Scegliere il corso di inglese giusto: una guida senza filtri
Prendere la decisione di migliorare il proprio inglese (specialmente se sogni di studiare o vivere fuori dall’Italia) mette addosso un po’ di pressione, lo sappiamo. La scelta del corso dipende da chi sei, da dove parti e da cosa vuoi davvero fare con l’inglese: non è una questione di seguire la moda, e nemmeno di scegliere “l’opzione più economica che capita”. Dopo aver aiutato studenti molto diversi tra loro a orientarsi, possiamo dirlo chiaro: il corso perfetto per tutti non esiste. Esiste il corso giusto per te — ma serve tempo e un po’ di onestà con se stessi per capirlo.
Da dove partire: il tuo vero livello (non quello che dici agli amici)
Il primo passo non è scegliere la scuola o guardare i prezzi, ma capire davvero a che punto sei. Sembra banale, ma vedere il proprio livello scritto su carta (o su schermo) aiuta a togliersi molte illusioni… o a darsi una botta di fiducia.
- Non ti fidare solo del “so l’inglese abbastanza”. Fai un test fatto bene, uno di quelli riconosciuti (molte scuole li offrono gratis, anche noi). Non è uno scherzo: magari ti sopravvaluti (o il contrario).
- Il livello si misura in concreto con la famosa scala europea: A1/A2 (principiante), B1/B2 (intermedio), C1/C2 (avanzato). Senza questo punto di partenza, rischi di buttare soldi in corsi sbagliati.
- Non serve mentire alla propria autostima: ammettere di avere difficoltà (con la comprensione, il parlato, la grammatica…) è normale.
Che corso scegliere? Dipende (sul serio)
Ti faccio qualche esempio che nasce da storie reali degli studenti con cui abbiamo lavorato:
- Se parti proprio da zero o quasi (A1/A2): punta su corsi base — meglio se strutturati e magari non da autodidatta puro. L’importante è non avere fretta di bruciare le tappe.
- Se ti arrangi ma vuoi fare sul serio (B1/B2): corsi intermedi, magari che alternino conversazione e scrittura. Attenzione ai corsi che promettono tutto subito: meglio fare un po’ per volta e, se serve, puntare a una certificazione.
- Se hai obiettivi universitari o devi sostenere test (IELTS, TOEFL…): corsi avanzati e specifici per la preparazione agli esami. Questi non sono sempre “divertenti”, ma vanno dritti al punto e ti abitua a parlare e scrivere come serve davvero.
- Se studi per lavoro o settori precisi: corsi business o specialistici (legal, medical, ecc.). Possono essere più cari e impegnativi, ma sono l’unico modo per capire i termini tecnici senza sembrare fuori contesto in riunione.
- Vuoi fare un’esperienza fuori in estate o una “full immersion” breve? Summer school e corsi brevi funzionano bene se non parti da zero, ma occhio al budget: spesso costano e non sempre ti garantiscono rapidi progressi se non hai già una base.
Errori in cui inciampiamo (più spesso di quanto si pensi)
- Scegliere un corso troppo avanti rispetto al proprio livello: succede più spesso di quanto immagini (col risultato che la motivazione crolla).
- Pensare solo al prezzo (o alle promesse “miracolose”): sì, trovare un corso economico è importante, ma il rischio è di trovarsi in una classe di trenta persone con poca attenzione reale.
- Dimenticare che senza continuità non si cresce davvero: corsi lampo, bootcamp di due settimane, “metodi magici”… diffida dalle scorciatoie.
- Studiare SOLO per la certificazione: puoi anche prendere un B2, ma se fuori dalla classe non riesci a ordinare un caffè senza panico, non serve a molto.
Studey: come ti possiamo dare una mano (davvero)
Ti diciamo la verità: nessuno può garantirti che in tre mesi parlerai “perfettamente” inglese. Però quello che facciamo ogni giorno con centinaia di studenti è ascoltarti, vedere qual è il tuo livello reale (con calma, non a crocette), capire dove vuoi arrivare e darti una mappa SPECIFICA per te.
- Test di livello fatti seriamente: niente quiz improvvisati, ma valutazioni che servono davvero a capire dove saresti messo in una classe all’estero.
- Consigli pratici: non ti proponiamo “il corso più in voga”, ma chiari pro e contro delle diverse opzioni. Se hai tempi o budget limitati, ti aiutiamo a capire cosa puoi realisticamente ottenere.
- Supporto anche DOPO: perché non finisce mai tutto con la scelta del corso. Continuiamo a seguirti su dubbi - sia che tu debba capire la burocrazia per la certificazione, sia che ti serva solo un consiglio su come parlare meglio con coinquilini stranieri.
Se poi scopri che il corso che avevi in mente non fa per te… meglio scoprirlo prima grazie a una chiacchierata che dopo mesi buttati.
FAQ “vere” (quelle che ci sentiamo chiedere ogni settimana)
- Come faccio a sapere qual è davvero il mio livello di inglese?
- Lascia perdere i test su TikTok. Fallo con una scuola seria o con noi (gratuitamente, senza impegno). Ci vuole mezz’ora per schiarirsi le idee.
- E se sbaglio corso? Meglio avanzato o più semplice?
- Andare troppo avanti può essere frustrante, restare troppo indietro noioso. Ogni persona impara in modo diverso: il test + una chiacchierata con chi ci è già passato è la soluzione migliore.
- Basta fare un corso, o devo anche esercitarmi fuori dalle lezioni?
- Nessuna scuola può fare miracoli da sola: quello che fai a casa (film in inglese, chat con amici internazionali, appunti…) fa tutta la differenza di questo mondo.
- Vale la pena spendere per una certificazione?
- Se vuoi studiare o lavorare in UK, USA, Irlanda, ecc… sì, perché serve ufficialmente. Se invece vuoi solo parlare meglio l’inglese nella vita di tutti i giorni, puoi anche rimandare alla prossima fase.
Una riflessione finale, senza frasi fatte
Non ti diremo che “basta scegliere il corso giusto e poi va tutto liscio”. La realtà è che in mezzo ci stanno: paure di sbagliare, la stanchezza, momenti in cui sentirsi indietro rispetto agli altri, anche qualche “scivolone” nei test. Ma se affronti la scelta con onestà (su dove sei davvero adesso) e con chi ti ascolta senza giudicare, la strada si fa molto meno tortuosa.
Se ti va, noi siamo qui: puoi chiederci una consulenza gratuita, un confronto con qualcunə che ci è già passato, o anche solo un parere spassionato. Scegliere il corso giusto non è facile — ma con un po’ di supporto, si può fare senza ansie inutili.
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