Corsi di inglese con trekking ed escursionismo: guida schietta per capire se fanno per te
L’idea di imparare l’inglese facendo trekking in posti stupendi può suonare allettante, lo sappiamo. Se ne sente parlare sempre più spesso: corsi di lingua che alternano lezioni “tradizionali” a vere e proprie camminate nella natura, tra parchi e sentieri, magari in paesaggi che fino a ieri vedevi solo su Instagram. Ma cosa c’è davvero dietro questa formula? E soprattutto: conviene a tutti? Qui trovi una panoramica chiara (senza promesse miracolose) su pro, contro, rischi e qualche dritta pratica – scritta da chi, di ansie e aspettative, ne ha già vissute abbastanza.
Perché mischiare inglese e trekking?
La verità è che imparare una lingua solo davanti a una lavagna può diventare un po’ noioso. Aggiungere l’elemento “ci muoviamo insieme, esplorando” aiuta ad abbassare le difese, a buttar fuori parole che magari in classe ti sarebbero rimaste incastrate in gola. Oltre all’inglese, porti a casa anche:
- Un pizzico di benessere fisico (non solo per chi già ama camminare)
- Un’aria di libertà che spesso manca nelle scuole “normali”
- Occasioni extra per socializzare, sotto la pioggia o al sole, con ragazzi di ogni nazionalità
- Una bella botta di autostima, specie quando affronti un sentiero nuovo sia nella lingua che nelle gambe
Aspetti meno “da brochure”
Non tutto, però, è perfetto o adatto a chiunque. Prima di prenotare, fermati e chiediti davvero se questa strada fa per te.
- Camminare per ore non è per tutti. Se pensi che “escursione” significhi una passeggiata di mezz’ora, potresti avere una sorpresa. Alcune giornate possono essere impegnative, anche con dislivelli.
- Il meteo non si comanda. In zone come Scozia o Galles, puoi svegliarti con il sole e trovarti in un acquazzone due ore dopo. Alcune attività saltano o cambiano programma all’ultimo.
- L’equilibrio tra studio e attività. Se vuoi il massimo di grammatica e vocaboli, forse ti sembrerà di “perdere tempo” quando si è fuori. Ma se la tua priorità è scioglierti nell’uso pratico dell’inglese – anche chiedendo dove si mette la borraccia durante una salita – allora l’esperienza funziona.
- Sicurezza: questione seria. Servono guide vere (non improvvisate) e un’organizzazione chiara, soprattutto se siete in luoghi isolati.
Come scegliere davvero bene (o almeno non malissimo)
Non esiste il corso perfetto, ma puoi evitare alcune fregature controllando:
- Esperienza dell'ente o della scuola: Non fidarti solo del sito bello. Cerca recensioni, prova a parlare con ex partecipanti, fatti mandare il programma dettagliato.
- Ore reali di lezione: Il rischio è spendere tanto per poi accorgerti che la settimana è più trekking che inglese, o viceversa.
- Difficoltà e alternative: Chiedi sempre che tipo di escursioni sono previste, quante ore, e se ci sono opzioni per chi – quel giorno – non se la sente di camminare (succede, e va bene così).
- Servizi extra: Trasporto, alloggio, pasti sulle montagne russe del clima inglese: tutto incide su fatica… e portafogli.
- Destinazione realistica: Un’escursione in Cornovaglia a giugno non è la stessa cosa che farla in inverno negli Yorkshire Dales. Non sottovalutare le piccole cose: ascolta anche il meteo della zona!
Un paio di storie vere (di chi ci è passato)
Sara, 18 anni, Galles:
"Ero partita pensando: ‘Finalmente niente scuola vera, solo natura e compagnia.’ Sì, le prime mattine sono state bellissime. Ma dopo due giorni di trekking mi sono accorta che facevo fatica a stare dietro. Però i momenti migliori sono stati quelli delle pause dove si rideva tra ragazzi, a metà fra mille accenti diversi. Lì il mio inglese è davvero migliorato, paura dopo paura."
Luca, 20 anni, Irlanda:
"Le escursioni erano il mio sogno, ma due o tre sono saltate per il tempo e la scuola non aveva un vero ‘piano B’ per noi. Un po’ deluso, perché le aspettative erano alte. Consiglio: chiedete sempre cosa succede se piove, e siate pronti a improvvisare."
Alternative... più soft
Non tutti vogliono o possono affrontare giornate intere “fuori dal mondo”. Hai anche altre possibilità:
- Corsi tradizionali con escursioni solo nel weekend. Così ti godi entrambe le cose, senza stressarti troppo.
- Programmi combinati: Magari con sport meno impegnativi: passeggiate semplici, gite in bicicletta, attività più ‘city’ che ‘mountain’.
- Vacanze-studio nelle città con qualche uscita nella natura: Se, alla fine, scopri che ami di più un pub affollato che un sentiero fangoso, va bene così. Ognuno trova il suo equilibrio.
Domande che sentiamo spesso
Devo già essere “bravo” in inglese?
Serve almeno una base, di solito A2-B1, per non trovarsi completamente disorientato quando si cammina in gruppo o si ricevono istruzioni sul percorso.
Cosa succede se fisicamente non ce la faccio?
La maggior parte delle scuole offre alternative, ma alcune no. Scrivilo chiaramente sul modulo, o chiedi prima: è meglio sembrare “precisi” che trovarsi in difficoltà da soli.
Serve una lista infinita di documenti?
In pratica: passaporto, eventuale visto, assicurazione sanitaria (molto importante), certificato linguistico se richiesto. Non dimenticare le scarpe adatte: sembrano dettagli, ma fanno la differenza.
Costo: quanto devo aspettarmi?
Dipende da paese, stagione, inclusioni. In media, spesso si spende un po’ di più che per una vacanza studio normale, per via di trasferimenti extra e guide. Chiedi sempre tutto per evitare sorprese.
In sintesi (senza giri di parole)
Un corso d’inglese che ti porta nei sentieri e nei boschi di paesi nuovi può essere un’occasione unica, oppure la scelta sbagliata – dipende tutto da te, non dalla brochure. Ragiona su cosa ti aspetti, su cosa ti fa stare bene davvero, e chiedi ogni dettaglio (anche se ti senti un po’ “rompiscatole”). Se vuoi un confronto con qualcuno che ci è già passato, noi di Studey ci siamo – senza giudicare e senza soluzioni magiche.
Scrivici per dubbi, aneddoti o per raccontare cosa ti blocca: non siamo qui solo per “farti partire”, ma per aiutarti a scegliere consapevolmente. A volte serve solo un confronto onesto per fare la scelta migliore per TE – non per tutti.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.