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Come scegliere tra corso di inglese generale e specialistico

Scegliere il giusto corso di inglese è fondamentale per evitare frustrazioni. Scopri se puntare su un corso generale o specialistico per le tue esigenze.

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Corso di inglese generale o specialistico? Una guida vera per studenti italiani

Scegliere il corso di inglese giusto quando decidi di studiare all’estero sembra più facile a dirsi che a farsi. Tutti ci siamo passati: mille proposte online, sigle strane, promesse di “fluency in poche settimane”, e la sensazione che una scelta sbagliata possa pure costarti carissima — sia in soldi che in tempo ed energie. Facciamo chiarezza, senza giri di parole.


Cosa vuol dire “inglese generale”?

Immagina il corso di inglese generale come un “campo base”, da cui si parte per salire tutte le altre montagne. Qui si lavora sulle quattro fondamenta: ascolto, parlato, lettura, scrittura. È il tipico corso dove impari a cavartela nella vita quotidiana — diciamo quella roba che ti serve per ordinare al ristorante, capire le indicazioni in aeroporto, cercare una stanza in un alloggio condiviso senza scambiarti messaggi con Google Translate ogni due minuti.

Quando ha senso sceglierlo?

  • Se le basi sono traballanti, l’inglese a scuola non ti ha mai entusiasmato, o semplicemente non ti senti sicuro a parlare.
  • Vuoi lavorare sull’ansia di parlare in pubblico (spoiler: ce l’abbiamo avuta quasi tutti!).
  • Ti serve ottenere una certificazione intermedia o prepararti a vivere in un ambiente internazionale senza esperienze pregresse.

Cosa si fa in classe?

  • Dialoghi di sopravvivenza (“Scusi, come si arriva a…?”) e situazioni reali.
  • Un po’ di grammatica, ma senza diventare grammarnazi.
  • Comprensione di testi (giornali, ricette, email… niente Shakespeare — a meno che tu non lo chieda).
  • Giochi di ruolo, esercizi su ascolto e conversazione spontanea.

Quanto dura?

La durata la decidi tu, ma tipicamente dalle 3-4 settimane a qualche mese. Diverse scuole sono flessibilissime: puoi iniziare praticamente tutto l’anno e aggiungere settimane man mano che ti senti crescere.


Che cos’è un “corso di inglese specialistico”?

Qui si entra nell’inglese di settore: pensalo come imparare “l’inglese degli adulti”, quello della tua futura professione, oppure dell’università. Dai colloqui di lavoro ai report, dalle simulazioni mediche alle presentazioni di marketing… ogni corso specialistico ha il “suo” lessico, le sue regole di comunicazione. Non è roba che impari sulle serie TV.

Quando ha senso sceglierlo?

  • Se punti a una laurea in un’università all’estero, specie in inglese, e temi di arrivare in aula e non capire metà delle parole tecniche.
  • Ti aspetta uno stage, un lavoro, o una professione in ambito preciso (business, medicina, turismo, legge ecc.).
  • Devi superare esami come IELTS Academic o TOEFL, che chiedono skills molto oltre il “How are you?”.

Cosa si fa davvero?

  • Simulazioni di meeting, business plan, dibattiti o casi pratici del settore scelto.
  • Terminologia tecnica (a volte da imparare a memoria, onestamente).
  • Scrivere report, email formali, articoli accademici—insomma, quello che serve davvero nel lavoro o nello studio.
  • Affinare l’accento e la chiarezza quando parli in pubblico, perché non basta “capire”, in certi contesti bisogna saper “convincere”.

Quanto impegna?

Di solito è più intenso, parte già con l’idea che tu abbia una base solida sul generale. Può durare dalle 4 settimane in su, ma va pianificato con attenzione: a volte servono cicli combinati generale + specialistico.


Ok, ma quale corso mi serve DAVVERO?

Qui arriviamo al succo, senza farti perdere tempo:

  • Inglese base o intermedio basso? Parti generale, sempre.
  • Vuoi migliorare la conversazione per i viaggi o la vita all’estero, senza piani troppo rigidi? Vai di generale.
  • Devi entrare in università o lavorare in un settore specifico fuori Italia? Probabilmente ti serve una base generale, e poi il salto nel corso specialistico.
  • Pochissimo tempo o budget limitato? Investi nelle basi. L’inglese tecnico lo costruisci dopo, se ti serve davvero.

Attenzione: Scorciatoie non ne esistono. Iscriversi subito a un corso business con un inglese traballante è il modo più veloce per sentirsi frustrati, magari mollare in anticipo, e sprecare soldi.


Rischi ed errori comuni (visti da vicino)

  • “Salto la base e vado subito al tecnico!”
    Spoiler: spesso si ritorna indietro dopo due settimane sfiancanti.
  • Sottovalutare il livello richiesto.
    Corsi specialistici spesso partono già da un inglese “decente”.
  • Pensare che la scuola basta.
    Serve studio personale, autoironia e amici con cui parlare fuori dalle lezioni.
  • Affidarsi a corsi specializzati ma poco seri.
    Fatti furbo: controlla sempre che i docenti abbiano anche esperienza reale nel settore.

Qualche storia vera dal nostro team

Sara, che voleva fare il Master in Business Management nel Regno Unito, era partita con mille entusiasmi… peccato che il primo test le dimostrasse che la base era instabile. Ha scelto un corso generale da tre mesi, poi il business English specialistico. Ha risparmiato un sacco di frustrazione (e di tempo, alla fine).

Marco invece, con inglese intermedio discreto, aveva in mente solo di viaggiare e conversare meglio. Si è fermato al corso generale, senza stressarsi con terminologia da economia — ed è tornato super soddisfatto.


Domande che ci fate spesso (risposte vere, senza filtri)

Devo fare una valutazione del mio livello prima di scegliere?
Sì, sempre. I test “fai da te” sono un primo passo, ma un confronto con un buon advisor fa la differenza.

Si può cambiare percorso in corsa?
Eccome! Anzi, spesso consigliamo di iniziare dal generale e passare allo specialistico solo quando siete davvero pronti.

Se devo prepararmi per l’IELTS o il TOEFL?
Qui serve il corso specialistico, meglio ancora se pensato proprio per la preparazione a quell’esame (cambia l’approccio rispetto all’inglese “normale”).

C’è il rischio di buttare via tempo o soldi?
Nessuno ha la bacchetta magica, però con i giusti passaggi ci si arriva. Noi lo diciamo sempre chiaro (anche a costo di sembrare “meno venditori”): la scelta perfetta non esiste, quella giusta però sì, se parti da te stesso e non solo dai cataloghi delle scuole.


In conclusione (non una marchetta, giuriamo!)

Scegliere tra inglese generale e specialistico è una decisione più personale che tecnica. Dimentica chi ti dice “questo va bene per tutti”. Il trucco è capire dove sei ora, dove vuoi arrivare davvero e che tempo/risorse hai. Non lasciare che la paura di sbagliare ti blocchi — e se serve un confronto sincero, il nostro team (fatto di ex studenti e non di centralinisti) c’è davvero per aiutarti, anche solo per toglierti qualche dubbio. Nessuna pressione e zero risposte pre-confezionate: solo quello che vorremmo aver sentito noi, prima di partire.

Scrivici se vuoi parlarne senza impegno, o raccontaci dove vuoi arrivare: a trovare la strada si lavora insieme, non da soli.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.