Trovare Lavoro Part-Time in Irlanda: Consigli Onesti per Studenti Italiani
Non so tu, ma io quando sono arrivato in Irlanda la prima volta avevo in tasca l’ansia: come farò con i soldi? E il lavoro? E il mio inglese “tutto sommato buono” sarà abbastanza? Spoiler: un sacco di studenti che finiscono qui si fanno queste domande. Quindi sì, trovare un lavoro part-time mentre studi in Irlanda non è solo “utile”, a volte sembra proprio necessario. Ma com’è davvero? E cosa ti serve sapere PRIMA di buttarti a mandare CV?
Lavorare mentre studi: serve solo per “pagare l’affitto”?
Certo, un lavoro part-time aiuta con le spese (soprattutto se vuoi concederti una pizza ogni tanto e non solo scatolette). Ma vale anche molto di più: può darti una marcia in più per imparare l’inglese vero, non quello dei libri, e per sentirsi meno “estranei” in un paese nuovo. Diciamolo: stare in aula aiuta, ma solo fino a un certo punto. Imparare a gestire clienti nervosi al pub o colleghi di mille nazionalità è palestra vera.
Ok, ma… posso lavorare legalmente?
In parole semplici: sì, se sei uno studente universitario non UE con permesso di soggiorno valido (Stamp 2), puoi lavorare fino a 20 ore a settimana quando hai lezione e fino a 40 ore durante le vacanze ufficiali dell’università. Non devi richiedere un permesso extra, ma serve avere il permesso di soggiorno giusto (controlla bene i dettagli, cambiano in base alla situazione!).
Una cosa che pochi dicono: il primo punto di partenza fondamentale è richiedere quanto prima il PPS Number, una specie di “codice fiscale” irlandese senza cui nessuno ti assumerà. Fallo appena arrivi.
Dove si trovano davvero le offerte di lavoro? (spoiler: non solo online)
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Siti web (ma senza troppe illusioni):
Sì, Indeed e IrishJobs sono utili, ma spesso ricevi zero risposte. Applicare online va bene, ma sappi che tante offerte si trovano ancora col classico “giro porta a porta”, specialmente per bar, ristoranti, caffetterie o negozi. Armati di CV e chiedi di parlare col manager. È pesante? Sì. Serve insistere? Sì. -
Dentro l’università:
Le università in Irlanda spesso pubblicano offerte di lavoro part-time interne (tipo in biblioteca, amministrazione, tutoring ecc). Di solito trovi tutto nell’area “Student Services” sul loro sito, oppure chiedi direttamente negli uffici. Non aspettare che “ti scrivano loro”. -
Gruppi Facebook e comunità locali:
Non sottovalutare gruppi tipo “Italiani a Dublino” o “Students in Cork”, a volte compare proprio lì la cameriera o il commis di cucina che serve domani.
CV & Colloquio: cosa aspettarsi davvero
Il CV irlandese è diretto e breve, massimo due pagine, con poche “frasi di effetto”. Se non hai esperienza qui, evidenzia lavori o volontariato fatti in Italia, ma non ti vergognare se è la prima esperienza. Sii pronto a spiegare perché parli inglese meglio di come lo scrivi (succede a tutti all’inizio). Se ti chiamano per un colloquio, aspettati domande semplici ma molte su flessibilità, lavoro in team, gestione delle difficoltà con clienti (sì, anche se non hai mai lavorato).
Le difficoltà vere che (quasi) nessuno ti dice
- Ci vuole pazienza: non sempre trovi subito. Specialmente nelle grandi città la concorrenza fra studenti è alta.
- Attenzione a non strafare: lavorare, studiare e vivere lontano da casa è tosto. Piuttosto meno ore, ma con energia per sopportare tutto.
- Se l’inglese non è perfetto, ti capiterà qualcuno che ti risponde male. Non mollare: migliora ogni settimana, se chiedi aiuto di solito qualcuno lo trovi.
Domande che senti tutti i giorni (e risposte oneste)
Posso lavorare come commesso o solo nei bar?
No, puoi fare molti lavori diversi, inclusi negozi, biblioteche, piccoli uffici, babysitter, talvolta anche tirocini leggeri. Ma le cose più richieste restano hospitality e retail.
Serve uno “strano” permesso per lavorare?
No, basta essere iscritti regolarmente e avere il permesso di soggiorno Stamp 2. Fatti il PPS Number appena puoi.
Devo parlare inglese benissimo?
Serve capirsi, ma la perfezione non è richiesta. Con il tempo, in ambiente lavorativo, impari in fretta. Un trucco: cerca lavori dove molti stranieri hanno già lavorato, a volte sono più “pazienti”.
Un consiglio da chi ci è passato
Non abbatterti se dopo 10 CV nessuno ti risponde. Succede a tutti ed è più normale di quanto pensi. Chiedi anche ad altri italiani o ai compagni di corso se sanno di posti liberi. Fai rete, sii aperto e, soprattutto, ricordati che nessun errore al lavoro (o figuraccia in inglese) ti farà sembrare “meno”. La maggior parte degli studenti parte dal basso e… qui non giudica davvero nessuno.
Hai altre domande (anche quelle che ti sembrano sciocche)?
Non è sempre facile trovare risposte chiare quando si parte. Se ti va, puoi scrivere alla community di Studey: anche solo per raccontare la tua situazione o chiedere consigli pratici. Non abbiamo la bacchetta magica e non “garantiamo” il lavoro, ma sappiamo cosa vuol dire partire e non vogliamo raccontarti favole. Se hai bisogno di una dritta o vuoi sentire una voce di chi ci è già passato, ci trovi qui per davvero.
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