Studiare Inglese All’Estero + Giornalismo: Un'Esperienza Davvero Pratica?
Se pensi a un corso d’inglese all’estero immagini ore infinite sui libri e conversazioni balbettanti sul meteo? In realtà oggi esistono programmi molto più vivaci, specie quelli che intrecciano l’inglese con attività di giornalismo, media o comunicazione. Ma attenzione: non sono tutte rose e fiori. Ecco cosa aspettarti davvero.
Cos’è un corso di inglese con giornalismo e media
Parliamo di programmi che, oltre alla tipica lezione di lingua, ti buttano nella mischia con cose che assomigliano molto a quello che succede davvero nei media: scrivere articoli, produrre brevi video, provare il montaggio audio o gestire dei social “per finta” ma con strumenti veri. Insomma, meno grammatica in astratto, più “mani in pasta” su temi che ti tornano utili se ti piacerebbe lavorare nella comunicazione.
Perché può valere la pena
Fare questo tipo di corso ti dà un approccio molto meno scolastico. Ti serve se vuoi capire come funziona il giornalismo “lì fuori”, ma può essere utile anche se pensi a digital marketing, comunicazione aziendale o altri ambiti “creativi”. Perché?
- Pratica vera: Crei contenuti autentici e non solo esercizi.
- Soft skill in crescita: Lavori su scrittura efficace, gestione tempi stretti, lavorare con altri.
- Una marcia in più sul CV: Soprattutto all’estero, conta di più aver davvero messo mano a un progetto che mille certificati.
- Oltre la comfort zone: Frequentare studenti da tutto il mondo ti aiuta a vedere come le news e i media vengono interpretati in contesti diversi.
Attenzione però: un corso pratico è davvero pratico?
Non tutte le scuole che scrivono “media” o “giornalismo” offrono la stessa cosa. Ci sono ottimi programmi, ma ci sono anche tante chiacchiere. Prima di prenotare o pagare:
- Chiedi: quanti laboratori ci sono ogni settimana?
- Puoi pubblicare davvero qualcosa (blog, video, podcast) o resta tutto in classe?
- Chi sono i docenti? Hanno esperienza reale o solo teoria?
- Quali storie raccontano ex studenti? Hanno esempi da mostrarti?
Dove li trovi (e qualche dritta concreta)
In UK, Irlanda, USA e Canada alcune scuole offrono questo tipo di corsi, anche come summer school (estate) o moduli brevi. Ma NON tutte le scuole sono uguali. Spesso le migliori hanno partnership con giornalisti seri, redazioni locali o offrono strumenti professionali. Il costo? Di solito più alto di un corso base, perché oltre all’inglese, paghi per laboratori e materiali. Vedi se la scuola è trasparente su cosa include il prezzo e non esitare a chiedere aiuto ad advisor che ci sono passati.
Un esempio reale: la storia di Marco
Marco, 19 anni, Milano. Parte per Dublino convinto di finire in una redazione 2.0. Dopo due settimane, però, capisce che il corso scelto era ben diverso da quanto pubblicizzato: poche ore di laboratorio vero, nessun progetto pubblicabile. Frustrazione totale. Così si confronta con Studey, che lo aiuta a trovare una scuola più adatta: qui finalmente lavora in team su blog e piccoli reportage video da condividere davvero online. Al ritorno, quegli articoli (con il suo nome!) diventano la parte migliore della sua application universitaria.
Q&A Schietta (senza filtri)
- Serve un inglese già buono?
- Sì, almeno B1/B2. Devi riuscire a scrivere e parlare con un minimo di scioltezza sennò rischi di restare indietro soprattutto negli esercizi di gruppo.
- È utile per il cv?
- Assolutamente, SE hai prove concrete di ciò che hai fatto (pubblicazioni, progetti online, testimonianze dei tutor).
- Vale anche in Italia?
- Esistono corsi simili anche in Italia, ma vivere un’esperienza all’estero — anche breve — ti obbliga davvero a usare l’inglese in modo quotidiano e a farti nuovi contatti da tutto il mondo.
Quali rischi? Cosa non ti dicono quasi mai
Il rischio numero uno è finire in lezioni troppo teoriche o basic mascherate da “media experience”. Oppure in scuole senza un vero network di professionisti. Per questo chiedi sempre esempi pratici (e vere storie di ex studenti se le hanno). E non pensare che una settimana basti per diventare “giornalista internazionale”: ti serve un po’ di tempo per prendere confidenza.
Non è per tutti
Se vuoi solo migliorare l’inglese di base, forse un corso media ti sembrerà troppo impegnativo. Se invece cerchi contaminazione, pratica e un assaggio di come funzionano davvero i media — anche sbagliando — allora sì, ha senso. L’importante è essere onesti sulle aspettative e non lasciarsi attrarre dagli slogan facili.
Serve una mano per scegliere?
Noi Studey non facciamo miracoli, ma possiamo risparmiarti qualche errore già vissuto sulla pelle. Se hai dubbi, domande “scomode” o vuoi sentire storie vere di altri studenti prima di decidere, scrivici. Se preferisci parlarne con una persona reale, puoi anche prenotare una chiacchierata gratuita con un nostro advisor.
Non ti promettiamo la strada spianata — ma di camminarci insieme sì, da chi ci è già passato.
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