Corsi di inglese per studenti di biologia: cosa sapere davvero per non sbagliare
Scegliere di studiare biologia all’estero, soprattutto in paesi anglofoni come il Regno Unito, significa misurarsi non solo con una lingua diversa dalla propria, ma anche con un modo tutto nuovo di parlare (e scrivere) la scienza. Capire e spiegarsi bene in inglese generalista può bastare per la vita di tutti i giorni, ma quando ti ritrovi davanti a una paper di genetica o a una lezione di ecologia, le cose cambiano parecchio.
Perché serve un inglese “da biologi” (e non basta quello scolastico)
C’è poco da girarci intorno: il linguaggio della biologia è pieno zeppo di termini precisi, acronimi, strutture grammaticali a volte contorte, e anche il tono con cui si parla o si scrive in campo scientifico è molto diverso dall’inglese della serie TV. Noi di Studey (ma anche chiunque ci sia passato) sappiamo bene che la fatica più grossa il primo semestre non è solo capire la prof durante la lezione, ma decifrare dispense, articoli accademici, e persino i compagni quando si lavora in gruppo.
Ecco perché puntare su un corso di inglese pensato proprio per le scienze o la biologia può fare la differenza. Qualche indizio per capire se un corso è valido:
- Prevede sessioni su terminologia specifica (non solo “cell” o “organism”, ma anche “transcriptomics”, “evidence-based review”, “peer review”, ecc.)
- Si lavora molto sulla comprensione di paper accademici, report di laboratorio, e la scrittura di abstract.
- Non mancano esercitazioni orali, magari simulando una presentazione o una discussione su temi biologici.
- Si parla anche di inglese “da laboratorio”, perché spesso sono proprio le cose più banali (le istruzioni per un esperimento, i safety brief) a mettere in crisi.
Quali tipi di corsi esistono davvero?
In questi anni, sia come Studey che come ex studenti, ne abbiamo provate e viste parecchie. Ecco, semplificando un po’, le opzioni più gettonate:
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Corsi di inglese accademico orientato alle scienze
Spesso offerti da centri linguistici universitari, sono pensati proprio per chi farà chimica, biologia, medicina. Utili soprattutto se vuoi fare pre-corsi estivi o gap year mirati all’ingresso universitario. -
Corsi online con moduli scientifici
Alcune piattaforme (tipo FutureLearn, Coursera, edX) hanno creato percorsi “English for Biology” o “Scientific English” dove puoi seguire al tuo ritmo, magari abbinando lezioni registrate e feedback. Occhio però: la qualità varia, quindi prima di lanciarti guarda sempre demo, recensioni e (quando ci sono) parti gratuite. -
Preparazione ai test d’ammissione
Se devi affrontare test come l’IELTS Academic o i Cambridge, alcuni corsi inseriscono sezioni dedicate a reading di tipo accademico, ascolto di conferenze scientifiche, e writing su tematiche biologiche. Non sono tutti uguali: fatti spiegare bene i contenuti per non pagare per qualcosa di troppo generico.
Cose da evitare (fidati, ci siamo passati!)
Anche se i corsi “tuttofare” possono sembrare comodi (o più economici), è facile ritrovarsi con tante ore di grammatica che non ti servono e zero esercitazioni reali sul lessico scientifico. I corsi che promettono miracoli (“parlerai come un researcher in 2 mesi!”) spesso trascurano le parti pratiche, cioè quelle che poi servono davvero quando ti trovi faccia a faccia con il tuo relatore o in laboratorio.
Un altro consiglio che viene dall’esperienza: non buttarti sul primo corso che trovi solo perché costa poco. A volte spendere qualcosa in più per un formatore che conosce il mondo bio fa risparmiare tempo (e frustrazione) dopo.
Due storie vere: chi ha scelto il corso giusto, chi no
Marta, che partiva con un inglese scolastico buono, ha seguito un corso standard prima di trasferirsi a Leeds per biologia. Dopo una settimana di lezioni, panico: “Li capivo in teoria, ma non riuscivo a seguire papers e discussioni. Ho dovuto pagare ripetizioni extra sul linguaggio scientifico”.
Luca, invece, ha scelto un breve corso accademico focalizzato sulle scienze subito prima dell’inizio: “Era tosto, ma una volta iniziati i corsi ufficiali ero molto più tranquillo. Sapevo cosa aspettarmi, almeno nella forma e nei modi”.
Come possiamo aiutarti davvero (senza false promesse)
Noi di Studey ci siamo passati, e sappiamo che ogni percorso è diverso. Ti possiamo aiutare a:
- Valutare davvero il tuo livello e capire se serve un corso generico oppure uno mirato.
- Individuare le opzioni di corsi più adatte al tuo caso (e, se non ce ne sono, te lo diciamo).
- Aiutarti con la parte burocratica e con la documentazione (dalla reference al personal statement), perché anche quella spesso richiede un inglese specifico.
Non promettiamo scorciatoie—perché non esistono. Ma lavoriamo per evitare gli errori comuni che abbiamo fatto noi.
Domande che ci arrivano spesso
Vale davvero la pena un corso di inglese “scientifico”?
Sì, specialmente se sai già che ti spaventa comunicare in ambito accademico, o se non vuoi “sprecare” il primo semestre a rincorrere il lessico.
Posso trovare qualcosa di valido anche online?
Certo, soprattutto ora che molte piattaforme da lockdown in poi offrono contenuti mirati. Però valuta bene la qualità dei docenti e il feedback diretto, che fanno tanta differenza.
Quanto tempo serve per non sentirsi spaesati?
Difficile dirlo: se hai già una buona base puoi metterci 2-3 mesi con studio costante; partendo da zero, forse meglio un semestre intero.
Se sei curioso/a di scoprire che corsi ci sono adesso e come capire se uno va davvero bene per te, puoi contattarci senza impegno—magari ti basta una chiacchierata o due per capire come muoverti. Niente moduli a sorpresa o promesse di “entrare sicuro”. Siamo qui per aiutarti a fare scelte consapevoli, anche quando le risposte non sono sempre semplici.
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