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Vivere e studiare a Londra: consigli pratici per italiani

Studiare a Londra è un'esperienza unica, ma richiede attenzione a budget, alloggio e burocrazia. Preparati a gestire sfide reali e chiedi consigli.

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Vivere e studiare a Londra: consigli onesti (e davvero pratici) per chi parte dall’Italia

Andare a studiare a Londra fa un po’ paura, inutile girarci intorno. Tutti parlano di quanto sia stimolante, di quanto Londra sia la “città delle opportunità”, ma spesso nessuno ti racconta i momenti in cui ti sembra di non capirci più niente, o quando guardi il tuo portafoglio e pensi “oddio, ma come arrivo a fine mese?”. Vogliamo dirti la verità, senza filtri e senza venderti sogni: Londra è un’esperienza pazzesca, ma ci sono delle difficoltà reali che è meglio conoscere prima di partire.

Scegliere università e corso: questione di testa (e portafoglio)

A Londra ci sono davvero tante università: alcune super famose (e costosissime), altre più piccole e accessibili. Non pensare solo al nome sulla carta: quello che conta davvero è se quel corso e quell’ambiente fanno per te. Occhio soprattutto a queste cose:

  • Il budget non è un optional. Londra è cara, punto. Gli affitti possono sembrare folli, i trasporti anche. Fai una stima onesta di quanto puoi permetterti, compresi i costi “nascosti” tipo cauzioni, libri, assicurazione, cibo. Meglio saperlo subito che farsi prendere dal panico dopo.
  • Requisiti di ingresso. Non basta mandare un modulo: servono certificati di inglese, lettere di presentazione, spesso un personal statement scritto bene. Non è solo burocrazia: qui ti giochi davvero le tue chances. Se non sei sicuro, chiedi aiuto e fatti correggere tutto.
  • Tipo di corso. A Londra puoi fare lauree triennali, master di uno o due anni, corsi con stage. Spenditi del tempo per capire cosa “regge” di più per i tuoi obiettivi (e di nuovo… per il tuo budget).

Vivere (davvero) a Londra: cosa ti aspetta

Non tutto è come nei video di YouTube o nella serie Netflix ambientata a Notting Hill (ma magari!). Alcune cose a cui prestare attenzione:

  • Alloggio, la vera lotteria. La ricerca di una stanza è una corsa ad ostacoli. Stanze condivise, studentati, host family, agenzie, gruppi Facebook… occhio alle fregature. Mai, mai, mai mandare soldi a qualcuno senza aver visto la casa o avere la certezza che sia tutto ufficiale. Non aver paura di chiedere consigli, anche a chi ci è già passato.
  • L’inglese: lo impari “a botte di figuracce”. Anche se lo parli bene, all’inizio ti sembrerà sempre di non capire una mazza. Normale. I primi giorni sono sfiancanti, ma bastano un po’ di coraggio (e qualche errore tragicomico) e dopo un po’ va meglio. Non vergognarti se ti senti spaesato.
  • Burocrazia fatta strana. Dalla questione visto (che è cambiata dopo la Brexit), all’iscrizione al sistema sanitario (NHS), all’apertura di un conto in banca… sembra una maratona. Se hai zero voglia di sbagliare, fatti aiutare da chi ne sa, oppure organizza una “to do list” e spunta le cose una per volta.

Qualche scivolone da non rifare (ce li siamo già presi noi)

  • Partire senza un piano B per l’alloggio. Gli studentati vanno via in fretta, le stanze buone pure.
  • Sottovalutare le spese extra. Esci una sera in centro, e t’accorgi che una birra costa più di un pranzo in Italia.
  • Preparare i documenti all’ultimo minuto. Rischi di non arrivare in tempo o di dimenticare qualcosa di fondamentale.
  • Illudersi che qualcuno penserà a tutto per te. Ehm… no. Qui molte cose dovrai gestirle da solo, dal pagare le bollette a dover cambiare tre volte autobus.
  • Ignorare la salute mentale. Londra è bella ma intensa, e la solitudine o la nostalgia ogni tanto si fanno sentire. Non c’è niente di male a parlarne o a cercare qualcuno con cui sfogarsi.

Voci vere, non brochure

Marco, che ha studiato ingegneria, dice:
“All’inizio mi sentivo strafortunato solo per essere arrivato a Londra, poi quando ho iniziato a contare le ore sui bus per andare all’università ho rimpianto di non aver scelto una stanza più vicina (anche se costava di più). Col senno di poi, avrei pianificato meglio sia i soldi che la posizione della casa.”

Sara, che ha fatto un master in Business, aggiunge:
“Non avrei mai pensato che il personal statement fosse così fondamentale. Ci ho perso delle settimane sopra, ma ha cambiato tutto per l’ammissione. Col supporto giusto, però, ci si riesce.”

Magari Londra non fa per te (e va bene così)

Nessuno lo dice mai, ma vale la pena ripeterlo: Londra non è per forza la destinazione perfetta per tutti. Se il costo, la confusione o la distanza ti mettono a disagio, sul serio valuta alternative come Manchester, Dublino, Olanda, Canada… Ci sono città più piccole o università meno “di moda” dove potresti trovarti meglio. Non è una sconfitta, anzi.

Tirando le somme

Studiare a Londra può cambiarti la vita, ma non è la pubblicità di una scuola di inglese: ci sono imprevisti, ansie, momenti no… ma anche soddisfazioni vere quando inizi a cavartela. Se vuoi affrontarlo seriamente senza perdere la testa (o troppi soldi), cerca sempre informazioni aggiornate, chiedi aiuto quando serve e ascolta chi ci è passato prima di te.

Noi di Studey ci siamo già fatti qualche sbaglio e qualche notte insonne, quindi se ti serve una mano, vuoi capire meglio come muoverti, o semplicemente parlare con qualcuno che “capisce”, scrivi pure. Niente promesse magiche, solo consigli pratici e sinceri, senza filtri. E se vuoi una guida completa con tutto quello che serve (aggiornato e scritto “da umani”), chiedila pure: te la mandiamo volentieri. Meglio partire organizzati, che dover rincorrere i problemi dopo.

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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.