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Come scegliere tra corso di inglese in città d’arte o città universitaria

Scegliere tra una città universitaria e una città d’arte per un corso di inglese dipende dalle tue aspettative e dal tipo di esperienza che vuoi vivere.

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Corso di inglese: città d’arte o città universitaria? Le differenze vere che contano

Quando si inizia a cercare un corso di inglese all’estero, una delle prime domande che salta fuori è: ma dove vado? In una città universitaria piccola, piena di studenti e magari anche un po’ più tranquilla, oppure in una città d’arte, grande e vibrante, dove succede sempre qualcosa? Se ci sei passato, sai che questa scelta non è solo una formalità. Dipende molto da che tipo di persona sei, da che cosa ti aspetti dall’esperienza, e anche da cosa vuoi portarti a casa quando torni.

Qui non ci sono risposte da “pubblicità perfetta”. Ti raccontiamo le differenze vere, con i pro e i contro che ci siamo trovati ad affrontare anche noi — perché, sì, abbiamo vissuto tutti e due i mondi.


Città universitaria: la bolla degli studenti

Te la immagini già: stradine piene di biciclette, caffè con offerte per studenti, il supermercato che vende pasta italiana decente. Città come Oxford, Cambridge, Utrecht, o Cork sono fatte su misura per chi studia.

Cosa offre di positivo:
  • Ambiente amico degli studenti: Quasi tutti quelli che incontri stanno vivendo più o meno le tue ansie. Non sei il “turista” che infastidisce, sei parte della tribù degli studenti.
  • Vita meno costosa: Gli affitti sono spesso più bassi, e anche le uscite serali non ti prosciugano il portafogli come potrebbe succedere a Londra o Dublino.
  • Meno caos, più tempo per te: Non sei travolto dalla folla, puoi prenderti i tuoi ritmi. È un ambiente “protetto”, a misura di chi si sta ancora “allenando” alla vita vera da fuori casa.
I contro, però, esistono:
  • Poca varietà culturale: Se ami musei grandi, concerti ogni sera o vuoi perderti tra mostre e artisti di strada, qui rischi di annoiarti in fretta.
  • Routine che può stancare: Dopo un po’, i soliti posti, le solite facce e i soliti locali possono andare stretti, soprattutto se sei tipo da “avventura nuova ogni giorno”.

Città d’arte: vita vera, senza limiti (o quasi)

Londra, Amsterdam, New York, Dublino, Toronto: nomi che brillano e che spesso fanno un po’ paura. Qui non mancheranno mai cose da fare, persone nuove, idee fuori dal comune.

Punti forti delle grandi città:
  • Cultura a ogni angolo: Teatri, musei, eventi, serate, incontri internazionali. Se ami scoprire cose nuove e vuoi metterti in gioco tutto il giorno, qui non ti annoi.
  • Reti e conoscenze ovunque: Le opportunità per fare networking sono pazzesche. Ti può capitare di conoscere colleghi da tutto il mondo solo facendo la fila al festival del cinema o bevendo un caffè in biblioteca.
  • Inglese vero, a ogni passo: Niente comfort zone. Se entri nei flussi di una grande città, l’inglese diventa la tua seconda pelle in fretta.
Ma servono spalle larghe:
  • Tutto più costoso: Affitti, trasporti, vita… bisogna fare i conti ogni mese. E spesso devi scendere a compromessi sulla sistemazione.
  • Rischio di perdersi nel rumore: Tante occasioni, troppe scelte. Se non hai le idee chiare, potresti farti travolgere dal tutto e dimenticare perché sei venuto lì.
  • Più facile sentirsi soli: In mezzo alla folla puoi sentirti piccolo. Non è raro, specie se parti da solo e non conosci nessuno.

Le domande vere che ci fanno spesso

Si impara più inglese in città grande o piccola?
Più che la città, conta cosa fai tu. Anche a Londra puoi parlare solo italiano se frequenti solo compatrioti. E anche in una cittadina puoi migliorare l’inglese se ti butti e parli con tutti. Quindi dipende davvero da come vivi l’esperienza.

Una città universitaria è meglio per i più giovani?
Sì, spesso lo è — soprattutto se è la prima esperienza fuori casa. Ma non è obbligatorio. Se hai voglia di scoprirti e sei una persona indipendente, puoi scegliere anche una città grande.

Eventi culturali e divertimento esistono anche nelle città universitarie?
Certamente, ma con meno varietà e meno frequenza. Aspettati serate tra studenti e qualche attività organizzata in città, ma non la scelta infinita di una metropoli.

E per chi vuole poi iscriversi all’università all’estero?
Se vuoi un assaggio della vita da studente internazionale, la città universitaria è perfetta: puoi abituarti ai tempi e ai ritmi veri. Se però il tuo obiettivo è conoscere il mondo a 360°, allora la città d’arte ti darà più stimoli diversi.


Due storie vere (perché ci siamo davvero passati)

Alessia, 19 anni – Cambridge
“Mi sembrava tutto minuscolo quando sono arrivata. All’inizio pensavo: ‘Oddio che noia’. Poi invece mi sono accorta che qui non sei mai davvero solo: qualcuno con cui parlare c’è sempre e il fatto che ci siano solo studenti aiuta a fare amicizia. Certo, dopo un po’ qualche serata diversa mi mancava, ma come primo step va benissimo.”

Luca, 21 anni – Londra
“Londra spacca, c’è sempre qualcosa di nuovo da provare e la città è un continuo stimolo. Però all’inizio ero spaesato, e non lo dico per scherzo. E i prezzi ti costringono a organizzarti — e attenzione agli italiani, perché sono ovunque! Sta a te decidere con chi passare il tempo.”


Un confronto diretto (solo per aiutarti)

Aspetto Città Universitaria Città d’arte
Ambiente Comunità studenti, accogliente Internazionale, dinamica
Costo della vita Più contenuto Più alto
Cultura Eventi limitati Ampia offerta
Reti sociali Più facile creare legami stabili Più occasioni ma meno profondità
Rischio di distrarsi Basso Alto — tentazioni ovunque
Consigliata a... Chi parte per la prima volta, chi vuole focalizzarsi sullo studio Gli esploratori, chi ama l’azione e le sfide

(ma ricordati che nessuna tabella sostituisce la tua esperienza personale)


E allora… dove si impara davvero?

Non c’è una risposta giusta che vada bene per tutti. Davvero. Dipende da che persona sei, dalle tue paure e da che cosa speri di trovare fuori dall’Italia. Se vuoi un ambiente dove sentirti subito a tuo agio e avere delle “reti di sicurezza”, la città universitaria va benissimo. Se ti butti e non vedi l’ora di vivere tutto e subito, la città d’arte fa al caso tuo.

Noi di Studey lo diciamo sempre chiaro: non c’è la scelta perfetta, c’è la scelta che si adatta meglio a te in questo momento. Siamo qui anche solo per ascoltare i tuoi dubbi, raccontarti le esperienze che abbiamo vissuto sulla nostra pelle e aiutarti a scegliere — senza pressure né promesse strane.

Hai un dubbio reale, magari troppo “banale” per scriverlo in un gruppo Facebook? Scrivici senza problemi: la risposta onesta te la diamo sempre, anche se è “non lo sappiamo neanche noi, ma possiamo cercarla insieme”.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.