Decidere dove seguire un corso di inglese – se in una grande città o in un posto più tranquillo, magari immerso nella campagna – non è un semplice dilemma da brochure. È una scelta che pesa davvero sul modo in cui vivi l’esperienza, impari la lingua e, in fondo, cresci anche come persona. Al di là delle foto patinate delle scuole o delle descrizioni accattivanti, ci sono diversi fattori (molto concreti!) da mettere sul piatto.
Corso di inglese in città: come si sta, davvero?
Se pensi alle città britanniche (o irlandesi, australiane, canadesi… la logica è simile), la prima cosa che viene in mente è l’energia. Gente dappertutto, nuovi incontri praticamente ogni giorno, mille stimoli. Il bello? Vivi l’inglese fuori dalla classe: dal barbiere al pub, dal museo al take-away sotto casa. Finisci per scoprire espressioni che non troverai mai in un libro di grammatica e, se vuoi, puoi ritrovarti a chiacchierare con persone da ogni parte del mondo.
Ovviamente c’è un rovescio della medaglia. Primo, il costo: tra affitti, trasporti pubblici e uscite varie, la città può mettere sotto pressione il portafogli (e anche i nervi, diciamolo). Non tutti hanno il budget per Londra o Dublino… e anche città più piccole possono sorprendere. Poi, la distrazione è dietro l’angolo: tra mille eventi ed eventi, la tentazione di rimandare studio e compiti esiste, eccome. E a qualcuno il rumore, il traffico, la folla potrebbero far venire voglia di scappare di corsa.
Cosa ti porti a casa se la città fa per te:
- Più opportunità di incontrare persone (anche potenziali amici a lungo termine)
- Possibilità di trovare lavori part-time, stage, info su università o datori di lavoro
- Studiare “sul campo” l’inglese parlato, con tutti gli accenti del caso
- Vita intensa, ma impegnativa sul piano finanziario ed emotivo
Attenzione se…:
Se tendi a distrarti facilmente, o se il rumore ti stressa, magari ti serve un piano B nei momenti caotici (tipo una buona biblioteca nascosta o… un paio di cuffie anti-rumore!).
Corso di inglese in campagna o in una piccola città: che aria tira?
Immagina mattine più silenziose, corsi con pochi compagni, magari la scuola affacciata su un parco invece che su una strada trafficata. Qui la vita scorre più lenta, le distrazioni sono meno, e spesso si creano gruppi più affiatati – il famoso “tutti nella stessa barca” vale davvero, soprattutto se siete expat in pochi!
Un vantaggio molto concreto? Spesso costa meno: affitti, cibo, anche i trasporti. E alcuni studenti trovano che questa tranquillità aiuti davvero a prendere il ritmo, a buttarsi nelle conversazioni senza la paura di “perdere il treno”. Però non è sempre tutto rose e fiori.
Meno stimoli può voler dire anche meno occasioni per parlare fuori dall’aula, meno eventi sociali e, a volte, la sensazione di essere un po’ isolati. Se la cittadina è molto piccola e la comunità locale non interagisce tanto con gli studenti stranieri, serve coraggio per uscire dalla “comfort zone” della scuola. E non sempre si trova lavoro extra o un cinema in cui svagarsi nel weekend.
Punti di forza della campagna (o della small town):
- Spese più gestibili
- Maggiore concentrazione e poche distrazioni
- Ambiente familiare e più stretto rapporto con insegnanti e compagni
Occhio però…
Se il rischio di sentirsi soli o annoiati ti spaventa, prova a chiedere agli ex studenti come si sono trovati davvero (spoiler: qualcuno ha mollato perché si sentiva isolato, altri invece hanno stretto amicizie fortissime!).
Come decidi davvero?
La città attira chi cerca stimoli continui, la campagna chi vuole calma e rapporti profondi. Ma, in realtà, la scelta migliore è quella che regge sulla distanza tra come sei fatto, cosa vuoi ottenere e… quanto puoi permetterti di spendere.
Qualche domanda concreta da farti (e da farci!) prima di decidere:
- Di cosa hai bisogno per stare bene? Preferisci la folla, le novità quotidiane, o la routine, i piccoli gruppi?
- Qual è il tuo budget reale? (Non solo il prezzo del corso, considera alloggio, uscire, trasporti, extra.)
- Vuoi cercare lavoro o stage durante il soggiorno? (Più facile in città – di solito.)
- Ti interessa fare vita universitaria, networking, conoscere persone di culture diverse?
- Sei a rischio “saudade” di casa o tendi a isolarti quando le cose si fanno difficili? (La campagna tende a fare più gruppo, ma anche ad essere più “chiusa”.)
Due storie, senza filtri
Abbiamo chiesto a chi ci è già passato:
Sara (20 anni), ha scelto Birmingham:
“Birmingham è abbastanza grande da non annoiarti mai. Ho migliorato l’inglese ogni giorno, è vero, ma pago uno sproposito per la stanza e quando ero stressata mi mancava uno spazio tranquillo. Però, a posteriori, non lo cambierei: ho trovato amici di ogni parte del mondo.”
Marco (22 anni), scuola in Cornovaglia:
“I primi giorni è stata dura: poco da fare, tutti che già si conoscevano. Poi ho legato tantissimo con il gruppo della scuola e i prof, ma ci è voluto un po’ di tempo. In città mi sarei perso, qui invece mi sono sentito seguito. Ma quando avevo nostalgia di casa… online era l’unico modo per svagarmi.”
FAQ schiette, senza aironi
Conta così tanto scegliere tra città o campagna per imparare bene l’inglese?
Sì, perché ti influenzerà ogni giorno – dalla motivazione fino alle piccole cose come come vai a fare la spesa o chi incontri al parco.
Posso cambiare idea, magari spostarmi da una città alla campagna o viceversa?
Dipende dalle scuole, non sempre è possibile senza penali o complicazioni. Chiedicelo prima, ti aiutiamo a capire la fattibilità.
Come valuto se una scuola vale il prezzo che chiede?
Conta il pacchetto completo (corso, supporto, alloggi, attività, spese extra). A volte spendi meno, ma hai di più.
Meglio una scuola piena di internazionali o con pochi studenti?
Una via di mezzo funziona spesso meglio: tanti studenti = più iniziative, piccoli gruppi = più attenzione, ma fai attenzione a non finire sempre a parlare italiano!
Se hai ancora dubbi o vuoi parlarne senza ricevere la solita risposta “standard”, scrivici pure. Non abbiamo risposte magiche, ma una cosa la sappiamo: ogni esperienza è diversa, e va costruita su misura (magari anche cambiando idea strada facendo, nessun problema). Nel frattempo, parliamo di soluzioni reali, anche pratiche, per trovare la strada giusta per te.
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