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Come trovare stage all’estero durante un viaggio studio

Un viaggio studio all'estero è un'opportunità unica per crescere e migliorare il tuo CV, ma richiede organizzazione e preparazione adeguata.

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Stage durante un viaggio studio all’estero: consigli veri per studenti italiani

Partire per un viaggio studio all’estero è già una bella sfida, su questo non ci sono dubbi. Ma molti studenti — forse anche tu che stai leggendo — si chiedono come sfruttare al massimo quest’esperienza, magari trovando uno stage. Non è un automatismo, né una passeggiata, ma se ci si organizza per tempo e ci si prepara bene, può trasformarsi in una tappa fondamentale, non solo per il CV, ma anche per crescere davvero. Qui sotto trovi consigli molto pratici, senza giri di parole e senza fiabe.


Perché provarci?

Uno stage mentre sei all’estero ti dà la possibilità di:

  • Mettere alla prova tutte quelle competenze che in classe spesso rimangono solo sulla carta.
  • Farti un’idea di com’è lavorare (davvero) in un altro paese.
  • Conoscere persone — e sì, magari iniziare a costruire un network fuori dal solito giro.
  • Aumentare il valore del tuo curriculum, soprattutto se vuoi restare a studiare o lavorare fuori.

Attenzione però: non sempre conviene. Se il tuo programma di studi è molto intenso o dura poco, rischi di sovraccaricarti e rovinarti l’esperienza. Quindi, première domanda: ha senso per te, qui e ora?


Come muoversi, davvero

1. Informati prima di partire

  • Chiedi all’università o all’ente che organizza il corso se ci sono partnership con aziende. In alcuni paesi (UK, Olanda) capita spesso.
  • Controlla la questione permessi e visti: può sembrare una rottura, ma se non sei in regola rischi brutte sorprese. Soprattutto in UK post-Brexit, USA e Canada.
  • Cerca supporto: magari da noi di Studey (ti ascoltiamo davvero), o da chi ci è passato prima di te — anche solo per un confronto onesto.

2. Prepara la documentazione (e sii pignolo)

  • Aggiorna il CV e la lettera motivazionale: ogni paese ha i suoi “gusti”, attento a non usare solo il formato Europass.
  • Se puoi, aggiungi qualche lavoro o progetto di cui sei orgoglioso/a.
  • Una referenza — dei docenti, di un vecchio capo, anche di un insegnante di laboratorio — può dare più peso alla candidatura.

3. Dove cercare le offerte?

  • Prima tappa: le piattaforme/università locali — spesso pubblicano offerte per tirocinanti.
  • Poi i siti tipo LinkedIn, Indeed, ma occhio anche ai portali locali (gli “student job board” spuntano ovunque).
  • Se conosci qualcuno già sul posto (o ex studenti) chiedi senza vergogna: spesso una dritta vale più di dieci CV.
  • Gruppi Facebook o associazioni di italiani all’estero non sono solo per trovare il tiramisù, ma anche occasioni vere.

4. Tieni i piedi per terra

  • Spesso (anzi: quasi sempre) lo stage non è retribuito, dura poco e richiede capacità di adattamento.
  • A volte ti proporranno di fare cose un po’ fuori dal tuo piano studi: valuta se può servirti comunque.
  • Non puntare a 20 domande per volta: meglio poche candidature ma fatte veramente bene.

5. Giocati bene i tempi

  • Non aspettare di essere già sul posto: molte offerte si chiudono settimane prima dell’inizio.
  • Se lo stage è collegato al corso, inizia a informarti subito su scadenze e documenti necessari.

Quali sono i rischi da non sottovalutare?

  • Avere aspettative surreali: lo stage all’estero non è una vacanza ben pagata. A volte riguarda compiti base, ma se ci entri con la mentalità giusta puoi comunque crescere.
  • La burocrazia è fastidiosa: tipo, servono permessi extra? Se ti perdi, rischi ritardi o sanzioni.
  • Occhio alle spese: oltre a vitto/alloggio, gli stage non ti ripagano quasi mai questi costi — lo dico per esperienza.
  • Equilibrio fragile: se il corso è molto impegnativo, incastrare anche uno stage può diventare pesante. Meglio essere realistici che bruciarsi per stress.

Cambia da paese a paese: qualche esempio

Paese Caratteristiche principali
UK Tanti programmi universitari prevedono stage brevi. Però il visto va gestito con attenzione e le regole cambiano spesso.
Olanda I corsi universitari integrano spesso il tirocinio, specie se parli inglese bene (e se impari un po’ di olandese, ancora meglio).
USA Le regole sono toste, servono visti appositi (tipo J-1), il processo è spesso più lungo.
Canada Buonissime opportunità, ma anche qui ci vuole il permesso giusto.
Irlanda Maggiore flessibilità, ma attenzione comunque a permessi e scadenze.

Vuoi un consiglio spassionato? Chiedi sempre conferma a chi vive già lì: le cose possono cambiare di anno in anno.


Una storia vera: Martina in Olanda

Martina si è iscritta a un corso di lingua di tre mesi ad Amsterdam. Aveva già chiesto il nostro aiuto per preparare CV e una lettera motivazionale “seria” (niente frasi fatte), e ha mandato alcune candidature a piccole start-up già prima di partire. Atterrata in Olanda, ha diviso le giornate fra lezioni e uno stage da due mesi in una start-up digitale. I momenti difficili? Bilanciare studio, lavoro e trovare un po’ di tempo anche per sé stessa — ma dice che la chiave è stata giocare d’anticipo e farsi trovare pronta.


Dubbi frequenti (li abbiamo avuti anche noi):

  • Quanto dura uno stage “giusto” durante un viaggio studio?
    Dipende dalla lunghezza del corso, ma di solito da 1 a 3 mesi.
  • Serve per forza un permesso di lavoro?
    Quasi sì, soprattutto se è retribuito o occupa molte ore alla settimana.
  • E se il mio corso dura solo poche settimane?
    Fare sia il corso che lo stage richiede organizzazione super, ma non è impossibile: bisogna muoversi prima!
  • Come “spiccare” tra le candidature?
    Suona banale, ma: CV curato, motivazione vera, referenze affidabili, candidature personalizzate (non i soliti copia/incolla).

Tiriamo le somme

Andare all’estero, seguire un corso e trovare anche uno stage... non è una passeggiata. Richiede organizzazione, un po’ di coraggio (quello che di solito non si dice) e la voglia di mettersi in gioco. Noi di Studey ci siamo passati davvero, sappiamo sia quanto può essere pesante, sia quanto può valere la pena. Se vuoi parlarne, hai bisogno di una mano su visti o CV, oppure vuoi solo capire se ha senso provarci, qui nessuno ti promette miracoli — ma ascoltiamo la tua storia e ti diciamo davvero come stanno le cose.

Se vuoi saperne di più, scrivici pure o dai un’occhiata alle nostre risorse dedicate. E se hai solo bisogno di sfogarti, va bene anche quello — qui nessuno giudica.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.