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Corsi di inglese con attività teatrali: imparare recitando

Imparare l'inglese attraverso il teatro rende la lingua viva e coinvolgente, superando la noia dei metodi tradizionali e migliorando la comunicazione.

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Imparare l’inglese recitando: perché il teatro può davvero cambiare il modo in cui vivi la lingua

Se sei tra quelli che a scuola hanno sempre trovato noioso imparare l’inglese solo su libri e fotocopie, questa è per te. Tra le tante strade per migliorare davvero con l’inglese, una delle più sorprendenti – e spesso sottovalutata – passa proprio dal teatro. No, non serve sentirsi attori o volersi esibire di fronte a centinaia di persone per beneficiarne. Bastano la curiosità e la voglia di provare qualcosa di diverso.

Perché il teatro aiuta (sul serio) ad imparare l’inglese?

Mettiamola così: normalmente ci si siede, si ascolta, si fanno esercizi. Ma quando si recita, la lingua non è più solo “da imparare”, è al centro dell’esperienza. Devi ascoltare con attenzione gli altri, capire, rispondere, improvvisare, lasciarti andare. Vuol dire passare dal “va beh, so la grammatica” al “Ok, ora la lingua mi serve davvero, qui e ora, per comunicare qualcosa”.

Chiunque abbia partecipato a una lezione di teatro in inglese, anche solo una volta, si rende subito conto che:

  • La pronuncia diventa “vitale”, semplicemente perché vuoi farti capire dagli altri. Non per prendere un voto, ma per non spezzare il flusso della scena.
  • Le insicurezze (tipo l’accento “italiano”) cadono un po’ alla volta, a forza di prove, risate e anche qualche figuraccia – che però fa sempre meno paura.
  • Impari espressioni vere, a volte strane, idiomatiche, che nei libri difficilmente trovi.
  • Il vocabolario e le strutture ti entrano in testa ripetendo le battute, ma anche stando a sentire gli altri.
  • E poi, diciamolo: è molto più divertente che ripetere verbi irregolari a memoria.

Non tutti i corsi di inglese teatrale sono uguali. Alcuni sono pensati come “scacciapensieri”, altri sono molto strutturati e guidati. Non serve scegliere in base alla fama della scuola o al numero di “like” su Instagram: serve capire cosa cerchi tu, in base alle tue esigenze.

Funziona per tutti? Quando è utile e quando forse no

Parliamoci chiaro: imparare l’inglese a teatro può essere utilissimo… ma non è la bacchetta magica universale. Se ti trovi in uno di questi casi, funziona meglio:

  • Hai già una base (anche minima) di inglese e vuoi sentirti finalmente più sciolto a parlare, senza ansia.
  • Tendi a bloccarti quando parli davanti ad altri, magari temendo il giudizio o la figuraccia.
  • Hai bisogno di inglese “da usare”, non solo scritto, magari perché vuoi studiare all’estero, lavorare, fare presentazioni o anche solo sentirti meno impacciato.
  • Sei stanco di studiare “da solo” e hai capito che il problema non è tanto la grammatica… quanto buttarsi.

Se invece parti proprio da zero-zero, o ti interessa solo prendere una certificazione scritta, il teatro può essere troppo, tutto in una volta. Non c’è niente di male: ognuno ha il suo percorso e forzarsi all’inizio rischia solo di frustrarti.

Gli ostacoli veri (non te li nascondiamo)

Non serve raccontarsi storie: fare inglese con il teatro può anche essere difficile, specie all’inizio. Ecco le cose che di solito non si dicono ma è giusto sapere:

  • Uscire dalla zona di comfort è faticoso: le prime volte puoi sentirti fuori luogo, ridicolo, magari pensi di non avere il livello giusto.
  • Se il coach non è preparato sia in inglese sia in dinamiche teatrali, il rischio è “giocare a recitare” senza riuscire davvero a migliorare.
  • Serve comunque una base di vocaboli e un po’ di grammatica… recitare “a caso” senza capire rischia di diventare frustrante.
  • Se vuoi una certificazione tipo IELTS o TOEFL, il teatro può aiutare tantissimo nella parte parlata, ma non ti garantisce per forza risultati sulla scrittura o la lettura. Quella è un’altra storia, serve integrazione.

Storie vere, non slogan

Tanti studenti con cui abbiamo parlato raccontano che il primo impatto è stato tosto: imbarazzo, paura di sbagliare, ansia da microfono (anche senza microfono!). Prendi Sara, che partiva da un 5.5 IELTS: le sembrava impossibile migliorare. Ma grazie anche alle attività teatrali del suo corso, ha cominciato a sbloccarsi. Non è che “dopo 2 settimane” tutto fosse perfetto, anzi. Ci sono stati momenti di “no”, di vergogna, di fatica vera. Ma dopo qualche mese, guardando indietro, dice: “È stato lì che ho smesso di temere di parlare. Era come se mi fossi 'allenata senza accorgermi' a farmi sentire e capire”. Non capita sempre così, e non per tutti i livelli: serve dedizione, e serve il gruppo giusto.

Come scegliere senza prendere fregature

Se ti incuriosisce la cosa, questi sono i consigli che di solito condividiamo tra ex-studenti:

  • Chiedi che il docente abbia VERA esperienza sia in insegnamento linguistico che in teatro.
  • Meglio corsi strutturati dove il teatro fa parte del percorso, ma non tutto il tempo: equilibrio tra “andare in scena” e lavorare su grammatica/vocabolario.
  • Informati su com’è organizzato il corso: ci sono performance reali? Feedback su misura? Incontri di gruppo fuori dalla classe?
  • Leggi cosa dicono ex studenti (meglio i racconti personali delle recensioni generiche).
  • Se ti è possibile, prendi parte a una lezione gratuita o di prova: capisci al volo se fa per te.

E se vuoi studiare fuori?

In UK, Irlanda, USA, o altrove, sempre più scuole e università propongono laboratori teatrali integrati nell’inglese. Può essere un’ottima opportunità, ma conviene pensare all’insieme: i corsi teatrali possono dare una marcia in più sulla parte orale e di adattamento sociale, ma non sostituiscono tutta la preparazione che serve (anche pratica), dall’esame all’adattamento alla nuova vita. Non c’è una formula magica per tutti: molti scelgono di integrare questi corsi “teatrali” in una strategia più ampia, anche aiutandosi con risorse online, tutoring, incontri uno a uno.

Noi, come community di Studey, queste cose le abbiamo vissute. Se ti serve capire davvero se può essere una buona idea per te, oppure vuoi confrontare alternative senza che nessuno ti metta fretta o ti venda qualcosa, ci siamo — basta chiedere, anche solo per farci due chiacchiere.


Se hai dubbi, domande o solo curiosità su come si integra il teatro nello studio dell’inglese, scrivici. Possiamo aiutarti a orientarti, consigliarti corsi e approcci basati sull’esperienza reale, o semplicemente ascoltare il tuo percorso. Senza ricette miracolose, ma sempre mettendo al centro quello che davvero ti serve, per come sei fatto tu.

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