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Come prepararsi per un viaggio studio all’estero

Studiare all'estero è un viaggio emozionante e complesso. Ecco consigli pratici e verità per aiutarti a prepararti al meglio.

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Come Davvero Prepararsi a Studiare all’Estero: Racconti, Consigli e Qualche Verità

Se stai pensando di partire per studiare all’estero, inutile girarci attorno: sei un po’ esaltato, forse parecchio in ansia, magari tutte e due le cose insieme. Bene, è normale. Nessuno nasce pronto a prenotare voli, capire la burocrazia inglese o a scrivere “Statement of Purpose” come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Qui sotto trovi pensieri sparsi, qualche dritta pratica, ma niente magia: ci sono cose che vanno pianificate, altre che si imparano solo vivendole — e sì, ci saranno momenti in cui penserai “ma chi me l’ha fatto fare?”. Te lo diciamo perché ci siamo passati tutti.

1. Capire Dove e Cosa Studiare: Non C’è una Risposta Buona per Tutti

La scelta della destinazione accademica non è semplice come sembra dalle pubblicità. UK? Fantastico, ma costoso — e la pioggia c’è davvero. Olanda? Super internazionale, a volte tanto da sentirsi un po’ spaesati. America? Un mondo a parte, sia per possibilità che per barriere (e costi). Non esiste un “posto perfetto”; quello che possiamo suggerirti è: fai domande, guarda siti ufficiali, chiama le università, cerca esperienze vere di altri studenti (e sì, anche le review un po’ cattive aiutano).

Studey può darti una mano, ma non scegliamo noi al posto tuo. Serve che tu abbia almeno un’idea delle tue passioni, di cosa vuoi esplorare, o anche solo di quello che ti fa dire “questa no”.

2. Cosa Serve Davvero: Documenti & Test (Ma Anche Un Po’ di Coraggio)

  • Requisiti di lingua: Sì, la paura di non parlare benissimo inglese l’abbiamo avuta praticamente tutti. E sì, spesso serve IELTS o TOEFL: allenati con calma e — se puoi — confrontati con qualcuno che ci è già passato, magari anche solo per capire come sono davvero gli esami.
  • Transcripts, diplomi, referenze: Non aspettare l’ultimo secondo. Le segreterie italiane non sono famose per la velocità, fidati.
  • Lettere motivazionali? Fanno paura, ma nessuno si aspetta che tu sia Shakespeare: l’importante è essere onesti. Ti sei sentito bloccato? Scrivilo. Vuoi cambiare ambienti? Ditelo, non serve sembrare “il candidato perfetto”.

3. Visti, burocrazia e altre gioie

Ecco, qui non si scappa: documentarsi, tanto. Ogni Paese ha le sue regole, e pure le tempistiche sono imprevedibili. Occorre informarsi bene sui visti (alcuni si ottengono in una settimana, altri richiedono mesi di pazienza) e fare attenzione alle carte sanitarie — senza quella, rischi di passare più tempo in coda che in aula.

4. Soldi, alloggi e quella strana sensazione di essere sempre “fuori posto”

  • Budget: Ci sono borse di studio, ci sono prestiti — ma non sono infiniti e non tutti li ottengono. Non crederci sulla parola: fatti un foglio Excel (o anche la lista su un foglio…) e somma tutto, ma proprio tutto. Dall’iscrizione alle fotocopie, alle pizze disperate di fine mese.
  • Alloggio: Le residenze universitarie sono ok per rompere il ghiaccio, ma se non ti trovi, esistono alternative (case condivise, ostelli, famiglie). Non sentirti strano se ci metterai un po’ ad ambientarti: trovare il posto giusto è un viaggio nel viaggio.

5. Sarà tutto come ti immagini? Probabilmente no, ed è normale.

Preparati a dei momenti di solitudine, a non capire battute, a sentirti un po’ “sotto livello”. Ma anche a scoprire che sei molto più forte, curioso e resiliente di quanto pensavi. Se va tutto liscio sei fortunato, ma non è la norma. Se ci sono intoppi, capita. Siamo qui anche per i messaggi alle due di notte, quando ti sembra di aver sbagliato tutto (sì, succede).

Qualche Domanda Che Tutti Fanno (e le risposte oneste)

  • Quando bisogna iniziare a organizzarsi sul serio?
    Sei mesi sono spesso già tirati. Se puoi, inizia quando ti viene l’idea; meglio troppo presto che troppo di corsa.
  • E se mi accorgo che il corso scelto non fa per me?
    Succede più spesso di quanto pensi. Meglio cambiare strada che intestardirsi: c’è chi cambia corso, città, perfino Paese. Ne riparleremo.
  • Che tipo di aiuto offre Studey davvero, al di là dell’application?
    Consigli pratici, risposte oneste (anche “non lo so, ma lo cerchiamo”), e il racconto di chi ci è già passato. Non abbiamo la bacchetta magica, ma sì, restiamo anche dopo la partenza.

Hai domande che sembrano troppo banali o troppo personali? Scrivici, davvero — c’è solo chi ha avuto la stessa paura prima di te. E se vuoi qualche consiglio vero su come organizzarti, qui trovi la nostra guida oppure fatti semplicemente raccontare una storia da chi c’è passato, errori inclusi.

Siamo qui per farti compagnia nel viaggio, non solo per compilare moduli. E lo diciamo con tutte le imperfezioni del caso.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.