Imparare l’inglese… ballando? Cosa sapere davvero sui corsi di inglese + danza
Se pensi che imparare l’inglese significhi solo libri di grammatica e noiose conversazioni davanti a una lavagna, forse non hai mai sentito parlare dei corsi di inglese che si intrecciano con la danza. Sì, proprio così: imparare una lingua mentre ti muovi, ascolti musica e incontri persone che vengono da ogni angolo del mondo. È davvero utile? È solo una moda? E, soprattutto: fa per te? Te lo raccontiamo senza giri di parole, come se fossimo tra amici (magari in coda al supermercato a Londra, con la pioggia fuori).
Perché mescolare inglese e danza?
Partiamo dal presupposto che imparare una lingua non è mai davvero “facile”, soprattutto se la vivi con l’ansia di sbagliare o la paura di sentirti “fuori posto”. La danza – qualsiasi stile tu scelga – non fa sparire la fatica di imparare, ma aggiunge una componente pratica: si parla, si ascolta, ci si muove… e la testa comincia a lavorare in modo diverso. Non ti fermi a pensare “Oddio, sto parlando inglese”, perché sei concentrato su passi, ritmo, coordinazione. Spesso le barriere e le timidezze crollano proprio per questo.
Molti ragazzi scoprono così che buttarsi in conversazioni spontanee, anche semplici, diventa più naturale. E poi diciamolo: ti porti a casa amici da tutto il mondo e un bel ricordo (che, quando ti manca casa, non è poco).
Cosa succede davvero in questi corsi?
Dove finiscono teoria e slogan e dove inizia la realtà? Ecco com’è impostato, in concreto, un corso di inglese che include la danza:
- Lezioni di inglese di gruppo (a volte intense, a volte più leggere), spesso con studenti di ogni parte del mondo – e sì, all’inizio può essere un po’ imbarazzante.
- Sessioni di danza – scegli tu il livello: c’è chi vuole solo provare hip hop per divertirsi, chi cerca qualcosa di più tecnico o classico. Gli insegnanti di solito sono veri esperti, ma nessuno ti giudica se sei fuori tempo o ti perdi un passo… succede a tutti.
- Attività fuori orario: magari una serata latina improvvisata, una visita a un museo, un picnic al parco. Sono le occasioni migliori per chiacchierare, conoscere storie diverse, scoprire accenti e modi di dire che non si trovano nei libri.
E durante tutto questo? Gli insegnanti ti aiutano sul serio: correggono la pronuncia anche tra un passo di danza e l’altro, ti suggeriscono vocaboli nuovi mentre scherzate, spesso ti mettono alla prova senza farti sentire “sotto esame”.
“Ma funziona davvero?” – Voci dal campo
C’è chi parte convinto che basti la passione per la danza e poi si trova a scoprire che l’inglese è il vero scoglio, e chi invece si butta senza grandi aspettative e poi torna a casa con più sicurezza e amici da ogni angolo del mondo.
Martina, ad esempio, era una tipa insicura: “Avevo paura di scambiare anche solo due parole. Invece, ballando, ci siamo messi tutti in gioco, ci siamo sbagliati, ci siamo presi in giro… e mi sono sentita parte del gruppo molto prima che in altre esperienze”.
Oppure Davide: “Non capivo quasi nulla i primi giorni. Grazie alle lezioni di hip hop ho imparato più vocaboli in una settimana che in mesi di scuola. E alla fine una coreografia l’ho capita meglio in inglese che in italiano”.
Q&A onesto (le domande che riceviamo più spesso)
Quanto durano questi corsi?
Dipende dal periodo e dal tipo di scuola. Ci sono offerte per l’estate (2-4 settimane, magari tra un esame e l’altro) ma anche programmi più lunghi durante l’anno. A volte puoi scegliere quante settimane fare, senza grandi vincoli.
Quanto costano?
Qui meglio essere chiari: il prezzo non è basso, specie nelle grandi città. Un corso estivo di due settimane in UK parte spesso da 1.000/1.500 euro (senza contare viaggio e spese extra). Prima di lasciarti prendere dall’entusiasmo, chiedici di simulare un preventivo: non tutti gli anni sono uguali, e a volte si trovano offerte o borse di studio.
Serve essere ballerini?
No, puoi essere un legno anche tu (lo siamo stati in tanti all’inizio!). Di solito basta avere una minima curiosità e la voglia di metterti in gioco. Certo, se vuoi un livello avanzato di danza, alcune scuole ti chiedono una breve prova, ma nulla di drammatico.
E per l’inglese?
Nessuno si aspetta che tu sia bilingue. Di solito serve solo una base (A2-B1), così puoi almeno capire le consegne e rispondere alle domande più semplici. Se hai dubbi sul tuo livello, te lo diciamo senza giudicarti.
Pro e contro (senza filtri)
Il bello | Il meno bello |
---|---|
|
|
Alcuni consigli sinceri se stai pensando “mi piacerebbe, ma…”
- Chiedi SEMPRE chi terrà i corsi (sia inglese che danza). Non tutte le scuole sono affidabili allo stesso modo, e a volte la differenza la fa una persona, non il logo sul sito.
- Non sentirti in dovere di fare la scelta “strana” se non ti convince. Ci sono mille corsi creativi: teatro, cucina, fotografia… L’importante è che tu ti senta stimolat* a parlare.
- Se ti blocchi a parlare, non preoccuparti: succede a tutti, specie nei primi giorni. A volte, ammettere di essere spaesat* è la cosa che rompe davvero il ghiaccio.
- Se hai bisogno di capire i dettagli pratici (costi veri, livelli richiesti, insegnanti, programmi), scrivici senza imbarazzo. Se non abbiamo risposta, te lo diciamo senza problemi.
In poche parole
Corsi di inglese con la danza? Per qualcuno sono stati la chiave per sbloccarsi e vivere un’esperienza fuori dagli schemi; per altri, semplicemente un modo diverso (e più umano) di imparare una lingua. Non sono la soluzione magica per tutti, ma possono valere il rischio, anche solo per uscire dalla comfort zone.
Studey non ti promette “l’inglese facile in due settimane” (non esiste), ma se vuoi parlare con chi si è trovato nella tua stessa situazione, qui trovi una community vera, non gente che ti vuole solo iscrivere al volo. Prenditi il tuo tempo, fatti tutte le domande del mondo e – se vuoi – raccontaci cosa ti serve davvero.
Facciamo chiarezza, insieme.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.