Studey

Viaggi studio brevi: corsi di inglese in una settimana

I viaggi studio di una settimana possono essere un ottimo modo per testare la vita all'estero, ma non aspettarti di diventare bilingue subito.

Hai domande su questo argomento?

Prenota una call gratuita con un nostro advisor

Prenota Ora →

Viaggi Studio di Una Settimana: Vale Davvero la Pena? Consigli e Verità Senza Filtri

Sognare una settimana all’estero per migliorare l’inglese non è solo roba da brochure perfette. Per molte persone, soprattutto se hai poco tempo (o budget), i corsi intensivi di una settimana sono un’occasione per testare se la vita fuori dall’Italia fa davvero per te, senza troppe pressioni né promesse impossibili.

Ma... funziona davvero? E che cosa ci si porta davvero a casa dopo questi famosi sette giorni?

Per chi sono fatti i viaggi studio brevi?

  • Se ti trovi a fissare il biglietto aereo sentendoti sia carico che un po’ spaventato, sappi che ci sei dentro in pieno.
  • Sono perfetti se hai solo le vacanze scolastiche o un break dall’università/lavoro.
  • Oppure se vuoi solo “provare” prima di buttarti in esperienze più lunghe.

Vantaggi (quelli veri) di una settimana intensiva

Flessibilità

Sette giorni passano in fretta: non devi stravolgere la tua vita né impazzire con assenze lunghe. E anche il portafoglio ringrazia (almeno rispetto a un semestre intero all’estero).

Esperienza rapida ma immersiva

Spesso si vive in famiglia o in residence, quindi sei dentro la lingua tutto il giorno. A fine settimana sentirai di avere imparato a cavartela, anche se all’inizio il cervello ti va in tilt.

Un assaggio della realtà “vera”

Alcune persone tornano più convinte che mai, altre capiscono che forse preferiscono restare più vicini a casa. Meglio rendersene conto prima, no?

Limiti e cose da sapere prima di partire

Nessuno diventa bilingue in sette giorni.

Se te lo promettono… corri lontano. La settimana serve a scioglierti un po’ e magari prendere coraggio, ma non è una magia.

L’ansia da “tutto e subito”

Vuoi vedere, parlare, imparare, fare amicizia? La realtà è che portare a casa anche una sola amicizia vera e capire meglio qualcuno al supermercato è già un grande successo.

Costi extra

Occhio alle attività, ai trasporti e magari ai piccoli imprevisti: è sempre tutto molto “figo” su Instagram, ma le uscite e le visite spesso sono da pagare a parte.

Dove andare? Dipende (davvero) da te

Londra è un classico, ma anche un po’ caotica (e costosa). Dublino è più “a misura d’uomo”. New York? Emozionante, ma occhio allo shock culturale. Sydney? Solo se sei pronto a sciropparti molte ore di volo per pochi giorni. Non esiste la meta perfetta: scegli quella che ti risuona di più, tenendo conto anche del livello di inglese richiesto (le scuole serie fanno test d’ingresso, poco da girarci intorno).

Come scegliere una scuola che non ti prenda in giro

  • Cerca recensioni vere, magari anche negative: se una scuola ti sembra “troppo bella per essere vera”, spesso lo è.
  • Chiedi a chi c’è già stato, magari tramite community o ex-studenti (tipo quelli di Studey, ma davvero: chiedici anche se hai solo dubbi stupidissimi, siamo passati anche noi dal non sapere come si diceva “ristornare la cauzione” in inglese).
  • Fatti dare un programma e chiedi quante ore di lezione reale ci sono, e quante sono solo “attività”.

E alla fine… vale la pena?

Dipende da cosa ti aspetti. Se vuoi sentirti più sicuro prima di una scelta universitaria o semplicemente rompere il ghiaccio con l’inglese parlato, sì, è una buona idea. Se invece vuoi tornare e parlare come un madrelingua, no, non sarà così — e va bene anche prenderne atto senza sentirsi in colpa.

Qualche suggerimento pratico

  • Prepara qualche frase utile prima di partire (“Potrei avere un bicchiere d’acqua?/Dove si trova la fermata?”). Ti farà sentire meno in ansia appena atterri.
  • Porta con te carta, penna, le domande più imbarazzanti e lascia stare la paura di fare errori: fuori dall’Italia nessuno giudica il tuo accento.
  • Non sbatterti per forzarti a fare amicizia a tutti i costi: a volte basta trovare uno o due alleati per sopravvivere alle cene di gruppo.

Domande che ci fanno sempre (e rispondiamo senza fumo negli occhi):

“Ma una settimana basta?”
Per sciogliersi un po’ e rompere il ghiaccio, sì. Per fare miracoli, no.

“Oh mio Dio, non capirò nessuno?”
Nei primi giorni probabilmente sì, poi il cervello si sblocca. Succede a tutti, anche a quelli che sembrano super fluent.

“Ci sono rischi o fregature vere?”
Come in ogni cosa: controlla sempre le condizioni di cancellazione, leggi tutte le info prima di pagare, e non fidarti di chi ti promette “esperienze indimenticabili” senza mai parlare di costi extra o possibili difficoltà.


Se vuoi parlarne con qualcuno che ci è passato sul serio (con fasi di panico incluse), qui siamo tutti ex-studenti: scrivici senza impegno, puoi anche solo raccontarci cosa ti mette ansia o quali sono i tuoi dubbi. A volte partire è solo una questione di una risposta in più, non di una brochure in meno.

Parliamo del tuo caso specifico?

In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto all'estero.

Valuta la tua situazione gratuitamente →

Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno

Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.