Corso di inglese breve o lungo? Una guida onesta per chi ci sta davvero pensando
Se stai pensando di partire per studiare inglese all’estero, prima o poi la domanda “meglio un corso breve o lungo?” arriva per tutti. E, sì, la risposta non è mai uguale per tutti: non c’è una formula magica. In questa guida vogliamo aiutarti ad andare oltre le solite brochure patinate e darti un’idea concreta di come scegliere, partendo da chi — come noi — si è trovato nella stessa situazione.
Corso breve e corso lungo: in cosa cambiano davvero
Tanto per evitare confusioni: quando parliamo di corsi “brevi”, in genere intendiamo quelli che durano da due a otto settimane. L’ideale se hai bisogno di dare una spinta veloce al parlato o ti serve un’iniezione di coraggio prima di cambiare paese o buttarti nell’avventura universitaria all’estero. Spesso sono concentrati su come cavarsela nelle situazioni di tutti i giorni — chiacchierare, fare domande, capire meglio gli accenti.
I corsi “lunghi”, invece, vanno dalle 12 settimane fino a un anno (a volte anche oltre). Qui si gioca davvero la partita se vuoi un inglese che non ti lasci a piedi quando arriva una mail formale, un essay universitario, un esame come IELTS, o addirittura se vuoi lavorare con la lingua. Si lavora anche su grammatica, scrittura e — cosa che non si dice mai — sulla sicurezza che viene solo con il tempo.
Ok, ma quale corso fa per te? Ecco le domande che valgono più di mille test online
1. Da dove parti (veramente)?
Non serve rispondere a caso. Se ti senti di sapere solo “hello” e “goodbye”, inutile girarci intorno: poche settimane non bastano per miracoli. Ma se hai già una base e vuoi solo scioglierti, un corso breve può tornare comodo.
2. Cosa vuoi ottenere davvero?
Vuoi capire le battute degli inglesi, fare amicizia e non sentirti sempre quello “con l’accento”? Un corso breve, magari intensivo, può essere un buon inizio.
Se però miri a iscriverti in un’università internazionale, sostenere colloqui di lavoro seri o ottenere una certificazione, serve tempo. Nessun dubbio qui, purtroppo: la scorciatoia non funziona.
3. Quanto tempo hai in agenda, sul serio?
Un corso breve si può spesso infilare tra scuola, lavoro, o altri progetti. Un corso lungo chiede più impegno e resistenza, lo diciamo subito. Nessuna vergogna a dire “non ce la faccio ora”.
4. E il budget?
Noi non vogliamo mai farti spendere più del necessario, ma è giusto essere trasparenti: i corsi lunghi costano, perché tra lezioni, affitto e tutto il resto i mesi volano. Allo stesso tempo, il rischio di buttare via soldi con corsi troppo corti — che poi devi ripetere — è reale quanto la paura di parlare inglese davanti a tutti.
I dettagli che (di solito) non ti dice nessuno
- Occhio alla scuola: meglio una scuola davvero seria e riconosciuta (e se vuoi consigli, chiedi pure). Il rischio “trappola turistica” esiste.
- Nei corsi brevi è facilissimo trovarsi in classi miste, età e livelli diversi: o vai d’accordo con tutti, o puoi sentirti un po’ spaesato.
- Corsi lunghi? Spesso offrono più supporto con tutor, attività, e ti danno davvero il tempo di ambientarti. E sì, entri dentro la cultura, non solo dentro le aule.
- Burocrazia: i corsi lunghi di solito richiedono visti particolari, permessi che possono complicarsi. Ti aiutiamo, ma serve partire in tempo.
Qualche storia vera dalla community
Te ne racconto due, senza filtri:
Sara è partita per un corso di 4 settimane a Londra, per “sbloccarsi” prima dell’università. Si è sciolta parecchio nel parlato, ha preso sicurezza per le chiacchiere di tutti i giorni. Ma quando ha iniziato a scrivere saggi accademici, si è resa conto che forse avrebbe avuto bisogno di qualche settimana in più.
Luca invece ha fatto sei mesi in Irlanda. All’inizio era la classica persona che si nasconde durante le conversazioni. Col tempo non solo ha trovato amici di ogni parte del mondo, ma è riuscito anche a prepararsi (senza panico) per l’esame IELTS. “Lento, ma sicuro”, dice lui.
FAQ concrete (quelle che riceviamo davvero)
Quanto ci vuole per diventare “fluente”?
Dipende, ma per un B2 stabile si parla di almeno 3-6 mesi, fatti col ritmo giusto. Non dare retta a chi promette di “farti parlare come un madrelingua in 4 settimane”.
Se inizio con un corso breve, posso allungare il tiro?
Molti nostri studenti fanno così. Testi la situazione e poi decidi se continuare. È un approccio intelligente se ti spaventa impegnarti subito per tanti mesi.
Un corso breve è inutile?
No! Può essere un ottimo allenamento, soprattutto se hai bisogno di rompere il ghiaccio o consolidare una base che già c’è. Ma non aspettarti magie, questo sì.
In sintesi (senza slogan, promesso!)
Non c’è una scelta giusta per tutti. Siediti, valuta il tuo punto di partenza, dove vuoi arrivare, quanto tempo e soldi puoi investire davvero, senza pressioni. E se non lo sai ancora, va bene: chiedi! Noi di Studey ci siamo passato tutti e una consulenza serve anche a dire che forse è meglio aspettare, o partire piano.
Studiare inglese fuori è un bel salto e vale la pena farlo con la testa, non solo per finirlo sulla carta. Siamo qui per darti una mano, anche solo per chiarirti le idee — niente promesse irrealistiche, solo la realtà di chi c'è passato.
Se vuoi confrontarti, raccontarci i tuoi dubbi o anche solo sentire qualche storia in più, scrivici: ti ascoltiamo davvero.
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