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Corsi di inglese con borse di studio per studenti italiani

Imparare l'inglese all'estero può essere costoso, ma le borse di studio esistono. Trovare quelle giuste richiede tempo, dedizione e una preparazione concreta.

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Corsi di inglese con borse di studio per studenti italiani: guida pratica (senza giri di parole)

Sogni di imparare l’inglese in un paese anglofono, ma ogni volta che guardi i prezzi ti viene voglia di lasciar perdere? Sei in buona compagnia. Tantissimi studenti italiani, magari come te, vorrebbero partire per migliorare la lingua davvero, provando anche a risparmiare con una borsa di studio. Ma qui bisogna essere onesti: trovare queste borse non è semplice, serve tempo, testardaggine e (spesso) un po’ di fortuna. Arriviamo subito al punto e vediamo cosa significa davvero cercare una borsa di studio per un corso di inglese all’estero, senza promesse vuote e senza saltare le parti difficili.


Cosa sono, davvero, le borse di studio per corsi di inglese?

In breve: si tratta di contributi economici (a volte coprono tutto, spesso solo una parte) per abbattere i costi di scuole di lingua in altri paesi. Possono aiutarti con la retta, più raramente con viaggio, vitto o alloggio. Da dove arrivano? Può essere lo Stato, un istituto culturale, una scuola privata, una fondazione... Dipende. E ogni bando, ogni opportunità, fa storia a sé: requisiti, tempistiche, destinazioni, livello di inglese richiesto cambiano spesso da un’offerta all’altra.


Dove (e come) si trovano offerte serie

Lascia perdere la leggenda che qualsiasi studente italiano trovi subito una borsa per andare a Londra o Dublino. Ecco qualche pista reale:

  • Istituti culturali e consolati: il British Council, l’American Corner o certi consolati lanciano bandi ogni anno, ma quasi mai sono per chi parte da zero. Serve mostrare almeno un po’ di inglese e motivazione vera (cioè: progetti, non “voglio fare una vacanza-lavoro”).
  • Portali ufficiali e programmi pubblici: sulle pagine ministeriali come “Study in Italy” è meglio controllare spesso. In genere offrono borse per laureandi o universitari, più di rado solo per un corso di lingua.
  • Le stesse scuole di lingua: alcune grandi scuole, di solito private, hanno le proprie borse interne. Le condizioni? Meritocrazia o una candidatura ben costruita: pensaci se hai un buon profilo, sapendo che la concorrenza c’è.
  • Fondazioni e ONG: qui tutto dipende dal target. Ci sono bandi pensati per studenti con reddito basso, per certi indirizzi di studio, o per chi viene dal Sud Italia o da zone svantaggiate. La selezione è dura.

Le difficoltà (senza filtri)

Mettiamola così: quasi mai funziona “Trovo una borsa di studio ➔ Faccio domanda senza pensarci ➔ Parto felice in un mese.” Qualche ostacolo a cui prepararsi:

  • Requisiti e trafile: la gran parte delle borse serie chiede almeno un piccolo test di lingua e alcuni documenti precisi: pagelle, lettera motivazionale/email ben scritte; serve tempo per tirarli fuori.
  • Scadenze spesso strane: ci sono bandi che escono in ritardo, o poco prima dell’inizio dei corsi. Bisogna anticipare (e accettare le attese).
  • Costi che restano: quasi mai una borsa copre viaggio, assicurazione, cibo e un tetto. Occhio ai dettagli prima di tutto, per evitare brutte sorprese.
  • Rischio di sbagliare bando: senza capire bene requisiti e destinazioni, si rischia di puntare sulla borsa sbagliata e perdere tempo.

Quali passi fanno DAVVERO la differenza?

Senza illusioni ecco cosa aiuta:

  • Fai il punto sul tuo inglese: certificate il livello (es. IELTS, Cambridge, TOEFL). Senza quello, entri solo in bandi-miraggio.
  • Naviga regolarmente i portali giusti, tipo “Study in Italy”, e guarda i siti delle università: certe hanno offerte integrate all’interno di percorsi accademici.
  • Chiedi aiuto a chi ci è già passato, davvero. Non è pubblicità, ma la verità: Studey, proprio perché ci sono ex-studenti che parlano chiaro, può essere un buon filtro sui bandi validi e quelli “vuoti”.
  • Fai due conti reali: tra volo, vitto, casa e assicurazione, anche la borsa più generosa non copre mai tutto. Va considerato tutto per evitare… finale amaro.
  • Non accettare proposte vaghe o offerte “troppo belle”: meglio fare una domanda in meno che buttare soldi e tempo su bandi poco trasparenti.

E se la borsa sfuma? Alternative da non scartare

Qui un po’ di opzioni testate sulla pelle di chi parte davvero:

  • Corsi intensivi o brevi, anche in paesi più “economici”: Irlanda, Canada, magari perfino Olanda — la qualità non manca, e i costi sono meno proibitivi di Londra o New York.
  • Università con corsi di lingua inclusi: se stai valutando un percorso accademico, a volte la lingua è parte del “pacchetto”, magari coperta da altre borse.
  • Online, almeno per iniziare: ci sono validi corsi digitali per lavorare su grammatica e ascolto da casa, spendendo poco e arrivando più “pronto” quando sarà il momento di partire.

Domande che riceviamo (spesso con un po’ di ansia)

Serve già un buon livello di inglese per la borsa?
Quasi sempre sì. I corsi all’estero (e le borse vere) puntano su studenti pronti a immergersi, non su chi parte da “hello”.
Come faccio a sapere quando uscirà un bando?
Serve tenere d’occhio i siti, iscriversi alle newsletter, e se vuoi… chiedere a chi fa questo tutti i giorni (anche qui, Studey può aiutare: abbiamo un radar su questi bandi, ma non ne usciamo ogni settimana!).
Mi coprono anche vitto e alloggio?
Dipende dalla borsa, ma di solito… una mezza copertura. Quasi mai “all inclusive”. Mai dare per scontato, serve leggere tutto.
Se non la ottengo, mi fermo?
Assolutamente no. In tanti passano da step intermedi prima di fare il grande salto: corsi online, esperienze brevi, università con language support… e a volte la strada “indiretta” è quella che porta più lontano.

In sintesi (senza fronzoli)

Le borse di studio per corsi di inglese ci sono, ma sono limitate e competitive. Serve tempo, attenzione ai dettagli e — spesso — un aiuto onesto e concreto di chi queste trafile le ha vissute, non promesse da brochure patinata.

Noi di Studey siamo qui per questo: guidarti senza illusioni, ascoltare le tue domande (anche quelle che sembrano “sceme” — spoiler: non lo sono), e trovare insieme la soluzione più adatta, senza perdere mesi a inseguire sogni impossibili.

Hai una domanda specifica o vuoi solo dare un’occhiata alle possibilità? Scrivici, anche solo per avere una panoramica realistica. Puoi contare su di noi, ex studenti che sanno bene cos’è partire con mille dubbi e un gruzzoletto che sembra non bastare mai.

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