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Come scegliere la durata di un corso intensivo di inglese

Scegliere la durata del tuo corso intensivo di inglese è personale e dipende dai tuoi obiettivi e dalla tua capacità di gestire lo stress.

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Quanto deve durare davvero il tuo corso intensivo di inglese? Una guida senza filtri

Scegliere un corso intensivo di inglese sembra facile: basta guardare prezzi, durata e partire, no? In realtà – e chi ci è passato lo sa – spesso dopo le prime lezioni ci si rende conto che la scelta della durata non è solo una questione di “quante settimane posso/voglio permettermi”.

È molto più personale, e spesso piena di dubbi. Quindi, nessuno slogan, niente promesse miracolose: qui trovi solo qualche dritta pratica da chi ha vissuto la stessa ansia davanti alle tabelle dei corsi. Prendila come una chiacchierata tra studenti che ci sono già passati.


Prima domanda vera: PER COSA ti serve l’inglese?

Partiamo dalle basi — non dal manuale universitario. Ti serve per passare un esame (IELTS, TOEFL, Cambridge)? Per non sentirti perso appena metti piede a Londra? O per riuscire a partecipare davvero a una lezione, non solo ad “esserci”? La risposta influenza tutto, perché la durata ideale cambia tantissimo.

  • Obiettivo esame: spesso bastano 4-6 settimane super concentrate, ma va bene solo se parti già da un livello medio e sei pronto a studiare tanto anche fuori dalle lezioni (tipo: “scordo Instagram finché non capisco le writing tasks”).
  • Vuoi parlare davvero: qui serve più tempo, anche solo per abituarsi ad accenti, slang, ritmo delle conversazioni vere. Se hai modo (e voglia), puntare su 2-3 mesi aiuta a entrare davvero nell’inglese quotidiano.

Seconda domanda fastidiosa: quanto reggi l’intensità?

I corsi intensivi hanno la caratteristica di lasciarti scarico a fine giornata, soprattutto all’inizio. Non tutti siamo uguali: c’è chi li ama e si accende con le sfide, e chi invece dopo 3 giorni pensa “Che ci faccio qui?”.

Un corso di 2-3 settimane può sembrare perfetto per chi non vuole “sprecare” tempo, ma rischia di essere un frullatore se le tue basi sono deboli o se magari fuori dalla scuola non hai nessuno con cui parlare inglese.

Un corso da 8-12 settimane, invece, ti dà più tempo per assorbire, recuperare le forze, fare amicizie (quelle vere, non solo da interrogazione in classe), capire cosa funziona e cosa no nel tuo metodo. Solo tu puoi sapere quanto riesci a stare sotto pressione senza perdere il sorriso.

Terza domanda mai detta: quanto puoi “spedalare” davvero?

Siamo sinceri: la durata la decide anche il portafoglio e gli impegni che hai a casa. Non c’è niente di male. Se il budget è limitato, meglio 3 settimane fatte bene che due mesi a singhiozzo. E se hai pochi giorni fra maturità ed eventuali appelli, comprimere serve, sì, ma sappi che servirà tanta energia (e un po’ di comprensione con te stesso).


Esempio senza filtri: la storia di Sara

Sara aveva solo sei settimane tra la fine della triennale e l’iscrizione a un master a Cardiff. Doveva alzare il suo IELTS almeno di un punto, ma temeva di non farcela in tempo. Si è iscritta a un corso super-intensivo, e ci ha messo dentro anche sessioni serali di “English Movie Nights” con altri studenti (che sono finite spesso a mangiar pizza… ma almeno discutevano in inglese!). Dopo 11 settimane ha preso il risultato che le serviva, ma ha detto onestamente: “Se avessi avuto più tempo, sarebbe stato meno stressante”.


La verità (scomoda) sul burnout

Un corso intensivo – specie se breve – può farti fare un salto pazzesco, ma può anche lasciarti stanco, nervoso, senza energie per il resto della giornata. Non è segno che “non sei portato” o che in Italia ci preparano male: è normale faticare. Se vedi che lo stress sale, che ti isoli o che non ti diverti mai — respira. Parla con qualcuno (anche con noi, in chat: non promettiamo rimedi magici, ma ascoltare aiuta).


E se un corso intensivo NON basta?

A volte, un corso intensivo è solo la partenza, non il traguardo. Se hai molti mesi di tempo, valuta alternative tipo corsi semi-intensivi, più lunghi, magari con attività sociali, home stay, gruppi di conversazione. Non c’è una formula giusta uguale per tutti – l’importante è avere obiettivi veri (non “devo essere perfetto subito”!) e un po’ di pazienza con i propri tempi.


Domande che riceviamo spesso

“Mi bastano 2 settimane per imparare a parlare bene?”
Onestamente… no. In due settimane sblocchi tanti meccanismi (fiducia, ascolto, sopravvivenza quotidiana), ma l’inglese “vero” arriva parlando tutti i giorni, anche dopo.

“Meglio più intenso ma corto, o più leggero ma lungo?”
Dipende solo da te, dal tuo punto di partenza, da quanto reggi la fatica e da che tipo di persona sei. Chiediti: “Mi conosco abbastanza per decidere?”

“E se, nonostante il corso, mi sento comunque insicuro?”
Normale. Succede a tutti, specie all’inizio. L’inglese migliora anche nei giorni “no”. Parlane. Non devi sentirti solo: nessuno qui pretende la perfezione.


In sintesi? Non esiste il corso perfetto per tutti.

La durata giusta la decidi tu, non una brochure o un algoritmo. Capriamo le tue paure – ci siamo passati anche noi. E se hai bisogno di chiarirti le idee, raccontaci la tua situazione: niente giudizi, niente promesse impossibili. Al massimo, una chiacchierata reale, senza filtri e con qualche consiglio in più.

Hai domande pratiche o ti serve una mano a capire da dove partire? Scrivici: anche questo fa parte del viaggio.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.