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Come scegliere tra corso di inglese per adulti o per giovani

Scegliere tra un corso di inglese per adulti o giovani dipende da età, obiettivi e preferenze di viaggio. Scopri le differenze cruciali in questa guida.

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Come scegliere tra corso di inglese per adulti o per giovani: guida pratica e senza filtri per chi parte dall’Italia

Quando si inizia a pensare di studiare inglese all’estero, una delle prime scelte che manda in crisi è proprio questa: meglio un corso per giovani o uno per adulti? Se hai già fatto qualche ricerca, probabilmente avrai trovato tante risposte preconfezionate – ma la verità è che NON esiste una regola fissa. Tutto dipende da età, aspettative, obiettivi, ma anche – banalmente – da come ti immagini il viaggio.

Qui provo a spiegarti, senza troppa “prosciutteria” negli occhi e senza dare per scontato che sia tutto perfetto, quali sono davvero le differenze tra le due opzioni, cosa tenere a mente e su quali rischi stare in guardia.


Corso per giovani VS. corso per adulti: cosa cambia sul serio

Ho raccolto quello che davvero fa la differenza – lasciando stare i volantini patinati:

Aspetto Corso per giovani Corso per adulti
Età dei partecipanti 8-17 anni 18+, spesso anche over 30 e 40!
Tipo di attività Tante escursioni, sport, lavori di gruppo Focus su speaking, business, esami
Ambiente Campus, college, famiglie “host”, tanti giochi Scuole spesso in centro, più autonomia
Obiettivi classici Migliorare “in generale”, socializzare Certificazioni, lavoro, università
Durata Più spesso d’estate, date fisse Flessibili: anche 2 settimane, anche 6 mesi
Socialità Molto guidata coi coetanei; rischio “bolla” Più mista, richiede un po’ di iniziativa

Quando un corso per giovani “ha senso” (e quando no)

Se stai ancora facendo le superiori o comunque hai meno di 18 anni, la scelta praticamente si fa da sola: le scuole accettano solo chi rientra in quella fascia d’età. Nei corsi per giovani, le giornate sono piene e “programmate”, lo staff ti accompagna dall’alloggio alla mensa. Di solito, trovi subito amici (anche italiani…) e non ci sono troppe distrazioni.

Pro:
  • Se sei timido, trovi più facile inserirti: tanti giochi di gruppo aiutano a rompere il ghiaccio.
  • Vivi la full-immersion anche fuori classe: tour di musei, serate, sport…
  • I genitori si tranquillizzano: più controllo e meno rischi.
Contro:
  • Il livello delle lezioni spesso si adatta “alla media” del gruppo. Se sei avanti, rischi di annoiarti; se invece fai fatica, il rischio è sentirti fuori posto (ma i bravi docenti sanno recuperare).
  • È difficile cambiare “marcia”: magari vorresti approfondire grammatica o prepararti a un test, ma i tempi sono quelli del gruppo.
  • L’inglese “vero”, fuori dal gruppo di italiani, si pratica meno. Quindi, se vuoi una botta d’autonomia e sfidarti, può essere limitante.

Perché (e per chi) un corso per adulti funziona meglio

Qui non ci giriamo intorno: partire per un corso per adulti può spaventare, soprattutto se non sei abituato a viaggiare da solo o se hai appena compiuto 18 anni. Però c’è un motivo se tanti lo fanno: hai più voce in capitolo su tutto, puoi scegliere durata, intensità, orari. E soprattutto le classi sono, di base, più eterogenee. Può esserci il ragazzo spagnolo appena maggiorenne, ma anche la manager tedesca o il chitarrista brasiliano di 27.

Pro:
  • Puoi scegliere un corso mirato: IELTS, Cambridge, inglese business, anche one-to-one.
  • L’ambiente è un po’ meno “gita scolastica” e più internazionale.
  • Sei (finalmente) senza etichette: nessuno ti dice che “sei piccolo” o che “sei italiano”.
Contro:
  • I primi giorni possono essere spaesanti. Tutti ti sembrano più sicuri di te, magari trovi gente che lavora già da anni.
  • Se non ti butti, rischi di sentirti isolato. Qui nessuno ti obbliga a partecipare alle attività: un minimo di iniziativa devi prenderla tu.
  • A seconda delle scuole, il costo sale (più corsi business, meno attività gratuite nel tempo libero).

Quali errori evitare (li abbiamo fatti anche noi)

  • Iscriversi a “quello coi giochi” anche se vuoi certificarti velocemente: Sembra ovvio, ma capita spesso che qualcuno si ritrovi in classe a parlare di “favole inglesi” quando sperava di preparare l’IELTS…
  • Pensare che nel corso per adulti trovi solo gente “vecchia”: No, non è così! Però aspettati molta più varietà e meno compagnia fuori scuola, almeno all’inizio.
  • Dare troppe cose per scontate (sull’alloggio, sugli orari, sulle regole): Nei corsi per adulti il supporto è minore: le emergenze si risolvono da soli o chiedendo una mano, ma non c’è “la mamma” pronta sotto casa.
  • Ignorare i contenuti del corso solo perché “tanto l’inglese mi serve a prescindere”: No, non tutti i corsi preparano alle stesse certificazioni o hanno la stessa qualità. Meglio chiedere una volta in più.

Qualche storia reale (e qualche riflessione) – zero filtri

Federica, 16 anni, era gasatissima per il suo primo viaggio-studio in Irlanda; si è ritrovata con un gruppo vivace, tanto sport, mille nuove parole… ma a fine corso sentiva di aver “sprecato tempo” perché le lezioni non erano su misura per il suo inglese già forte. Ti ritrovi?
Luca, 22 anni, cercava un corso per adulti a Londra per preparare IELTS. Le prime settimane un po’ dure: poca compagnia, tanto studio, vita molto più “da grande”. Dopo un po’, ha trovato il suo giro nei pub quiz e serate proposte dalla scuola. Il primo passo? Partecipare, anche senza conoscere nessuno.
Marco, 19 anni, aveva provato sia la summer school per ragazzi che un corso per adulti per prepararsi al master. La transizione gli stava stretta (“Sembrava di ricominciare tutto da zero!”), ma alla fine ha detto: “Ne valeva la pena, ho imparato a cavarmela davvero.”


E se sono incerto? Alternative – senza slogan

  • Qualche scuola propone corsi misti o classi “bridge”: se hai 17-18 anni, prova a chiedere. A volte ci sono moduli che ti aiutano a entrare nel giro degli adulti senza spaventarti troppo.
  • I corsi online non sono la stessa cosa ma possono aiutare a farti un’idea più precisa su cosa ti servirà davvero: soprattutto se vuoi risparmiare o partire più avanti.
  • Confrontati con chi ci è passato: ex studenti, forum, esperienze vere – non sempre le risposte degli agenti sono “sincere” (e noi, se non ne sappiamo qualcosa, preferiamo dirtelo anziché venderti il sogno).

In pratica: come scegliere (ovvero, quello che avremmo voluto sapere prima di partire)

La scelta non è mai solo questione di prezzo, durata o città. Chiediti:

  • Posso gestire la mia autonomia fuori casa? Se sì, i corsi per adulti possono darti tantissimo. Se no, non c’è nulla di male: meglio un’esperienza protetta ma coinvolgente.
  • Cosa voglio davvero ottenere? Divertirmi, socializzare, o portarmi a casa una certificazione e una marcia in più sull’inglese?
  • Mi va bene “passare la giornata” con chiunque abbia più o meno la mia età (e magari parla italiano)? Oppure voglio mettermi in gioco, rischiare anche di avere “meno amici”, ma imparare di più?

La cosa che vale per tutti? Se sei insicuro, chiedi. Non vergognarti di fare domande “sciocche”: spesso sono quelle che fanno la differenza tra una partenza ok e una partenza con il magone.


Alla fine, non c’è una formula per la scelta perfetta, ma il rischio peggiore è puntare tutto su una promessa troppo patinata. La vera risposta, fidati, la trovi non solo guardando i programmi ma parlandoci sopra – senza filtri – con chi ha fatto lo stesso percorso (magari anche con noi). Se ti va, ci siamo – per consigli onesti, storie vere e aiutarti a non sentirti mai un semplice “numero” tra i tanti.

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