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Corsi di inglese con attività di cucina tipica locale

Imparare l'inglese cucina insieme è un modo pratico e gustoso per vivere l'esperienza linguistica, rendendo l'apprendimento autentico e divertente.

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Corsi di inglese con attività di cucina locale: imparare la lingua davvero… tra i fornelli

Ammettiamolo: quando si pensa a un corso di inglese, spesso viene in mente una stanza piena di sedie e qualche esercizio noioso di grammatica. Ma ci sono strade più pratiche (e onestamente, più gustose) per vivere l’esperienza e imparare la lingua in modo autentico. Un esempio? I corsi di inglese che abbinano le lezioni a laboratori di cucina tipica locale. Se sei curioso/a — o anche solo scettico come lo eravamo noi — qui sotto trovi qualche spunto concreto per capire se questa formula può davvero fare al caso tuo.

Perché mescolare inglese e cucina può funzionare sul serio

Partiamo subito con la realtà: imparare una lingua non si limita ai banchi di scuola. La vera sfida è imparare a cavarsela fuori, chiacchierando mentre si sbucciano patate o si impasta il pane. E lì, tra una risata e una forchettata, succede qualcosa di inaspettato: smetti di tradurre tutto nella testa e inizi a usare davvero l’inglese — magari facendo qualche casino, certo, ma imparando parole che dai libri non escono mai (hai mai cercato “grater” o “whisk” in un test?).

Oltre alla lingua, la cucina è uno sguardo diretto sulla cultura locale senza maschere: gesti, abitudini, gusti e storie che difficilmente scopriresti solo facendo walking tour e visitando musei.

E poi, diciamoci la verità: cucinare insieme ad altre persone è uno dei modi più semplici per rompere il ghiaccio e non sentirsi soli lanciati in un Paese nuovo. Se l’idea di fare amicizia ti mette ansia, scambiarsi consigli sul sugo o ridere per una ricetta venuta male spesso aiuta molto più della classica conversazione “parliamo dei nostri hobby”.

Cos’è (realmente) un corso di inglese con cucina

Niente Masterchef e niente illusioni: questi non sono corsi di cucina professionale, ma attività extra che si affiancano alle lezioni di lingua. Di solito si lavora in piccoli gruppi, con insegnanti che seguono sia l’inglese sia le ricette. Non aspettarti piatti da alta cucina, ma delle belle occasioni per sporcarti le mani, ascoltare istruzioni autentiche in inglese e metterti alla prova su ingredienti e procedure tipiche.

La parte meno “instagrammabile”: bisogna considerare anche questa

Siamo sinceri: non è una soluzione magica per tutti.
Ci sono un po’ di aspetti pratici da valutare:

  • Qualità, non solo folklore: Alcuni corsi vendono la cucina locale solo come esperienza “folkloristica” da turisti, senza reale attenzione alla didattica linguistica. Chiedi sempre chi sono i docenti e quanto l’attività culinaria sia integrata nel percorso linguistico.
  • Costi extra: A volte queste esperienze fanno salire il prezzo totale del corso — tra ingredienti, materiali o quote di partecipazione. Chiarisci prima tutti i dettagli per evitare sorprese (e, aggiungiamo, valuta se davvero per te vale la spesa).
  • Tempo ed energie: Se hai obiettivi accademici stringenti o sei uno stakanovista della grammatica, magari preferisci restare su corsi classici. I laboratori di cucina occupano tempo e, dopo una giornata di lezioni, potresti sentirti stanco/a o poco propenso ai fornelli.

Cosa può aiutare nella scelta

Non rischiare l’effetto “bella idea sulla carta, delusione nella realtà”.
Ecco qualche consiglio — quelli che avremmo voluto ricevere anche noi ai tempi:

  • Chiedi sempre in modo diretto quanto spazio reale viene dato alla cucina e quanto alla parte linguistica.
  • Fatti raccontare il dietro le quinte: chi sono gli insegnanti? Hanno esperienza concreta nell’insegnamento “sul campo”, o sono semplici chef/animatori?
  • Leggi recensioni o, se puoi, parla davvero con chi ci è passato: pochi filtri e molta onestà sui pro (e i contro) dell’esperienza.
  • Infine, valuta il contesto: ci sono destinazioni dove il cibo e le tradizioni sono più radicate e altre dove il rischio “esperienza per turisti” è più alto.

Una storia vera: la voce di Chiara

Abbiamo chiesto a Chiara, 22 anni, di raccontarci com’è andata:
“All’inizio ero titubante. Pensavo: non parlerò mai, mi vergogno e ho paura di dire stupidaggini davanti a tutti. Invece cucinare insieme mi ha sciolto: mi sono distratta, ho iniziato a parlare senza pensarci troppo e, sì, ho imparato un sacco di parole nuove — e pure come si fa il vero crumble di mele. Ho fatto amicizia più velocemente, anche se a volte tornavo a casa stanca morta! Ma rispetto a un corso solo sui libri, mi sono sentita molto più parte della vita vera qui.”

Dubbi frequenti (che riceviamo spesso, quindi te li diciamo subito)

E se il mio inglese è proprio base?
Di solito questi corsi sono pensati per includere tutti, ma è sempre meglio dirlo subito così possono trovare la soluzione più adatta. I docenti sono abituati a spiegare (e spiegare ancora) senza lasciarti indietro.

Serve essere già bravi a cucinare?
Assolutamente no. Nessuno si aspetta chef stellati: basta voglia di provare e un po’ di pazienza.

Ma alla fine… quanto costa in più?
Qui non si scappa: dipende dalla scuola, dal Paese, dalla frequenza delle attività. Chiedi sempre un preventivo dettagliato (noi, ad esempio, lo richiediamo per te senza filtri), così poi non rischi di dover scegliere tra una cena fuori e il prossimo laboratorio.


Insomma, questa combinazione non è per tutti, ma è una delle esperienze che abbiamo visto rendere davvero più “vivo” lo studio dell’inglese all’estero, soprattutto per chi cerca una marcia in più sull’aspetto culturale e umano. Se hai ancora mille dubbi, siamo qui anche per quelli: possiamo metterti in contatto chi ha già fatto queste esperienze, oppure aiutarti a capire nel concreto se fa per te o no. Niente promesse da brochure, solo confronto ed esperienza.

Imparare una lingua è anche vivere — e, magari, sporcarsi un po’ le mani.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.