Università in Irlanda che accettano studenti italiani: guida pratica (senza filtri)
Vorresti studiare in Irlanda? Non sei l’unico.
Sempre più studenti italiani ci pensano: attratti da università internazionali, dalla voglia di stare in una città accogliente e dalla lingua inglese (che però spesso fa paura). Sappiamo cosa vuol dire partire senza risposte chiare: ci siamo passati anche noi. Quindi, niente pubblicità, solo dritte vere su cosa ti aspetta.
Quali università in Irlanda accettano studenti italiani?
Partiamo dalla notizia buona: praticamente tutte. Se hai un passaporto UE, l’Irlanda non ti mette ostacoli burocratici per l’application. Le principali sono:
- University College Dublin (UCD)
- Trinity College Dublin (TCD)
- University College Cork (UCC)
- University of Galway (ex NUIG)
- Dublin City University (DCU)
- Technological University Dublin (TU Dublin)
Ognuna ha una propria identità (e atmosfera). Scegli bene in base al corso che ti interessa davvero e alla città che pensi ti possa piacere di più, perché la qualità della vita – e il costo! – cambia parecchio da zona a zona.
Come funziona la candidatura, in concreto?
Essendo cittadini UE, niente visto, nessuna richiesta strana. Ma la candidatura all’università irlandese è diversa dalla maturità italiana (spoiler: non basta inviare il diploma e aspettare). Ecco cosa generalmente serve:
- Diploma superiore (con un voto minimo, variabile da ateneo a ateneo)
- Certificazione dell’inglese (tipo IELTS o TOEFL, occhio ai punteggi: ogni corso può richiedere soglie diverse)
- Transcript dei voti (meglio se già tradotto in inglese, altrimenti serve la traduzione)
- Personal statement (una lettera in cui racconti chi sei e perché hai scelto proprio quel corso. Spesso la parte più stressante, ma anche la più autentica)
- Lettere di referenza (più gettonate per i master, ma alcune università le chiedono già per la triennale)
Attenzione: la burocrazia esiste anche in Irlanda e può essere snervante, soprattutto se sei alla prima esperienza. Fai un check doppio di tutto: a nessuno piace rifare le cose tre volte per una svista sul certificato.
Non è tutto facilissimo – e va detto
C’è chi pensa che in Irlanda “basta partire e qualcosa si trova”. Non funziona proprio così. Ecco le (vere) difficoltà più comuni, perché evitarle è impossibile ma prepararsi… sì!
- I costi
Le università irlandesi per gli studenti UE hanno rette più basse che per gli extra-UE, ma NON sono gratuite. Ogni ateneo pubblica cifre precise: controllale sui siti ufficiali e considera tutto (non solo la retta, ma anche il costo della vita – che a Dublino è decisamente alto). Alloggio, trasporti, spesa, assicurazione sanitaria: la realtà può essere un po’ uno shock. - La burocrazia
La procedura d’application è meno “spaventosa” che in altri paesi, ma non è uno scherzo. Tra lettere, traduzioni, dichiarazioni, ogni piccolo errore può rallentare tutto. Più che essere “bravi”, serve essere ordinati e farsi tante domande – anche a chi ci è già passato. - Cultura accademica diversa
Se hai sempre studiato in Italia, il sistema irlandese potrebbe disorientarti: qui conta molto lavorare da soli, ci sono meno interrogazioni classiche e più progetti, paper scritti ed esami orali. All’inizio può essere uno shock sentirsi un po’ persi, ma con il tempo si impara ad apprezzare la maggiore autonomia. - Vita vera fuori dall’aula
La pioggia c’è, il cielo grigio anche. Far amicizia non è impossibile, ma serve pazienza e un po’ di coraggio per farsi avanti. In alcuni periodi trovare una stanza a prezzi umani sembra fantascienza: meglio iniziare la ricerca da casa, con largo anticipo.
Alternative, dubbi e domande che si fanno tutti
Forse conviene Dublino? O una città più piccola? Magari appena leggi i costi ti viene voglia di guardare anche Olanda, Germania, o UK. Non è strano, anzi: il confronto tra destinazioni è la parte più normale (e sensata) della scelta.
Se sei in alto mare, una consulenza (vera, non “solo per iscriverti e poi sparire”) può aiutare davvero a chiarirti le idee e non perdere tempo. A volte non c’è una risposta magica, ma qualche dritta concreta può evitare grossi errori di partenza.
Le domande che ci fate più spesso (e le risposte senza giri di parole)
Posso scegliere qualsiasi corso?
Sì, purché tu abbia tutti i requisiti chiesti da quel corso (occhio alla lingua, ai voti e alle materie richieste).
Le università mi aiutano a trovare alloggio?
Dipende: alcune sì, ma i posti sono pochi e la domanda è altissima. Chi trova subito… è fortunato. Conta molto il tempismo.
Posso lavorare mentre studio?
Gli studenti UE possono lavorare legalmente part-time, ma conciliare studio e lavoro non è facile, soprattutto all’inizio, quando capisci a fatica i compiti, le regole, le abitudini locali.
È vero che in Irlanda “l’inglese si impara sul posto”?
Conoscere già un buon inglese è fondamentale. Imparare tutto da zero “vivendoci” è una leggenda metropolitana che ti espone solo a frustrazione all’inizio. Se sei insicuro sul tuo livello, allenati prima di partire.
Il nostro consiglio finale
Studiare all’estero è figo, ma anche complicato. Se hai domande che ti sembrano “banali” o hai paura di perdere tempo (o soldi) su pratiche che potrebbero andare storte, scrivici: non abbiamo la bacchetta magica, ma sappiamo ascoltare e ti diciamo sempre la verità – anche quando le risposte non sono comode o immediate.
Questo articolo è aggiornato al 2025, ma scadenze, tasse e regolamenti possono cambiare in poco tempo. Se hai bisogno di dritte fresche, possiamo rileggere insieme documenti, aiutarti a non dimenticare nulla e metterti in contatto con chi questa strada l’ha fatta davvero.
Nessuna illusione, solo quello che serve per scegliere in modo consapevole – e magari sentirti un po’ meno solo in tutto l’ingranaggio.
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Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.