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Corsi di inglese con preparazione CAE e FCE

Prepararsi per le certificazioni Cambridge FCE e CAE richiede tempo e metodo. Scopri gli errori comuni e come scegliere il corso giusto.

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Corsi di inglese con preparazione CAE e FCE: guida pratica per studenti italiani

Se hai iniziato a pensare di affrontare la certificazione Cambridge FCE (First) o CAE (Advanced) probabilmente hai già sentito un po’ di tutto—dalle “super scuole che ti fanno passare l’esame in due settimane”, alle leggende metropolitane sul fatto che “basta studiare da soli”. Proviamo a mettere le cose in chiaro, una volta per tutte, raccontandoti com’è davvero prepararsi e quali errori è facile commettere se non ci si informa bene. Senza filtri e senza promesse di miracoli, perché l’unica promessa che possiamo farti è quella di stare davvero dalla parte degli studenti.

FCE e CAE: in parole semplici

  • FCE (First Certificate in English): È la certificazione Cambridge B2. Serve a dimostrare che te la cavi benone in inglese—per capirci, non sei madrelingua ma puoi seguire lezioni universitarie, lavorare in un contesto internazionale, sostenere una chiacchierata anche con qualche difficoltà. Non ci arrivi da un giorno all’altro: servono basi e tanto allenamento pratico, soprattutto nell'ascolto.
  • CAE (Certificate in Advanced English): Qui si gioca un campionato diverso, livello C1. Sei vicino a usare l’inglese quasi come un inglese vero. È spesso richiesto dalle università (soprattutto per master), per chi vuole lavorare seriamente all’estero o frequentare programmi di studio internazionali dove, letteralmente, nessuno si preoccuperà se non capisci tutto. O hai il livello, o faticherai—anche nella burocrazia “banale”.

Entrambi gli esami sono complessi. Non è solo sapere la grammatica o le parole difficili: ti mettono alla prova su lettura veloce, ascolto vero (con accenti spesso assurdi!), writing e un sacco di speaking. Il CAE in particolare spinge molto sull’uso pratico e spontaneo della lingua.

Come funzionano questi corsi (e perché sceglierli)

Scordati i gruppetti ammassati di adulti che ripassano la grammatica a memoria. I corsi seri CAE e FCE sono abbastanza tosti: ti preparano proprio al formato e alle “stranezze” degli esami Cambridge. Ci si allena con simulazioni, si fanno esercizi specifici sui diversi tipi di domande, si parla tanto, si scrive e si correggono insieme le risposte. Soprattutto, impari a non andare fuori tempo massimo durante l’esame.

Puoi seguire questi corsi sia in Italia (facendo attenzione a chi c’è davvero dietro le quinte), sia all’estero (in paesi come UK, Irlanda, Malta…). Dipende molto dal carattere e dalle possibilità: vivere qualche settimana fuori aiuta tantissimo a sciogliere la lingua, ma non tutti possono partire o restare via tanto tempo.

Cosa valutare davvero (senza ascoltare solo le pubblicità)

Quanto durano questi corsi?
Dipende dal tuo livello di partenza e da quanto tempo puoi dedicare. C’è chi fa full immersion intense da 3-4 settimane (bellissime, ma massacranti) e chi segue corsi più “soft” di qualche mese, in parallelo con università o scuola. In generale, più sei “lontano” dal livello richiesto, più tempo serve.

Corso online, in aula o all’estero?
Le lezioni online oggi funzionano se hai già un po’ di motivazione, ma occhio: il rischio di mollare è alto se sei sempre da solo. In presenza, magari in gruppo, aiuta a rompere il ghiaccio e confrontarsi con altri studenti. Studiare all’estero? È il massimo per immergersi, ma preparati bene: tra costi di viaggio, alloggio e burocrazia, non è la scelta più semplice e non tutti la vivono bene (soprattutto chi è molto timido o si sente solo).

Come sono gli insegnanti e i materiali?
Qui non si scappa: affidati solo a chi lavora con materiali Cambridge aggiornati e docenti abilitati. L’amico “bravo in inglese” può dare una mano, ma senza un metodo è difficile progredire davvero nel format dell’esame.

Quanto costano questi corsi?
Non esiste una tariffa standard. Dipende da durata, intensità, modalità e—purtroppo—a volte anche dal “blasonato” della scuola. Se trovi offerte troppo basse, chiediti il perché; se i prezzi sono stratosferici, chiedi sempre per cosa stai pagando davvero.

Quanto è importante fare simulazioni d’esame?
Moltissimo. Non solo per allenare la testa, ma anche per sentire su pelle i tempi, la pressione, il tipo di domande. Un buon corso te ne fa fare almeno un paio, complete.

Errori tipici che abbiamo visto tante volte

  • Lanciarsi nell’esame senza un livello adatto: rischi solo di buttare via soldi e autostima.
  • Pensare che basti ripassare i libri o qualche lezione online last minute: il format degli esami Cambridge ha dei “trucchi” che si imparano con tempo e metodo.
  • Farsi attrarre solo dal prezzo del corso o dall’agenzia con più pubblicità: chiedi referenze vere, magari anche feedback diretti da altri studenti.
  • Ignorare le complicazioni di partire all’estero all’improvviso (sì, anche l’ansia di non trovare amici o perdersi con l’inglese parlato è reale).

Voci vere: due esperienze, senza filtri

Marco, 22 anni – Corso CAE in Irlanda
“Pensavo che il mio inglese superiore scolastico bastasse… mi sono ricreduto dopo due giorni! Ho dovuto mettermi sotto e abituarmi agli accenti irish (tosta!). Le esercitazioni sullo speaking mi hanno fatto uscire dal guscio. Forse la cosa più utile è stata non scegliere il solito corso ‘easy’: Studey mi ha spinto a puntare su un percorso un po’ più lungo, altrimenti avrei solo sprecato tempo.”

Sara, 19 anni – Corso FCE in Italia, insegnanti madrelingua
“Avevo paura a partire per l’estero, quindi ho scelto di stare vicino casa ma in una scuola dove si parlava solo inglese. L’esame l’ho passato, ma per essere sincera mi sono accorta che, senza la full immersion, parlare in modo spontaneo è ancora difficile. Se dovessi rifarlo, magari proverei a stare una settimana almeno a Londra o a Dublino.”

Differenze tra CAE e FCE a colpo d’occhio

Aspetto FCE (B2 First) CAE (C1 Advanced)
Livello Intermedio-superiore Avanzato
Durata consigliata 2-3 mesi (media) 3-6 mesi (media)
Per cosa serve Scuola superiore, lavoro base Università/magistrali, lavori più “internazionali”
Difficoltà esame Impegnativo ma fattibile Tosto, serve motivazione
Riconoscimento Ampio, utile per Erasmus Ampissimo, richiesto anche post-laurea

Da dove ripartire?

Se ci tieni davvero a superare uno di questi esami, il consiglio migliore è quello di guardare alla realtà:

  • Fatti una fotografia onesta del tuo inglese (puoi anche chiederci un test, senza imbarazzo)
  • Scegli tra le opzioni possibili: ognuna ha pro e contro, dipende dal budget, dal coraggio di partire o meno, dal tempo che puoi mettere.
  • Pretendi chiarezza da chi ti offre corsi: chiedi sempre chi sono i docenti, come sarà la preparazione, quanti simulazioni farai.
  • Preparati all’ipotesi di non passare al primo tentativo. Non è un fallimento, capita spesso! E non c’è nulla di sbagliato nel mettere in pausa e riprendere il percorso.

Noi in Studey abbiamo visto studenti andare bene al primo colpo e altri che hanno avuto bisogno di riprovarci. Sempre, però, ci siamo fatti trovare quando c’era bisogno di orientamento vero, feedback realistici, consigli anche solo “pratici” (dall’alloggio ai documenti).

Se ti serve un confronto, anche solo per schiarirti le idee o farti domande “che magari ti sembrano sciocche”, scrivici. Se non abbiamo la soluzione pronta, ci sbattiamo comunque per aiutarti a trovarla—e se un corso non fa per te, lo diciamo senza problemi.

Studiare all’estero (o anche solo preparare un esame Cambridge) non sarà sempre una passeggiata, ma puoi evitare un sacco di errori ascoltando chi ci è già passato. E poi, onestamente: se c’è una cosa che abbiamo imparato, è che nessuno si sente davvero “pronto” il primo giorno… l’importante, però, è cominciare con le idee chiare.

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