Come organizzare un viaggio studio low cost (senza false illusioni)
Quando si parla di studiare all’estero senza spendere una fortuna, la verità è che non esiste la “ricetta segreta” che risolve tutto. Però qualche trucco, basato sulle esperienze vere di chi ci è passato, può davvero aiutare a non buttare via soldi e pazienza. In fondo, evitare le trappole più comuni e pianificare con onestà è già metà dell’impresa.
Scegliere la meta: non sempre la scelta ovvia è quella giusta
C’è questa tentazione di puntare subito verso Londra, New York o Dublino… ma la realtà è che alcune destinazioni sono oggettivamente più care di altre, sia per l’università sia per la vita di tutti i giorni. Tanta gente pensa: “Ce la farò comunque, anche stringendo un po’ la cinghia”. Poi però tra affitti, trasporti e imprevisti, il portafoglio si alleggerisce troppo in fretta.
Un consiglio spassionato? Fai i conti per bene prima di tutto: chiedi, cerca confronti, parla con chi ha già vissuto lì. Olanda, alcuni Paesi nordici o persino diverse città dell’Est Europa possono essere molto più accessibili, pur offrendo un’esperienza internazionale vera. E non vivere la scelta di una meta meno “famosa” come una rinuncia, anzi: spesso vuol dire semplicemente essere realistici.
Risparmiare sulle iscrizioni senza errori che ti fanno perdere tempo (e soldi)
Molti pensano che il costo maggiore sia quello dell’università, ma a volte la vera “fregatura” è dover rifare tutta la domanda da capo per qualche documento mancato o un personal statement scritto male. È una di quelle cose di cui ti accorgi solo dopo, quando magari arriva la risposta negativa per una sciocchezza.
Un consiglio pratico: fatti aiutare da chi conosce già il sistema, soprattutto se non hai mai affrontato application all’estero. Servizi di revisione, consigli sulle borse di studio (sì, esistono davvero, ma vanno cercate bene e per tempo), guide sui bandi: sono cose che ti evitano errori e ripensamenti.
Ah, e non farti ingannare: ogni tanto fa davvero la differenza fare domanda direttamente sul sito dell’università invece che attraverso portali intermediari, oppure viceversa (ad esempio StudyLink nei Paesi Bassi). A volte c’è una bella differenza di costi e tempi. Chiedi sempre conferma a chi ci è già passato!
Voli e alloggi: qui si gioca il vero risparmio
I voli low cost non sono sempre così low, se aspetti troppo. Attiva mille alert, cerca aeroporti alternativi e non sottovalutare le compagnie “minori”: magari fai uno scalo in più, ma risparmi abbastanza per coprire la prima settimana di affitto.
Sull’alloggio: nessuna soluzione è perfetta. Gli ostelli per studenti sono una manna per chi vuole risparmiare, ma possono diventare troppo caotici se cerchi tranquillità o devi studiare seriamente. Le famiglie ospitanti (homestay) sono una buona soluzione per chi vuole sentirsi un po’ “a casa” e migliorare la lingua, ma richiedono capacità di adattamento. Le case condivise con altri studenti sono la via di mezzo – e anche qua, scegli bene con chi vivi: conta più di quanto pensi.
Un consiglio personale? Prima di firmare una stanza “a scatola chiusa”, leggi almeno tre recensioni, chiedi foto reali e chiedi consiglio nelle community di italiani già sul posto. Sono loro che ti diranno se un quartiere sembra “tranquillo” solo sulla mappa…
Budget quotidiano: preparati agli imprevisti (e non sentirti uno sfigato)
Nessuno ha il budget perfetto. Ogni tot mesi salta fuori una spesa imprevista: materiale per i corsi mai incluso nella tassa, abbonamenti ai mezzi pubblici svalutati dal cambio valuta, una cena che “tanto ci stava”. Prima di partire, cerca tabelle sui costi medi di affitto, trasporti e spese alimentari nella tua zona. Porta sempre un piccolo gruzzolo di emergenza.
Se hai possibilità legali di lavorare part-time, informati bene su come funziona: paga, tasse, limiti di ore. L’esperienza è preziosa, ma non affidarti solo a quello: trovare lavoro subito non è automatico.
E non sottovalutare il supporto delle community student’s: tra chiacchiere, dritte su offerte e mercatini dell’usato, e magari un caffè nei giorni no, possono fare la differenza.
Gli errori che si pagano (e che ti fanno sentire scemo solo fino a quando scopri che ci cascano in tanti)
- Partire senza un piano dettagliato, “tanto qualcosa si trova”: quasi mai funziona, e rischi di spendere il doppio.
- Ignorare regole di visto, scadenze delle application, documenti richiesti: molti perdono mesi (e soldi) così.
- Fidarsi solo delle brochure patinate o di chi ti promette “tutto facile”: chiedi SEMPRE opinioni a studenti reali.
- Dimenticare le spese “invisibili”: materiali, abbonamenti, cauzioni. Tutto insieme fa una bella somma.
Un paio di storie vere (perché nessuno ama i “casi di studio” inventati)
Clarissa, master in UK: ha fatto tutto da sola, senza advisor. Era convinta di aver “sforacchiato” i documenti, ma si è persa tre scadenze e ha rischiato di perdere il posto per un solo certificato mancante. Alla fine non è partita, e ha dovuto ricominciare tutto l’anno dopo.
Matteo, in Olanda: all'inizio pensava fosse tutto più semplice, ma ha sfruttato la piattaforma StudyLink e si è affidato alla community per trovare alloggio. Il risultato? È arrivato a destinazione avendo già una stanza e ha risparmiato i costi di hotel e “caccia all’alloggio” nei primi giorni.
Domande (veramente) frequenti
Qual è la primissima cosa da fare per organizzare un viaggio studio senza buttare soldi?
Essere brutali con se stessi: quanti soldi ho veramente? Quali mete mi posso davvero permettere? Non ha senso negarlo: partire senza un budget minimo è solo fonte di stress.
Come si cercano borse di studio senza perderci la testa?
Ogni paese ha bandi e portali specifici (in Italia c’è “Study in Italy”). E non avere paura di chiedere: un consulente o un ex studente ne sa sempre qualcuna in più.
Prenotare i voli subito o aspettare?
Prenotarli il prima possibile quasi sempre conviene. E se hai paura di cambiare piano, cerca tariffe con qualche cambio gratuito.
Si può lavorare durante gli studi all’estero?
Dipende dalle leggi locali: UK, Olanda o Irlanda lo permettono, ma occhio alle ore e alla tipologia di lavoro consentita. Meglio informarsi prima, soprattutto per non avere brutte sorprese con il visto.
Se vuoi organizzare la tua esperienza senza illusioni e senza fini nascosti, chiedici pure tutto quello che vuoi: se non sappiamo rispondere, lo diciamo chiaro. Siamo ex studenti e advisor, non “venditori di sogni”. E a volte, la scelta meno ovvia è quella che ti farà vivere l’esperienza migliore. Puoi partire anche con budget limitato, ma prima assicurati di sapere a cosa vai incontro – noi ci siamo passati e nessuno ci aveva detto proprio tutto.
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