ti va, chiedici: possiamo metterti in contatto con qualcuno che ci è passato).

Attenzione a questi rischi

  • Pensare “tanto lo imparo là”: La realtà è che il senso di esclusione o le incomprensioni tecniche possono creare più ansie, rallentamenti e, in qualche caso, problemi nell’avanzamento del corso. Non è mai bello trovarsi a piangere in un corridoio perché non si è capito cosa voleva dire l’insegnante.
  • Costi e tempi: I corsi di inglese specifici, soprattutto all’estero, possono costare un po’ e richiedere mesi di preparazione. Considera questi dettagli quando fai il tuo piano.
  • Essere preparati solo sulla lingua, non sul contesto: La danza ha anche codici non scritti, battute, routine e abitudini sociali del Paese che ti ospita. In alcuni casi una “buddy” o un mentor (spesso ex studenti) aiuta moltissimo a capirli senza sentirsi a disagio.

Voci vere: cosa raccontano gli altri

“Quando sono arrivato a Londra non avevo mille problemi con l’inglese base, ma in classe… era come se parlassero una lingua segreta. Grazie a un corso pensato per chi fa danza, dove facevamo finta di essere in audizione, mi sono sbloccato. Se tornassi indietro, lo rifarei subito.”
(Marco, 21 anni)

“Credevo di poter partire subito, tanto il mio inglese era ok. Solo parlando con altri studenti ho capito che capire una coreografia o difendersi davanti a una commissione sono un’altra storia. Ho fatto un piccolo test online, Studey mi ha dato opinioni senza filtri, e sono riuscita a non buttare via un anno.”
(Sara, 19 anni)


Qualche consiglio se stai pensando di fare il salto

  • Fatti un’idea reale del tuo inglese: meglio una verità che una brutta sorpresa. Esistono test, simulazioni, e qualcuno che possa darti un feedback concreto (non tuo cugino che fa “bellissimo”).
  • Chiedi sempre che tipo di inglese serve per la scuola che sogni: alcune pretendono addirittura certificazioni, altre puntano più sulla pratica.
  • Se puoi, scegli corsi che usano il linguaggio della danza e simulazioni reali.
  • Se hai una data di partenza, inizia seriamente il prima possibile a prepararti. L’inglese non si impara “intensivamente” in due settimane.
  • Non trascurare la parte umana e culturale: trovare amici, entrare nelle dinamiche di gruppo, sentirsi a casa è importante quasi quanto la tecnica.

In sintesi

Prepararsi sia sul piano linguistico che su quello tecnico, per chi sogna di studiare danza all’estero, non è un lusso. È un modo per evitare cadute dolorose e investire sul proprio futuro senza farsi male. Nessuno ha una bacchetta magica, ma qualche consiglio vero e risorse giuste possono rendere tutto più fattibile, passo dopo passo.


Hai ancora dubbi, o non sai da che parte cominciare per scegliere il percorso giusto tra danza e inglese? Possiamo aiutarti a chiarirti le idee, parlando davvero della tua situazione (zero vendita e zero pressioni). Se vuoi, ci scrivi e guardiamo insieme il tuo caso — magari con qualche consiglio di chi ci è già passato, per davvero.

Noi di Studey siamo qui per questo: darti strumenti concreti e, quando serve, dirti anche che forse è meglio fare un passo alla volta. Senza promesse facili, ma con l’esperienza di chi ci è già passato.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.