Studiare inglese… camminando: tutto quello che c’è da sapere sui corsi con escursionismo
Diciamoci la verità: non tutti amano stare seduti in aula ore e ore, specialmente quando si tratta di imparare una lingua. Eppure a volte “studiare inglese all’estero” sembra sempre la solita storia: banchi, libri e compiti a casa. Ma c’è anche chi preferisce mettersi lo zaino in spalla e imparare… camminando. I corsi di inglese che includono attività di escursionismo stanno diventando una vera alternativa, concreta e—infatti—molto distante dal solito cliché.
Di cosa si tratta davvero?
Immagina: qualche ora di lezione in piccolo gruppo (spesso al mattino), poi nel pomeriggio escursione tra colline irlandesi, trekking in parchi inglesi, magari una passeggiata in una foresta australiana. Niente aule bianche con luci al neon, ma veri scenari naturali dove l’inglese si pratica per davvero—non solo con l’insegnante, ma parlando, leggendo indicazioni, ascoltando le storie raccontate durante il cammino.
Non è una fuga dalla grammatica, sia chiaro. Ma aggiunge un bel po’ di “vita vera” all’apprendimento. Se ami stare all’aria aperta, socializzare senza forzature e imparare cose nuove facendole, questa formula potrebbe essere una svolta.
Per chi funzionano questi corsi?
Mettiamo le cose in chiaro: non sono per tutti. Sono perfetti se:
- Vuoi imparare inglese senza restare incollato a una sedia.
- Ti esalti davanti a un panorama (o anche solo all’idea di allontanarti dalla città).
- Cerchi amici e vuoi rompere il ghiaccio in modo rilassato, non forzato.
- Hai voglia di metterti in gioco anche fisicamente, non solo con la testa.
Non lo sono se: preferisci studiare da solo, hai obiettivi ultra-accademici a breve termine (es. un esame tipo IELTS tra un mese), oppure ci sono limiti fisici che ti darebbero fastidio durante le camminate.
Come sono organizzate le giornate?
La maggior parte delle scuole alterna mattine (o pomeriggi) in classe a uscite di gruppo. Niente super atleti: spesso le camminate sono pensate per tutti, con livelli e distanze diverse. L’inglese si usa sempre, non solo durante le lezioni, ma anche per orientarsi, chiedere spiegazioni, raccontare quello che si vede o si prova. Gli insegnanti spesso partecipano alle escursioni, prendendosi il tempo per piccole conversazioni e correzioni “al volo”, molto diverse dalla dinamica aula-interrogazione.
Spesso dopo l’escursione si fa un piccolo “debriefing”: si condividono impressioni e si fissano nuove parole o espressioni imparate durante la giornata. Onestamente, spesso sono i momenti in cui l’inglese inizia a venire fuori in modo naturale—soprattutto per chi di solito si blocca in classe.
Dove si trovano questi corsi?
Chi pensa all’Inghilterra ha ragione, ma non solo: Irlanda (famosissima per costa e colline), Canada (se ti piace l’idea di natura vera), Australia, Scozia… Il nord del Regno Unito sorprende spesso. Tanti corsi sono disponibili in estate, ma alcuni funzionano tutto l’anno (e sì, il tempo atmosferico è da valutare!).
I pacchetti spesso includono:
- Alloggio (famiglia, residenza o piccoli b&b)
- Lezioni di inglese con insegnanti certificati
- Escursioni di gruppo con guida
- Attività aggiuntive (a seconda della scuola e della stagione)
Cosa devi sapere prima di scegliere
Ok, sembra bello, ma non è tutto oro quello che luccica. Ecco qualche riflessione onesta:
- Serve una minima forma fisica: anche le uscite “facili” richiedono volontà e un po’ di adattabilità. Nessun Everest, ma nemmeno zero movimento.
- Il tempo non si comanda: alcune destinazioni sono meravigliose, ma in inverno diventano davvero dure (pioggia, vento, freddo). Meglio informarsi bene.
- Costano un po’ di più: le attività nella natura e le guide si pagano. Spesso sono investimenti sensati, ma bisogna metterlo in conto.
- Che obiettivo hai? Se il tuo scopo è un esame formale, assicurati che il corso dia spazio anche a lezioni “più strutturate”. Altrimenti rischi di divertirti e basta (che, per carità, non è male… ma non sempre basta).
- Le compagnie contano: in piccoli gruppi, il clima e la voglia di integrarsi fanno la differenza. Scegli con attenzione.
Qualche esperienza reale (vera, non inventata)
Marco, partito per l’Irlanda, lo racconta così: “Io in classe ero sempre l’ultimo a parlare. Durante le camminate, tra una foto e una pausa pranzo, ho iniziato a fare domande, ridere, raccontare di me. L’inglese viene fuori quasi per forza! Certo, qualche volta pioveva e mi sono anche preso uno stivaletto in prestito, ma tornassi indietro lo rifarei.”
Sara invece, che aveva bisogno di preparare l’IELTS, ha scelto un’altra strada: “A me serviva una preparazione super mirata, quindi ho preferito un corso tradizionale, facendo escursioni solo nel tempo libero. Ero in ansia per l’esame, e così sono riuscita a concentrarmi di più.”
In sintesi (senza slogan)
I corsi di inglese con escursionismo sono una via concreta per imparare la lingua “sul campo”, insieme ad altre persone e all’aria aperta. Non sono una bacchetta magica—né per il livello d’inglese, né per la felicità personale—ma possono rendere l’esperienza davvero ricca e concreta. Devi solo capire se fanno al caso tuo.
Abbiamo visto tanti ragazzi e ragazze scegliere questa strada, con soddisfazioni (e anche qualche imprevisto) molto diverse. Se vuoi chiarirti le idee, sapere quali scuole e destinazioni offrono queste esperienze, o hai dubbi sul percorso migliore per te, puoi scriverci quando vuoi: non ti promettiamo miracoli, ma ascolto sicuramente sì. Discutiamone insieme, senza filtri e senza venderti nulla che non sia davvero nelle tue corde.
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