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Corsi di inglese con attività di scrittura giornalistica

Studiare inglese con corsi di scrittura giornalistica offre un'esperienza pratica unica, utile anche per future carriere nel marketing e nella comunicazione.

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Corsi di inglese e scrittura giornalistica: cosa sapere davvero prima di partire

Studiare inglese all’estero è ormai una scelta comune tra chi vuole migliorare la lingua e vivere un’esperienza fuori dall’Italia. Ma non tutti sanno che, tra le mille opzioni che ci sono, esistono corsi di inglese con una parte pratica proprio dedicata alla scrittura giornalistica. Magari non sono la prima cosa che viene in mente, però sono più utili di quanto sembri, soprattutto se ti interessa la comunicazione, il giornalismo o anche solo scrivere meglio — magari in vista di future carriere anche diverse dal classico giornalista.

Di cosa si tratta, in poche parole?

Si parte sempre dalla base: migliorare grammatica, ampliare vocaboli, sciogliersi nell’ascolto e nella conversazione. Ma poi si va oltre: ogni settimana ti ritrovi a scrivere articoli, interviste e notizie, a ragionare su come costruire un testo chiaro in inglese, dritto al punto (spoiler: molto diverso dall’italiano). Spesso i corsi sono pieni di esercitazioni pratiche, lavori di gruppo, bozze e riscritture continue — come succede nelle redazioni vere, senza la pressione però dei tempi stretti dei giornali.

Perché può valerne la pena?

  • Scrivere, riscrivere, capire: Mettersi lì e produrre davvero dei testi è il modo più veloce (e sì, anche faticoso) per interiorizzare la lingua.
  • Non solo per futuri giornalisti: Imparare a scrivere chiaro in inglese serve anche se vuoi fare altro, dal marketing alla ricerca universitaria.
  • Si lavora come “sul campo”: Alcuni corsi hanno blog, piccoli giornali, veri progetti da portare avanti ogni settimana. Ricevi critiche, impari a modificarle, e vedi dove sbagli.
  • Pensare in inglese: Scrivere costantemente ti obbliga a ragionare direttamente nella nuova lingua, anche se all’inizio fa paura.

Cosa chiederti prima di iscriverti

  • Il tuo inglese è già decente?
    Non serve essere madrelingua, ma la scrittura giornalistica non è per chi parte da zero. Di solito chi ha almeno un B1-B2 se la cava, ma se non sei sicuro, meglio fare un test prima (noi di Studey te lo indichiamo sempre).
  • Quanti soldi e settimane hai davvero?
    Questi corsi possono durare da due settimane a diversi mesi (e il prezzo va di pari passo). Più è pratico e personalizzato il corso, più si sale col budget.
  • Chi insegna?
    Fatti dire chi sono i docenti, se hanno esperienza reale come giornalisti o editor, e quanti studenti ci saranno. Un feedback personalizzato fa la differenza.
  • Cosa vuoi di preciso?
    Vuoi scrivere per te, per superare la paura di buttarti, o sogni la redazione di un giornale? Meglio chiarirselo prima, così eviti delusioni.

Difficoltà oneste (da sapere in anticipo)

Non è tutto Instagram e cappuccini bevuti nei caffè di Londra. Alcuni ostacoli che spesso si sottovalutano:

  • Il primo impatto è faticoso. Sembra di non riuscire a dire nulla di originale, di essere troppo lenti, di non trovare mai le parole giuste. Succede a tanti — non vuol dire che non sia la strada giusta.
  • Il feedback a volte è anche “duro”, quindi preparati a riscrivere e correggere senza prenderla sul personale. Dall’altra parte, però, si cresce davvero solo così.
  • Attenzione ai corsi che fanno solo “teoria” — assicurati che si scriva molto e che ci sia davvero riscontro individuale.
  • Promesse di “inglese fluente in una settimana scrivendo news” lasciano il tempo che trovano. Ci vuole tempo, quello senza scorciatoie.

Una testimonianza autentica

Marco, che ha frequentato un corso a Dublino, ci ha raccontato:
“All’inizio dopo mezz’ora davanti al foglio bianco ero già in crisi. Poi, tra le correzioni dell’insegnante e il confronto con gli altri, ho iniziato a migliorare. La parte migliore? Non tanto parlare l’inglese ‘perfetto’, ma sentire di poter comunicare davvero anche fuori dal corso, senza bloccarmi ogni tre parole. E se tornassi indietro lo rifarei, anche sapendo che richiede tanta pazienza e autocritica.”

E Studey che c’entra?

Chiariamo una cosa: non abbiamo la bacchetta magica. Di sicuro però, se vuoi capire se questi percorsi fanno per te e quale scuola può essere più adatta, ti aiutiamo davvero a scegliere.
Cosa facciamo, nel concreto:

  • Ti ascoltiamo davvero: partiamo dal tuo percorso, dalla tua pagella, dalle tue sicurezze o dubbi sul livello di inglese.
  • Ti raccontiamo pro e contro delle varie opzioni, sempre con la storia che ogni posto e ogni corso hanno i loro limiti. Ti diciamo se un corso è super pratico o più “vecchio stile”.
  • Ti mettiamo in contatto (se vuoi) con ex studenti che ci sono passati. Sono loro a spiegare come si sono trovati, senza filtri.
  • Restiamo disponibili anche dopo che parti, se qualcosa va storto (no, non ce ne laviamo le mani dopo l’iscrizione).

Dubbi al volo (FAQ)

  • Che livello di inglese serve?
    Serve almeno un B1 (intermedio). Se non sei sicuro, meglio fare un test prima — se vuoi, te lo organizziamo noi.
  • Si può fare online?
    Alcuni corsi sì, ma in presenza è tutta un’altra storia: scrivi di più e ricevi feedback al volo. Dipende da cosa cerchi.
  • Dove conviene andare?
    UK e Irlanda sono “classici”, ma ci sono scuole valide anche in Canada e Australia. Dipende dal budget, dal clima, e da quanto vuoi allontanarti da casa.
  • Quanto costa/dura?
    Dalla singola settimana intensiva al corso estivo di un mese o più. I prezzi? Tanti fattori in gioco: destinazione, tipo di scuola, stagione. Non fidarti dei prezzi “troppo bassi”, spesso c’è la fregatura dietro.

Se hai domande più specifiche, o semplicemente vuoi capire se questa formula fa per te, non ti vendiamo un sogno a scatola chiusa. Scrivici. Raccontaci chi sei e dove vuoi arrivare — ti aiutiamo a confrontare le opzioni reali, errori e dubbi compresi.
Perché tutti noi, da questa parte, ci siamo passati almeno una volta.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.